Investire nel 2015: il Dollaro.

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Chi si prepara ad investire nel 2015 non può farlo senza considerare il dollaro, la valuta americana che si sta rafforzando giorno dopo giorno ed in aiuto del quale stanno accavallandosi numerosi fattori che vedremo nel corso di questo articolo.

Perché investire sul dollaro?

Il dollaro si conferma da sempre come la valuta più forte, quella più stabile e che soprattutto offre più certezze. Un investimento in dollari non è mai ad alto rischio poiché nelle peggiore delle ipotesi non si avranno mai risultati catastrofici. Inoltre, può succedere come quest’anno che si arrivi a risultati straordinari, che lo vedono vincere contro tutte le concorrenti quali euro, yen e rublo in testa. Investire sul dollaro equivale ad investire sull’economia americana, la quale si compone di elementi da vedere più da vicino. L’attuale momento positivo dell’economia americana può contare su un aumento dei posti di lavoro, ma andrebbe analizzata anche la qualità di questi. Tuttavia, nonostante non si approfondisca questo aspetto, i numeri e gli annunci fanno la loro parte, facendo così schizzare il dollaro e la media delle azioni di Wall Street.

Euro contro dollaro

Di sicuro è la sfida più avvincente sul mercato del Forex, ovvero il mercato delle valute. La coppia valutaria EUR/USD ha visto scendere il suo valore abbastanza vertiginosamente (sempre nei limiti di un rapporto tra valute forti) negli ultimi mesi, arrivando attorno a quota 1,25$ dopo che per diverso tempo c’è stato un equilibrio tra 1,35$ e 1,40$. A causare il ribasso dell’euro contro il dollaro è stata l’economia dei paesi europei, che ha visto l’arrivo di risultati negativi per tutte e tre le principali forze in campo: Italia, Francia e Germania. Si tratta di un periodo notevolmente difficile al quale la BCE sta per fare fronte attraverso una manovra di Quantitative Easing, ovvero l’acquisto di titoli di Stato dei paesi della Comunità Europea.

A fronte di una ripresa (seppur parziale e non forte) dell’economia americana, l’economia europea quindi subisce uno stop. Se gli Stati Uniti sono tentati dall’effettuare una manovra di rialzo dei tassi d’interesse tramite la FED, l’Europa pare ormai decisa ad effettuare il Quantitative Easing. L’insieme dei fattori porterebbe ad un aumento del valore del dollaro nella coppia EUR/USD, così come è avvenuto per lo Yen. Chi desidera investire nel 2015 non può che valutare un ribasso ulteriore dell’EUR/USD nei prossimi mesi, un processo che è già in atto. Tutto dipenderà dalle manovre sui tassi d’interesse e sul QE. Le informazioni sull’EUR/USD sono le più facili da ottenere, perciò si tratta di un ottimo prodotto finanziario per il trading online.

Dollaro contro Yen

In questi giorni si sono tenute le elezioni anticipate volute dall’attuale premier Shinzo Abe, il quale con una prova di forza ha voluto ottenere l’approvazione per la sua politica economica espansionistica, che ha portato al crollo dello YEN sul dollaro ma che al tempo stesso ha aiutato il Giappone in questo periodo difficilissimo, che lo vede in recessione. L’inversione delle parti nel cambio USD/JPY è in atto da diversi anni ma quest’anno è stato il “terribilis” per la valuta giapponese, soprattutto nei confronti del dollaro. Ciò è dovuto agli intensi rapporti economici e di offerta/domanda instaurati tra i due paesi, ormai da anni. Un altro investimento da fare per il 2015 è quindi quello al rialzo sullo USD/JPY.

In questo grafico, cliccando il pulsante 1d potete notare il progresso del dollaro contro lo Yen.

Grecia e Petrolio, sempre contro l’euro

In questi giorni e in particolare il 19 ci saranno le elezioni interne del presidente della Repubblica in Grecia che, a differenza del nostro ordinamento, prevede lo scioglimento delle camere nel caso in cui non venga eletto. L’attuale premier del governo Samaras può contare su una maggioranza di 155 voti contro i 180 che servirebbero per raggiungere il numero legale. Nel caso non ci riesca, a gennaio ci sarebbero le elezioni anticipate, elezioni per cui è dato favorito Tsipras, ultimamente non più “anti-euro”. Fatto sta che comunque le Borse Europee sono intimorite da un cambio di governo, un timore che è portato avanti più dalla speculazione che dagli effettivi piani economici del probabile prossimo premier.

Al fattore Grecia si aggiunge il fattore petrolio, che per gli analisti più catastrofisti potrebbe raggiungere persino quota 25 dollari, cifra altamente improbabile, a dimostrarlo il rimbalzo avuto  non appena toccata quota 55 dollari). Rimanendo nella realtà,  il fatto che stia colando a picco ha portato con sé le borse Europee, e con i listini europei deboli anche l’Euro va indebolendosi maggiormente. Nel rapporto euro contro dollaro, ciò non può che favorire il biglietto verde. Un altro fattore per cui puntare sull’ulteriore ribasso dell’eur/usd.

Tassi d’Interesse

Così come già evidenziato nel corso di questo articolo, i risultati del dollaro nei confronti delle altre valute dipenderanno anche dai tassi d’interesse che la FED potrebbe rialzare sfruttando il buon momento o meglio i buoni risultati sulla carta ottenuti dagli USA. In realtà, si tratta del fattore chiave, il più determinante, quello che davvero potrà fare la differenza e che potrebbe farci guadagnare molti soldi se negoziamo sull’EUR/USD (al ribasso) o USD/JPY (al rialzo). I tassi d’interesse infatti sono il principale ingrediente che crea scompiglio in una coppia valutaria, perciò con un euro incerto e un dollaro sicuro, l’aumento dei tassi d’interesse potrebbe segnare quella svolta che porterebbe l’eurusd a quota 1,15 o addirittura inferiore.

In questi giorni a temere questa operazione c’è soprattutto il Giappone, con cui gli USA avrebbero preso una sorta di “accordo” per non rialzare i tassi d’interesse nel breve periodo, per non mettere troppo in difficoltà le aziende cinesi. Infatti, i giapponesi che già hanno dovuto abbassare il costo della loro moneta al fine di sostenere l’export, potrebbero vedere la forza dell’import cadere a picco. Ad ogni modo, di questo fattore ne potremo parlare in un altro articolo. Ciò che conta, adesso, è che il dollaro si presenta come un buon modo di investire nel 2015.

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