Speculare in borsa: primo approccio o modalità professionale?

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Guida alla speculazione in borsa

Nel 2023 speculare in borsa resta uno degli approcci più popolari per l’investimento. Tuttavia, occorre capire cosa s’intenda per speculazione in borsa e le varie modalità per farlo. In questo articolo cerchiamo di fare chiarezza e offrire qualche consiglio utile a chi si avvicina al mondo del trading online e dell’investimento finanziario in generale.

Speculare in borsa, significato

Speculare in borsa significa acquistare azioni ad un prezzo basso con l’obbiettivo di rivenderle in futuro e ottenere un profitto dalla plusvalenza. Ad esempio, si può voler puntare su azioni di una società che ha visto un forte ribasso oppure di una nuova società in cui si individuano delle buone potenzialità di successo. In entrambi i casi, si avrebbe l’opportunità di “comprare basso e rivendere alto”, che altro non è che la sintesi estrema della speculazione di borsa.

Erroneamente, molte persone credono che il termine “speculare” sia (soltanto) un termine negativo, ovvero quello di approfittare di una situazione, magari distorcendola, al fine di trarvi profitto. In realtà, questa accezione negativa non si può assolutamente inquadrare nel termine “speculare in borsa”, poiché come abbiamo detto in apertura dell’articolo, significa semplicemente “acquistare per poi rivendere”.

Il trading online, disponibile per tutti

Poiché nel trading online è possibile trarre profitto anche dai ribassi, si può utilizzare il termine anche per definire l’operazione con cui un trader (l’utente che fa trading) opera al ribasso, aprendo una posizione di tipo “short”.

A tal proposito consigliamo la lettura del nostro articolo approfondito sul trading online.

Cosa significa speculare in borsa e come si fa

Differenza tra investimento in borsa e speculazione finanziaria

Per investimento si intende generalmente l’utilizzo di un determinato capitale al fine di effettuare delle operazioni economiche che portino all’ottenimento di un profitto.

Solitamente, si usa il termine “investimento” quando si opera nel lungo termine, anche se spesso lo stesso termine viene utilizzato per qualsiasi forma di ricerca del profitto.

L’investimento, inoltre, è un’operazione in cui solitamente si “partecipa ad una causa” in cambio di un (possibile) risultato. Ad esempio, l’investimento in titoli di Stato è fatto per ottenere degli interessi molti anni dopo, ed è un investimento in cui si cerca un risultato sicuro, sebbene non particolarmente esaltante. Un altro tipo di investimento è quello azionario, in cui si “partecipa” al capitale societario e in cui si cerca una plusvalenza. Nel caso delle azioni, la società emittente riceve capitali da terzi e si pone come obbiettivo (senza averne l’obbligo) di riuscire ad aumentare il prezzo del titolo grazie ai risultati di bilancio e ad emettere dividendi. L’investimento può anche essere in azioni privilegiate oppure in obbligazioni, le quali hanno una precedenza nell’essere “ripagate” rispetto ai titoli azionari.

La speculazione finanziaria, invece, nella maggior parte dei casi è a breve termine e si basa su valutazioni circa la sottovalutazione o la sopravvalutazione di un titolo, per il quale invece si pronostica un aggiustamento di prezzo da cui trarvi un risultato economico.

Speculare in borsa, come funziona

Per capire come funziona la speculazione finanziaria proponiamo qui un esempio. Si supponga che le azioni della società Maniscalchi S.p.A siano quotate in borsa al prezzo di 12 euro, mentre il mercato inizia a giudicarle meglio e ponendo un prezzo obbiettivo a 16 euro. Tale meccanismo di valutazione al rialzo (o al ribasso) è possibile tramite diversi canali, che esamineremo nel paragrafo successivo. Per ora, ci basti sapere che il mercato (investitori e società d’investimento), pensano che tali azioni dovrebbero valerne 16.

