martedì, Marzo 19, 2024
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TRADING FOREX
La guida definitiva per chi inizia

(Aggiornata al 2023)

In questa pagina trovi una guida Forex completa per fare trading online tramite il tuo telefono o computer.

Per iniziare in modo facile puoi accedere a questa piattaforma gratuita, che puoi imparare ad usare con la mia guida con videotutorial.

Partiamo subito. Qui sotto trovi un video tutorial sul Forex trading aggiornato al 2023.

Il contenuto dei video disponibili in questo sito web è indipendente da Plus500.

Introduzione al Forex

Sono milioni gli utenti che ogni giorno fanno trading sul Forex online, ovunque nel mondo, anche con piccoli capitali, per professione o per hobby.

Il Forex presenta delle caratteristiche molto interessanti rispetto agli altri mercati. Ecco perché:

  • È di enormi dimensioni, perciò non può essere soggetto a manipolazioni
  • Presenta bassi costi operativi
  • Offre la possibilità di operare anche con piccoli capitali tramite i broker CFD
  • È dislocato in tutto il mondo
  • È attivo 24 ore su 24 (weekend esclusi)
  • È influenzato da numerosi fattori (macroeconomici)
caratteristiche Forex

Il Forex è il mercato più grande al mondo in termini di transazioni. Ogni giorno infatti vengono effettuati scambi dal valore complessivo di oltre 4000 miliardi di dollari. La sua grandezza lo rende equo, perché gli consente di non essere interessato a movimenti speculatori. Questo vale soprattutto per i cambi primari, quelli più importanti, come l’Euro/Dollaro (EUR/USD).

Il contenuto dei video disponibili in questo sito web è indipendente da Plus500.


dov'è il forex

Ma dove si trova il Forex? In realtà, il Forex non ha alcuna sede fisica. Esso è decentralizzato e totalmente telematico.

Il mercato Forex è un mercato OTC (Over The Counter), poiché al di fuori dei circuiti borsistici ufficiali e con molti meno vincoli.

Come funziona il Forex?

Nel Forex si acquista una valuta e contemporaneamente se ne vende un’altra. Questo perché le valute sono quotate e negoziate a coppie. Ad esempio, l’EUR/USD è per l’appunto una coppia valutaria che include l’euro e il dollaro statunitense. Quando si negozia su EUR/USD vuol dire che se ne acquista una e si vende l’altra.
In che modo? Semplice:

  • Acquistando l’euro e vendendo il dollaro se si prevede un rafforzamento dell’euro nella coppia EUR/USD
  • Vendendo l’euro e acquistando il dollaro se si prevede un rafforzamento del dollaro nella coppia EUR/USD

Quando si fa trading sul Forex si possono aprire posizioni Long (al rialzo) o Short (al ribasso). Nel caso dell’EUR/USD, si può aprire una posizione Long nel caso si prevedesse un rafforzamento dell’euro, o una posizione Short nel caso si prevedesse un rafforzamento del dollaro. Quindi, quando farai trading sul Forex e pensi che l’euro salirà di valore rispetto al dollaro, apri una posizione “Acquista”, mentre se pensi che l’euro scenderà di valore rispetto al dollaro apri una posizione “Vendi”.

Lo stesso meccanismo vale per tutte le coppie valutarie, detti anche “Cross Valutari”.

Eur - Usd

E il prezzo come si decide? Il prezzo di acquisto e di vendita della valuta base contro la valuta quotata si forma sul mercato. Quando si guarda un grafico di una coppia valutaria, si visualizza il prezzo ‘BID’, ovvero quello di acquisto della valuta base contro quella quotata. La differenza tra BID e ASK si chiama SPREAD e misura anche il costo del broker per il suo servizio di intermediazione.

