Il Ftse Mib si riporta a poca distanza dai minimi delle ultime due settimane, la cui rottura si tradurrà in un segnale negativo.
A differenza di quanto accaduto nell’ottava precedente, in quest’ultima settimana a Piazza Affari le vendite hanno avuto la meglio, tanto che il Ftse Mib ha lasciato sul parterre poco più di due punti percentuali come bilancio complessivo delle ultime cinque sedute.
Dal punto di vista grafico l’indice è rimasto inserito nel trading range nel quale si è mosso anche durante le settimane precedenti, compreso tra i 18.400/18.500 e i 19.150/19.200 punti.
Questa volta però le quotazioni si sono fermate nella parte passa di tale intervallo, esponendo quindi il Ftse Mib al rischio di una violazione dei recenti minimi di periodo.
Un pericolo che si andrà a materializzare con discese al di sotto dei 18.500/18.400 punti, oltre i quali bisognerà guardare al sostegno successivo dei 18.000 punti. Non è detto che quest’ultimo supporto sarà in grado di frenare la spinta ribassista, con il rischio di approfondimenti ribassisti verso i 17.500 punti in un secondo momento.
Facile comprendere come sia determinante ora la tenuta dei 18.500/18.400 punti per poter assistere ad un recupero verso i 18.800 prima e i 19.000 punti in seguito. Oltre quest’area il Ftse Mib andrà a premere nuovamente sulla resistenza dei 19.150/19.200 punti, la cui rottura fornirà il via libera per possibili ritorni sui massimi dell’anno in area 19.800, previo superamento dell’ostacolo intermedio dei 19.500 punti.
Nelle prossime giornate l’attenzione sarà rivolta indubbiamente all’America, non solo per via dei numerosi dati macro in agenda, ma anche e soprattutto per l’appuntamento in agenda nella notte tra il 28 febbraio e l’1 marzo, quando il presidente Trump terrà un discorso davanti al Congresso. Il focus sarà sulle indicazioni che verrano fornite in merito alla politica fiscale che l’attuale amministrazione intende portare avanti.
Tra i vari titoli di Piazza Affari segnaliamo in primis A2A che lunedì presenterà i risultati preliminari del 2016. Il titolo sopra quota 1,28 potrà allungare verso i recenti massimi in area 1,3 euro, mentre sotto gli 1,25 euro si prospetta il rischio di un nuovo test di area 1,23 euro.
Consigliamo di seguire anche Banco BPM che dopo i recenti affondi, non ultimo quello di venerdì scorso, sembra avviarsi pericolosamente verso la soglia dei 2,05/2 euro. Un test di questo livello, se tenuto con successo, sarà un’occasione da cogliere per nuovi ingressi al rialzo con primo obiettivo l’area dei 2,2 euro.
Infine, uno sguardo a Moncler che martedì presenterà i numeri del quarto trimestre e dell’intero 2016. Il titolo regalerà nuovi spunti rialzisti oltre area 18,4/18,5 euro, con primo obiettivo la soglia dei 20 euro.