A questo punto, dato il giudizio del mercato (dovuto ad esempio a buoni risultati di bilancio o all’entusiasmo portato da piani ambiziosi della società o a possibili fusioni ecc.) gli speculatori rialzisti entrano in campo con forza, cominciando ad acquistare e quindi far salire il prezzo.
Supponendo che invece che a 16 (l’obbiettivo) il prezzo si stabilisca intorno a 14,5/15 euro, vi saranno occasioni di profitto per due tipologie di investitori:

  • Gli speculatori: che potranno rivendere le azioni anche se non si è raggiunto pienamente il target price, ma che comunque si è avuto un buon rialzo di prezzo
  • Gli investitori che approfittando del temporaneo ribasso di prezzo o stop a 14,5/15 euro hanno l’opportunità di continuare il percorso fino ai 16 euro del target price

E’ importante notare che il primo stop di prezzo può essere spesso causato proprio da una parte dei primi speculatori che decide di rivendere prima degli altri.

Ad esempio, supponiamo che alla prima speculazione partecipino 100 investitori che decidano di speculare al rialzo basandosi sulle nuove valutazioni di un titolo azionario. Decidono quindi di “amplificare” la forza di tali valutazioni (rating) di un titolo e acquistare con decisione. Acquistando fanno salire il prezzo, che arriva ad esempio a 14,50 euro.
A tal punto, 50 di questi investitori decidono di accontentarsi e vendere, causando così un rallentamento nel rialzo del titolo, una stabilizzazione che potrà essere tuttavia interrotta dagli acquisti di coloro che approfitteranno delle vendite e acquisteranno, per puntare sull’arrivo a 16 euro.

Capiamo meglio il tutto tramite un piccolo aiuto grafico.

Esempio di speculazione in borsa basandosi sui rating delle società d'investimento

Società d’investimento e prezzi obbiettivo

Come accennato nel paragrafo precedente, la valutazione al rialzo o al ribasso può influenzare i mercati creando persino reazioni speculatorie e quindi acquisti o vendite d’un certo rilievo. Ma cosa sono le società d’investimento? Quali sono i loro obbiettivi?

Le società d’investimento sono società che svolgono diversi servizi per diverse tipologie d’utente. Tra questi servizi vi è la valutazione delle principali società quotate in borsa, al fine di individuare un “giusto prezzo di mercato”, ovvero il prezzo che le azioni di quella società dovrebbero avere.

Ad esempio, supponiamo che una società abbia avuto un buon bilancio, ha ottime prospettive per i risultati del semestre o anno successivo, ed ha tutte le carte in regola per affrontare il mercato. Sulle azioni di questa società, la società d’investimento (così come una banca d’affari o agenzia di rating) potrebbe pubblicare una valutazione positiva, fissando un target price ad un livello più alto di quello attuale, ad esempio facendolo passare da 10 a 15 euro.

Tra i suoi obbiettivi vi sono:

  • L’opportunità di porre alla luce del sole una propria valutazione e quindi i risultati che ne conseguiranno. Se molti investitori trarranno vantaggio da tale valutazione, la società d’investimento guadagnerà in pubblicità e considerazione, ottenendo così sempre più peso nell’ambito delle valutazioni.
  • L’opportunità per gli investitori di ottenere dei consigli gratuiti
  • L’opportunità per i clienti della società d’investimento di ottenere vantaggio da tali valutazioni, direttamente sui capitali investiti tramite la stessa

I prezzi obbiettivo possono essere molto marcati, come nell’esempio precedente, oppure meno. Fatto sta che anche le piccole variazioni possono essere importanti, a seconda dell’ammontare del capitale investito.

Alla luce di ciò è importante individuare delle società o banche d’investimento serie ed apprezzate. Esempi in Italia ve ne sono diversi importanti, tra cui Equita SIM e Banca Mediolanum. Ad ogni modo, la scelta spetterà a voi. Ricordatevi sempre che anche i migliori analisti possono sbagliarsi a volte (di poco ma anche di molto) poiché il mercato comprende una serie di dinamiche non sempre comprensibili ma soprattutto prevedibili.