Capitolo 2

Come fare trading sul forex online da casa

In questo capitolo scopriremo come funziona il trading on line sui mercati valutari, chi può farlo, cosa occorre e quali conoscenze sono richieste per poter iniziare ad operare. Scopriremo anche come è possibile imparare utilizzando le demo (offerta gratuitamente da questo broker) senza rischi.

forex trading da casa

Cosa è, come funziona il trading sul Forex da casa o smartphone

Oggi il trading Forex si può svolgere da casa o dal proprio smartphone. Tutto ciò che serve è una connessione ad internet per accedere alla piattaforma di contrattazione, che è fornita dal broker Forex.

Qui sotto trovi una selezione dei migliori broker FX attualmente operanti in Italia, regolamentati, autorizzati e perciò affidabili.

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Ciascuno dei broker in tabella mette a disposizione:

  • Una piattaforma di trading, per piazzare gli ordini
  • I CFD con cui negoziare sul Forex
  • Un conto demo per praticare senza rischi (anche senza depositare)
  • La sicurezza di operare con un broker regolamentato e autorizzato

Quindi, ricapitolando, possiamo riassumere in funzionamento del Forex Trading attraverso la infografica seguente:

Mercato valutario da casa

Cosa occorre per fare trading online sul Forex

Per negoziare su valute occorre un minimo di strumentazione e un po’ di pratica al fine di prendere confidenza con gli strumenti e maturare esperienza per operare con fondi reali. Ripetiamo ciò che serve:

  • Un dispositivo connesso a internet (PC, smartphone ecc.)
  • Una connessione a internet;
  • Una piattaforma di trading, come ad esempio quella da me utilizzata oppure quella fornita dal broker che si preferisce.

Quindi, se hai già una connessione ad internet, per iniziare ti occorre solo la piattaforma di trading, alla quale puoi accedere in pochi istanti.

Nel quarto capitolo di questa guida ti presenteremo delle piattaforme da valutare personalmente.

Grafico dei prezzi

Quali esperienze e conoscenze sono richieste

Quando si fa trading sul Forex, la pratica con un conto demo consente di migliorare notevolmente e ottenere risultati più veloci ed efficaci.

Si può essere esperti o meno esperti ma comunque tutti, prima o poi, partono “da zero”. Gli step ottimali per iniziare a negoziare su valute comprendono tre tipi di studio o approfondimento:

  1. Generale dei principi delle logiche che regolano il mercato (dai un’occhiata al nostro corso Forex)
  2. Specifico dei meccanismi che influenzano una coppia valutaria specifica (ad esempio leggi l’articolo sulla correlazione) o specifico sul cambio euro dollaro
  3. Del funzionamento del trading (cosa sono i CFD ecc.)
conoscenze forex trading

Dopo aver letto questa guida, potrai iniziare a praticare con un conto di pratica, ovvero un conto trading demo.  La pratica infatti è il metodo migliore per studiare, imparare in fretta e maturare esperienza.

Per quanto riguarda il punto 2 (conoscenza specifica dei meccanismi che influenzano una coppia valutaria specifica) l’abbiamo impostato in questo modo poiché è universalmente ritenuto corretta e ottimale la “specializzazione” in pochi strumenti finanziari. Potresti scegliere, ad esempio, l’Euro Dollaro, poiché è la coppia valutaria più scambiata sul Forex ed è anche quella più conveniente da un punto di vista di costi (spread basso).

Quando avrai deciso su quali coppie valutarie negoziare, concentrati solo su quelle. “Specializzati” solo su quelle. In tal modo, eviterai di disperdere le tue energie e il tuo tempo prezioso. Se vuoi un consiglio, includi sempre l’EURUSD perché è quello più conveniente, dato che ha sempre lo spread più basso.

Parti con una coppia, poi gradatamente aggiungine altre, ma fermandoti a 3-4 coppie al massimo, almeno per il primo anno.

Come iniziare, partendo con una demo senza rischi

La grande concorrenza tra i broker ha reso possibile l’offerta di condizioni sempre più convenienti per i clienti. Una delle condizioni più vantaggiose offerte oggi da alcuni broker online è la possibilità di praticare tramite il conto di trading demo, ovvero un conto in cui si dispone di un capitale virtuale, che si può utilizzare per praticare sulla piattaforma di trading alle stesse condizioni del conto reale, ma senza rischi.

