Come investire a novembre 2015

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Come investire a novembre 2015

In questo articolo offriremo degli spunti interessanti per pianificare come investire a novembre 2015. Si sa, la diversificazione del portafoglio è fondamentale, perciò la nostra ricerca si è riversata su più settori, sebbene con una certa preferenza per le azioni italiane. Non mancheranno riferimenti neanche al mercato azionario estero e alle altre tipologie di strumenti finanziari, come indici e valute. Chi desidera comprare azioni a novembre ha diverse possibilità di scelta, tra cui alcune molto interessanti sia nel breve termine, sia nel medio termine. I cfd sulle azioni di cui parleremo sono disponibili sulla piattaforma +500.

Investire a novembre, le azioni italiane sotto osservazione

Chi desidera investire a novembre 2015 non può tenere conto delle azioni Mediaset. Ovviamente, non si tratta di un “consiglio d’acquisto”, ma di un consiglio di valutazione personale. Partiamo dal fatto che le azioni Mediaset hanno recentemente incassato un giudizio positivo e di BUY da parte di diverse agenzie di rating, tra cui la premiata Equita SIM, che ha alzato il target price a 5€, offrendo quindi spunti per approfittare di un margine interessante di 0,4 punti. Questa valutazione parte a sua volta dalle nuove stime sulle entrate di Mediaset, che dalla pubblicità nel triennio 2015-2017 offre lucide prospettive di miglioramento. Più pubblicità, più profitti, più value per le azioni Mediaset.

Un altro titolo da tenere sotto osservazione e sui cui si potrebbe negoziare online è quello di Danieli & C.  Non tutti conoscono questo nome, questa società, ma si tratta di una multinazionale italiana leader internazionale nella produzione di impianti siderurgici. Ebbene, anche le azioni Danieli sono viste al rialzo, per via dell’aumento delle stime degli utili nell’esercizio in corso. Le stime degli analisti vedono dei BUY variabili come quelli di Equita SIM che portano il prezzo obbiettivo delle azioni Danieli addirittura a 24€ oltre a stime più pacate, come quelle di Kepler Cheuvreux, che invece si fermano a 21€.

Azioni per il medio termine

Vi sono alcune azioni le cui società emittenti sono in crescita o in ripresa. Eccole qui:

  • Azioni Unicredit: il gruppo ha subito una grande batosta nel 2013 ma nel 2014 ha rialzato la china (costato anche molti licenziamenti) e il 2015 sta continuando nel suo trend positivo. Infatti, Unicredit, che ha chiuso il 2013 con 13 miliardi di perdita, nel 2014 ha registrato 2 miliardi di utile, e nel primo semestre 2015 ha continuato con 1 miliardo di utile. Poiché la congiuntura macroeconomica è favorevole, ciò dovrebbe aiutare il settore bancario per cui anche Unicredit.
  • Azioni Intesa Sanpaolo: per quanto riguarda la congiuntura macro positiva, vale quanto detto per le azioni Unicredit. Per il primo semestre 2015 il risultato netto è stato poco superiore ai 2,06 miliardi, ben superiore al primo semestre 2014 in cui si ha ottenuto un risultato netto del periodo di 756 milioni (720 milioni per la capogruppo). Le azioni Intesa Sanpaolo quindi sono molto interessanti sia per il breve termine (in attesa dei bilanci di fine esercizio), sia per il medio e lungo termine (per chi desidera investire con approccio più dilungato).
  • Azioni Terna:  per chi non avesse presente cosa è Terna, si tratta di un grande operatore di reti per la trasmissione dell’energia. Con Terna Rete Italia, Terna gestisce la Rete di Trasmissione Nazionale con circa 63.900 km di linee in alta tensione. Ebbene, questa società l’anno scorso ha reigstrato un fatturato pari a 2 miliardi, oltre ad un utile netto di 544 milioni di euro. Nel 2015 la tendenza positiva è continuata, con un fatturato di 1 miliardo e un utile netto di 310 milioni.
  • Azioni Tod’s: periodo ottimo per l’azienda del patron Della Valle. Infatti, nella prima metà del 2015 Tod’s ha registrato ricavi per 515,3 milioni di Euro con un margine Ebitda pari al 20%. Il gruppo Tod’s ha visto una crescita costante e solida, con risultati a doppia cifra di ricavi ed utili nel secondo trimestre (aprile-maggio-giugno 2015). Oltre alla congiuntura favorevole, sicuro merito hanno le nuove strategie di mercato di Tod’s e la costanza nell’attenzione al proprio mercato.

Indice FTSE MIB, tutto rema a favore

In questo momento tutto rema a favore del FTSE MIB, ovvero l’indice della Borsa Italiana che comprende le 40 società a più alta capitalizzazione. Ebbene, i dati sull’occupazione e del Prodotto Interno Lordo con risultati e stime superiori a quanto stimato, giocano nettamente a favore del rialzo dell’indice di Piazza Affari, tanto che lo si può considerare per la negoziazione a breve termine (almeno fino a gennaio 2016), sperando sempre che non arrivino altri terremoti coem quello di Volkswagen o quello cinese. L’indice di Piazza Affari al momento si trova poco sopra quota 22.500 e può puntare a raggiungere quota 24.000 per fine anno. Si tratta di una “sfida” a metà strada tra l’ottimistico e il sensato, ma tutto rema a favore di questo obbiettivo, che il FTSE MIB potrebbe sicuramente raggiungere.

Cambio Euro Dollaro, situazione al 2/11/2015

Sebbene non vi siano spazi per grandi margini in quanto la situazione è decisamente calma, è bene fare un punto sul cambio euro dollaro dedicato a tutti coloro che sono soliti negoziare sul Forex. Nel breve periodo sono maggiormente probabili nuovi acquisti sull’euro, quindi un euro al rialzo contro il dollaro. Sul lungo periodo, invece, resta netamente favorito il dollaro anche per le insistenti voci sul rialzo dei tassi d’interesse da parte della Federal Reserve.

A proposito del tanto atteso rialzo dei tassi d’interesse USA, questi potrebbero arrivare entro la fine dell’anno in corso, e non è neanche escluso che arrivino sotto natale, magari sperando in un supporto degli acquisti di natale, che negli USA iniziano con forza già dai primi giorni di dicembre.

Conteranno in questo senso anche le prossime mosse della BCE, nel caso in cui ad esempio decidesse di confermare i piani di proseguimento/rafforzamento del Quantitative Easing nell’euro zona, ovvero l’acquisto dei titoli di Stato da parte della stessa Banca Europea. Va detto anche che per ora i benefici del QE sono tutti ancora da delineare e chiarire, perciò quando sarà tempo di bilanci sarà sicuramente un momento interessante per le decisioni che verranno prese contestualmente.

 

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