Ad esempio, un evento che colpisca un particolare settore o una particolare azienda, dal nulla, causerà variazioni di prezzo che non sarebbero mai potute essere prevedibili guardando ai dati di bilancio o alle analisi tecniche. Ad esempio, lo scandalo che colpì la Volkswagen, raro ed estremamente difficile (forse impossibile) da pronosticare. Ciò dimostra che occorre sempre essere pronti ad operare e che occorre sempre impostare stop loss quando si opera con i CFD.

Leggi anche: Come funzionano i CFD?

Come si specula sulla borsa online

Per speculare sulla borsa online si può operare tramite le piattaforme di negoziazione messe a disposizione gratuitamente dai broker online dopo l’apertura di un conto trading. Le piattaforme di trading consentono di operare al rialzo e al ribasso, a seconda delle proprie visioni rialziste o ribassiste di mercato, perciò consentono di speculare sia sui rialzi dei prezzi dei titoli, sia sui ribassi.

Qui sotto trovate una selezione delle migliori piattaforme trading per speculare in borsa online:

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Notate bene che le piattaforme di trading online trattano strumenti finanziari diversi dalle azioni, ma che si basano comunque sul loro prezzo.

Leggi anche: Le migliori piattaforme di trading online

I CFD azionari, ad esempio, vedono la propria quotazione variare in base alle variazioni del titolo azionario sottostante, ma aprire posizioni al rialzo o al ribasso di CFD non varierà direttamente il mercato azionario. Per tale motivo, non si parla di speculare “in borsa” con i CFD, bensì di speculare “sulla borsa”, ovvero sui movimenti di prezzo in essa realizzati.


Tra i principali vantaggi della speculazione sulla borsa online vi è il fatto che si possono utilizzare capitali molto ridotti e quindi esporsi in un modo più leggero. Ad esempio, le piattaforme trading con CFD consentono di esporsi mediamente 20 volte in meno rispetto all’investimento tradizionale. Ciò è dovuto al meccanismo della leva finanziaria, che se ad esempio è offerta pari a 1:20 per le azioni consente di negoziare su 1.000 euro in azioni con un’esposizione di soli 50 euro.

Leggi anche: Come funziona la leva dei CFD

50 euro sarà il margine iniziale, che sarà vincolato insieme ad un margine di copertura come garanzia al broker. Entrambi i margini vengono restituiti al trader al netto dei profitti o delle perdite. Nota: operare con più capitale vi consentirà di non incorrere nelle margin call, ovvero le chiamate a margine, che avvisano il trader del fatto che il capitale disponibile (equity) è inferiore ad un certo livello.

Leggi anche: Come fare trading sicuro con lo Stop Loss

Speculare in borsa è legale?

Non solo speculare in borsa è legale, ma è ritenuta da molti come una buona cosa per i mercati. Ovviamente, non mancano mai le eccezioni in cui gli speculatori hanno l’obbiettivo di sopravvalutare o sottovalutare un titolo al fine di rivenderlo o ricomprarlo e fare un profitto “sporco” sulla pelle degli altri investitori. L’importante è tuttavia sapere individuare quando una speculazione è “buona”, da quelle in cui è “cattiva”.

Per individuare una buona speculazione una buona pratica è quella di seguire attentamente il mercato e soprattutto le società d’investimento. Iniziate a seguire le valutazioni di una società d’investimento di vostra fiducia, una di cui vi fidate e su cui potreste mettere “la mano sul fuoco”. Ovvero, una società d’investimento che quando sposta il target price ad un livello ben superiore rispetto al prezzo corrente, non lo faccia per guadagnarci, ma per far guadagnare!

Quindi, regola fondamentale, consiglio più importante, è quello di seguire i consigli di una società d’investimento di fiducia che pubblichi i propri rating alla luce del sole.
Una volta individuato un nuovo target price interessante, si può valutare se aprire o meno una posizione al rialzo (nel caso il target price sia stato aumentato) o al ribasso (nel caso il target price sia stato tagliato). Tale operazione va fatta in fretta, prima che i grandi investitori inizino a far salire il prezzo (o farlo scendere in caso di taglio del target price).

Speculare in borsa quindi è legale, oltre che potenzialmente profittevole qualora si riesca ad individuare una buona operazione su cui negoziare.

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