In un conto Forex demo tutti i dati dei prezzi sono reali. L’unica cosa non reale è il budget utilizzabile, poiché si tratta di denaro finto (perciò non si rischia nulla). L’altra sola differenza è che ovviamente operando con fondi virtuali le operazioni effettuate non influenzano il mercato.

Ebbene, a proposito di esperienza, non c’è migliore modo di maturare esperienza che la pratica sul campo. In questo senso, il conto demo senza rischi si rivelerà un ottimo strumento di pratica per l’acquisizione di esperienza e quindi anche di conoscenza (degli strumenti di negoziazione, delle dinamiche di mercato, degli indicatori per l’analisi tecnica ecc.).

Capitolo 3

Esempio di Trading su Forex con Demo

Partiamo subito con un esempio di trading sul Forex, che puoi ripetere sulla tua piattaforma per comprenderne meglio tutti i passaggi. con una demo.

Il concetto ora dovrebbe essere ormai chiaro: la pratica è il miglior modo per imparare, perciò attiva qui un conto demo e ripeti sulla piattaforma di trading tutte le operazioni che includeremo in questo capitolo.

Se all’inizio avrai qualche difficoltà, non demordere. Basterà qualche ripetizione per rendere chiari tutti i passaggi, che si riveleranno più facili di quanto tu creda. Pronto? Partiamo!

Come attivare un conto demo

La prima cosa da fare per praticare il Forex con fondi virtuali è quella di attivare un conto demo.

Ecco i passi da seguire per aprire un conto e attivare il conto demo:

  1. Seleziona la piattaforma con cui vuoi operare ( io utilizzo questa )
  2. Clicca su “registrati” o “iscriviti”
  3. Completa il modulo di iscrizione, creando un nome utente e impostando una password

Completato il terzo passaggio, sarai già all’interno della piattaforma. All’indirizzo email che hai fornito, nel frattempo, ti sarà arrivato un messaggio di benvenuto.

Uno sguardo alla piattaforma di trading

Una volta avviata la piattaforma, è bene dare uno sguardo al suo aspetto: come è fatta, come sono suddivise le sezioni, come visualizzare facilmente ciò che serve per fare Forex trading.

Sebbene ciascuna piattaforma di negoziazione presenti delle caratteristiche specifiche, in generale sono tuttavia strutturate allo stesso modo. All’interno della piattaforma Forex potrai individuare diverse sezioni:

  1. Grafico in tempo reale
  2. Categorie di strumenti negoziabili
  3. Asset specifici con prezzo e pulsanti per aprire la posizione
  4. Conto economico
  5. Funzioni aggiuntive (analisi tecnica, calendario economico ecc).

Nel nostro esempio, tali sezioni sono facilmente individuabili nei vari punti numerati presenti in questa immagine.

piattaforma forex plus500

Il grafico in tempo reale consente di visualizzare le variazioni dei prezzi. Quando il mercato è chiuso, nel weekend, questo resta fermo alla chiusura di venerdì notte. Questo vale per la maggior parte degli strumenti ma non ad esempio per le criptovalute, che invece sono attive tutti i giorni della settimana. Ad ogni modo, facciamo presente che le criptovalute come il bitcoin, non fanno parte del mercato valutario, poiché è un mercato indipendente a sé stante.

Per il trading sul Forex, gli strumenti negoziabili sono presenti sulla colonna sinistra in alto, sotto la categoria “cambi”. Questi sono solitamente divisi in sotto-categorie: principali, secondari, virtuali. Le coppie di valute più importanti le trovi sotto “principali”, dove quindi ti troverai anche l’EUR/USD.

La sezione dedicata al conto offre una panoramica della situazione del conto. Voci che non mancano mai sono il capitale disponibile, l’ammontare dei margini (vedremo in seguito cosa sono), i profitti o le perdite delle posizioni ancora aperte.

Ogni piattaforma offre diverse tipologie di funzioni, richiamabili tramite pulsanti o menu. Tra le più importanti, vi sono quelle riguardanti i dettagli degli strumenti e le funzioni di analisi tecnica. questa ad esempio offre una piattaforma semplice ma allo stesso tempo professionale.

Scelta di un asset e lettura del grafico

asset lettura grafico

Iniziamo a mettere le mani in pasta e per farlo selezioniamo un asset, che in questo caso è rappresentato dalla coppia valutaria su cui fare trading. Utilizzeremo l’EUR/USD, poiché oltre ad essere la coppia più scambiata al mondo, è anche tra le meno volatili.

Sebbene presenti giornate “interessanti”, le due economie sono abbastanza forti e burocratizzate da non subire rialzi o crolli vertiginosi, se non per eventi in qualche modo anticipati. Ad esempio, si sa bene la pubblicazione delle variazione dei tassi d’interesse USA influenzano la forza del dollaro sui cambi, ma non è certo una sorpresa.

Iniziamo materialmente il nostro esempio di trading con demo selezionando la coppia valutaria EUR/USD. Per farlo, selezioniamo prima “Cambi principali” dalla sezione degli strumenti1, per poi selezionare EUR/USD nella sezione dedicata agli strumenti specifici2. A questo punto, la selezione della coppia valutaria produrrà la visualizzazione del grafico nella parte inferiore 3.

Dal grafico possiamo ottenere diverse informazioni con un semplice colpo d’occhio, tra cui:

  • La quotazione della coppia valutaria selezionata (es. EUR/USD)
  • L’andamento complessivo del cambio nel corso del tempo (breve, medio e lungo periodo)
  • La presenza di eventuali forti e lunghi trend
  • Eventuali contraccolpi in concomitanza con eventi avvenuti in precisi momenti nel tempo

Il grafico si può generalmente visualizzare in modalità lineare, ma anche in altre modalità, come ad esempio in modalità a candele giapponesi. Inoltre, vi si possono applicare facilmente delle funzioni grafiche che consentono di leggerlo in modo più approfondito, interpretarlo e ottenere delle informazioni potenzialmente importanti per il proprio trading.

Le funzioni grafiche per l’analisi tecnica le scopriremo più avanti, mentre ora puoi provare a visualizzare il grafico in base a diversi periodi. Prova ad esempio a cliccare sui pulsanti 1m, 5m, 15m ecc. situati appena sopra il grafico. In questo modo, potrai avere una visione più complessiva o più specifica dell’andamento dei prezzi.

Apertura di una posizione e successiva chiusura

Dopo aver scelto il cross valutario su cui desideriamo operare nel Forex trading e aver dato uno sguardo al suo grafico, apriamo una posizione.
Aprire una posizione significa ordinare al broker di effettuare un’operazione.

I due ordini di mercato sono:

  • Acquista: l’apertura di una posizione al rialzo, se prevedi un rialzo (cioè se prevedi che il tasso di cambio salirà)
  • Vendi: l’apertura di una posizione al ribasso, se prevedi un ribasso (se prevedi che il tasso di cambio scenderà)

Quindi, se prevediamo che l’Euro si rafforzerà sul dollaro, ed essendo l’euro la “Valuta Base” (quella a sinistra) del cambio EUR/USD, vuol dire che prevediamo che questo cambio otterrà un rialzo. In tal caso, sceglieremo l’ordine Acquista (tecnicamente detto “Long”).
Nel caso contrario, se prevedessimo un indebolimento dell’euro sul dollaro, vuol dire che prevediamo un ribasso dell’EUR/USD. In tal caso, sceglieremo l’ordine Vendi (tecnicamente “Short”).

Nel nostro esempio apriremo una posizione al rialzo.
Per aprire una posizione al rialzo, cliccheremo su “Acquista” in corrispondenza della voce “EUR/USD”.

Nella finestra che si apre, occorrerà inserire l’importo che si desidera investire ed eventuali ordini di tipo stop loss, take profit, stop operativo e ordini condizionati. Quindi, per concludere, occorrerà cliccare su “acquista” per continuare.

Se desideri aprire una posizione al ribasso, invece dovrai cliccare su “Vendita” in corrispondenza della voce EUR/USD sulla schermata principale. Tutto il resto, funziona allo stesso modo ma in modo esattamente opposto.

Avviso Importante: quando si è aperta una posizione di acquisto, per chiuderla occorre selezionare l’operazione e cliccare su “chiudi posizione”. L’apertura di una posizione di vendita, successiva a quella di acquisto, non rappresenta la vendita di quanto acquistato, bensì l’apertura di una nuova posizione al ribasso.

La posizione resterà aperta fin quando non decideremo di chiuderla. Nel caso non disponessimo di sufficiente capitale, non impostassimo stop loss e il prezzo andasse decisamente contro le nostre previsioni, la posizione verrebbe chiusa automaticamente dal broker per auto tutelarsi, non prima di aver avvisato della situazione (con una margin call).

Oggi i conti base dei broker regolamentati non prevedono posizioni debitorie, perciò l’utente non può andare in rosso. Per tale motivo, per proteggere il trader, il broker chiude la posizione in modo automatico quando il trader non può più offrirgli le garanzie con i margini di mantenimento.

Qualche dettaglio per comprendere meglio

Cosa sono gli ordini Stop Loss, Stop Limit, Stop Operativo e Stop Garantito? Cosa sono i margini?

Lo Stop Loss è un ordine con cui si chiedere alla piattaforma di chiudere automaticamente una posizione una volta che questa raggiunge un determinato livello di perdita (impostato dall’utente).

Lo Stop Limit (o Take Profit) funziona allo stesso modo ma in modo perfettamente opposto, chiudendo automaticamente una posizione una volta raggiunto il livello di profitto desiderato.

Lo stop operativo invece consente di far variare automaticamente l’asticella dello stop loss qualora il mercato si muovesse a favore della posizione aperta.

Lo Stop Garantito consente di proteggersi contro eventuali movimenti repentini del prezzo, dovuti a eventi eccezionali.

Cosa sono i margini? Quando si opera con CFD ci si espone economicamente soltanto per una piccola parte rispetto al volume di valute su cui si negozia. Questo perché i CFD sono strumenti finanziari soggetti a leva finanziaria. Con una leva di 1:30, ad esempio, ci si espone soltanto di una somma pari a 1/30 di quella complessiva. Con 100 euro si muovono in realtà 3000 euro, nonostante il trader si esponga di 100€. Questi 100€ rappresentano il margine iniziale, al quale si aggiunge il margine di mantenimento, una somma che il broker blocca al fine di mantenere la posizione aperta e come garanzia a tale mantenimento. Quando si chiude la posizione, il margine di mantenimento viene restituito al trader, mentre il margine iniziale viene restituito al netto dei profitti e delle perdite maturati nell’operazione.

Tutti questi dettagli potrai vederli meglio cliccando sull’icona “i” (informazioni) in corrispondenza della coppia valutaria su cui desideri fare trading.

Informazioni sulla leva forex

Capitolo 4

Piattaforme Forex Trading

piattaforme trading forex

Una piattaforma di Forex trading è l’ambiente virtuale per fare trading sul Forex. Ogni piattaforma per il Forex trading presenta delle differenze e diversi livelli di difficoltà per l’utente. In questo capitolo, scopriremo quali sono le piattaforme per il trading sul Forex più interessanti tra le più utilizzate in Italia e nel mondo e che abbiamo valutato personalmente nel corso degli anni.

La piattaforma di trading LiquidityX

La piattaforma LiquidityX è la stessa che abbiamo utilizzato per il nostro esempio di trading pratico nel capitolo 3. Il suo grande successo internazionale è dovuto sia alla grande varietà di strumenti disponibili, sia alla facilità di utilizzo coadiuvata da una interfaccia chiara e intuitiva. Liquidityx è disponibile anche in modalità demo senza deposito richiesto. Il passaggio alla modalità reale non è obbligatorio. Per il trading sul Forex, fornisce CFD su tutte le valute principali, secondarie e sul Bitcoin.

Esempio di vendita CFD

Anche la piattaforma di Plus500 offre un ambiente di trading interessante poiché la sua piattaforma è molto intuitiva e chiara anche per chi non l’ha mai usata ed offre spread del Forex molto convenienti.

Plus500 offre un conto demo per iniziare a praticare senza depositare.

La lista degli asset su MetaTrader

Una piattaforma professionale è MetaTrader 4, che richiede più esperienza ma viene fornita gratuitamente da LiquidityX, con lo stesso conto di cui ho parlato in prevedenza.

Capitolo 5

Le variabili macroeconomiche

Per introdurre i concetti di indicatore macroeconomico e variabili macroeconomiche, facciamo un passo indietro. Cosa muove il mercato del Forex? Sappiamo bene che un prezzo di mercato si basa sulle dinamiche della domanda e dell’offerta, ma il punto è capire quando si compra e quando si vende. Cosa influenza il mercato? Cosa spinge a comprare o vendere? Per rispondere a queste domande, è necessario un piccolo approfondimento del concetto di macroeconomia. Tutto ciò fa parte della cosiddetta analisi fondamentale del Forex.

variabili macroeconomiche

Cosa influenza il rapporto dei cambi

Nel mercato Forex si scambiano valute a coppie. Le coppie valutarie esprimono un rapporto tra le due valute componenti. Il rapporto è detto “rapporto di cambio” o semplicemente “cambio”.

Quando ad esempio tra Euro e Dollaro vi è un rapporto di cambio pari a 1,10 vuol dire che per acquistare 1 euro ci vogliono 1,10 dollari.

Ma cosa influenza tale rapporto di cambio? Perché un investitore o un trader dovrebbe comprare euro e vendere dollari? Perché un altro dovrebbe comprare dollari e vendere euro?

Per capire la risposta, basta calarsi per un attimo nei panni di “Gianni, l’investitore informato”.

investire sicuro EUR/USD

Come vedi, il signor Gianni fa trading sul Forex in modalità daytrading (aprendo e chiudendo posizioni in giornata) ed è un patito dell’EUR/USD. Ogni giorno, decide di volta in volta su quale delle due valute investire, ovvero decide se aprire posizioni al rialzo o al ribasso.
Per valutare, darà uno sguardo alle news economiche e in particolare quelle che potrebbero influenzare l’economia dell’Eurozona (che emette euro) e quella degli Stati Uniti (che emette dollari).

Farà grande attenzione al cosiddetto calendario economico, ovvero un calendario in cui sono riportati le date e gli orari in cui verranno pubblicati alcuni dati, tra i quali i più importanti sono quelli relativi ad alcuni indicatori macroeconomici. Vengono chiamati “indicatori” perché nel loro insieme indicano l’andamento complessivo di una grande economia, come ad esempio quella nazionale o di una comunità di Stati (come ad esempio l’Eurozona). I principali indicatori macroeconomici sono:

• Variazione dei tassi d’interesse
• PIL e rapporto Deficit/PIL
• Inflazione
• Bilancia commerciale (rapporto tra import/export)
• Dati su occupazione
• Produzione industriale

Come puoi notare, si tratta di dati di cui si discute ogni giorno sui principali canali informazione non solo economica, ma anche generale, poiché si tratta dei dati più importanti di una economia.

Come sfruttare gli indicatori economici

Ora invece vediamo in che modo gli indicatori economici possono influenzare la forza di una singola valuta:

Indicatore Relazione Note
Tassi d'interesse positiva – forte E' il costo del denaro. Più sale, più la valuta si rafforza.
Inflazione negativa - forte La moneta in circolazione. Meno moneta circola, più questa è di valore, maggiore è il peso della valuta nei cambi.
PIL positiva - debole Il Prodotto Interno Lordo, ovvero quanto produce un paese. La sua crescita è un valore positivo, soprattutto quando il dato proviene da un paese che emette la propria valuta (es. Stati Uniti) e quando il dato annuo presenta variazioni importanti.
Disoccupazione negativa - debole Il numero di cittadini senza lavoro che lo cercano attivamente o che lo hanno perso.
Bilancia commerciale positiva - debole La differenza tra export e import. Una condizione ottimale vede l'export maggiore dell'import.
Produzione industriale positiva - debole La produzione del settore secondario, ovvero l'industria.

Le tipologie di relazione consistono nel tipo di relazione tra il dato e il suo effetto sul mercato.
indicatori economici Forex

  • Positiva: più sale il dato, più la valuta si rafforza
  • Negativa: più sale il dato, più la valuta si indebolisce.
  • Forte: il dato ha una forte influenza sul mercato.
  • Debole: il dato ha poca influenza sul mercato. Tuttavia, esso va contestualizzato in quanto una cosa è se preso da solo, una cosa è se preso insieme ad altri dati che offrano una stessa interpretazione dell’andamento di una economia.

Qui abbiamo preso in considerazione soltanto gli indicatori macroeconomici più importanti, ai quali potrai aggiungere anche quelli degli ordinativi all’industria, vendite al dettaglio, ordini dei beni durevoli, scorte delle imprese e dei grossisti, redditi delle famiglie, spese per consumi.
Ognuno di essi ha un piccolo peso nella creazione del cosiddetto sentiment di mercato.
In ogni calendario economico troverai anche i dati del consensus, ovvero le previsioni dato per dato, molto utili da consultare prima della pubblicazione ufficiale dei dati.

Capitolo 6

L’ Analisi Tecnica

cos'è l'analisi tecnica

L’analisi tecnica rappresenta il passo necessario per coloro che vogliono fare trading “seriamente”, ovvero con un minimo di impegno per l’ottenimento di risultati più costanti nel tempo. L’analisi tecnica non solo ti consentirà di ottenere risultati migliori, ma ti farà appassionare ulteriormente a questa attività, trasformandola in una vera e propria disciplina. L’analisi tecnica è il primo passo anche per chi voglia iniziare a fare trading in modo professionale.

Cosa è l’analisi tecnica

Quando non si sa ancora di cosa si tratti, si pensa all’analisi tecnica come qualcosa che possano fare soltanto i tecnici. In realtà, “tecnica” è un aggettivo associato all’analisi ovvero allo studio.
L’analisi è tecnica quando è svolta secondo norme ben precise, che regolano l’esercizio pratico di una attività.
Nel caso del Forex trading, l’analisi tecnica rappresenta lo studio dell’andamento dei prezzi del mercato valutario nel corso del tempo, con l’obbiettivo di prevederne le tendenze future tramite l’adozione di metodi grafici e statistici.
In parole semplici, con l’analisi tecnica si interpretano i grafici dei prezzi al fine di prevedere cosa avverrà in futuro e in taluni casi per individuare un fenomeno in atto.

Come si applica l’analisi tecnica

analisi tecnica

L’analisi tecnica si può applicare in diversi modi tra cui:

• Tramite indicatori grafici

• Tramite pattern grafici

Gli indicatori grafici non sono altro che funzioni matematiche e statistiche in forma grafica, che si applicano sovrapponendole o affiancandole ai grafici dei prezzi. Ci sono ad esempio indicatori che individuano e seguono i trend (trend following), mentre altri che cercano punti di inversione.

Ci sono misuratori che misurano la volatilità del mercato mentre altri che ne stimano dei prezzi normalizzati in situazioni di possibile ipercomprato o ipervenduto.
I pattern, che letteralmente si traducono in “percorsi”, sono per l’appunto dei percorsi che teoricamente il prezzo percorre sul grafico all’occorrenza di determinate condizioni. Molto famosi sono i pattern teorizzati assieme all’utilizzo delle candele giapponesi, di cui abbiamo parlato in una lezione apposita nel nostro corso si CFD.

Indicatori e Oscillatori

Nell’analisi tecnica protagonisti sono gli indicatori (lagging indicator) e gli oscillatori (leading indicator). Entrambi, quindi, sono indicatori. La differenza tra indicatori e oscillatori sta nel fatto che:

• Gli indicatori seguono un trend in atto e sono ideali per fasi di mercato ben definite

• Gli oscillatori si muovono, “oscillano”, in un intervallo predefinito e sono ideali per fasi di mercato non ben definite (chiamate fasi laterali)

Nel capitolo 7 scopriremo quali sono gli oscillatori e gli indicatori maggiormente consigliati e utilizzati per il Trading Forex.

Candele giapponesi

Per candele giapponesi (o “candlesticks”) si intende una particolare tipologia di grafico che a differenza di quello lineare disegna delle barre ad intervalli di tempo predeterminato (come se fossero delle candele di cera dalla durata certa). Le candele giapponesi variano in due modi:

candele giapponesi

  • Sono più lunghe o più corte a seconda della variazione di prezzo intervenuta nel corso della sua durata
  • A seconda che ci sia stato un rialzo o un ribasso a partire dalla sua “attivazione”, la candela sarà verde o rossa

Quindi, una volta che la candela inizia il suo corso (ad esempio di 5 minuti) alla fine sarà verde o rossa a seconda se ci sia stato un complessivo rialzo o ribasso, sarà lunga o corta a seconda della variazione di prezzo intervenuta.

Termini tecnici base

Anche chi non ha mai approfondito l’analisi tecnica avrà sentito pronunciare o avrà letto almeno una volta questi termini: supporto, resistenza, rottura, trend line. Questo perché si tratta di termini base, come le vocali dell’alfabeto.

• La resistenza è il livello di prezzo sopra il quale una quotazione fatica a salire. Quindi, si trova in un’area in cui si incrementa la pressione dei venditori ed è rappresentata da una linea orizzontale posta nella parte superiore del grafico dei prezzi.

• Il supporto è il livello di prezzo sotto il quale una quotazione fatica a scendere. Quindi, si trova in un’area in cui si incrementa la pressione dei compratori ed è rappresentata da una linea orizzontale posta nella parte inferiore del grafico dei prezzi.

• La trend line o linea di tendenza, è una linea che unisce almeno due punti di massimo o di minimo e delinea una tendenza in atto che può essere rialzista, ribassista o statica.

• Per rottura o break out, si intende la rottura della linea di supporto o di resistenza da parte dei prezzi. Tale avvenimento spesso anticipa una inversione del prezzo.

• Massimo: è il punto più alto toccato dal prezzo in un determinato periodo

• Minimo: è il punto più basso toccato dal prezzo in un determinato periodo

Capitolo 7

I migliori indicatori per il Forex Trading

Dato che nel trading non si può semplicemente “puntare” sempre al rialzo oppure al ribasso, occorre di volta in volta cercare di capire come si muoverà il mercato. Gli indicatori servono proprio a questo: ad aiutarci a capire qual è il miglior momento per comprare o vendere. Ma quali sono i migliori indicatori dell’analisi tecnica da applicare nel Forex Trading? Sebbene esistano numerose tipologie di indicatori, forniamo qui una selezione di alcuni dei più efficaci per il trading sul Forex.

migliori indicatori forex

Tipologie di indicatore

indicatore pluss500

Iniziamo col dire che vi sono 4 diverse tipologie di indicatore ottimali per il Forex:

  1. Indicatori che inseguono il trend (tra i quali ti spiegheremo la media mobile semplice)
  2. Indicatori di conferma del trend (tra i quali ti spiegheremo il MACD e il ROC)
  3. Indicatori che individuano situazioni di ipervenduto e ipercomprato (tra i quali spiegheremo il RSI)
  4. Indicatori per la presa di profitto, ovvero che aiutano ad individuare i momenti in cui chiudere la posizione (tra i quali spiegheremo le Bande di Bollinger)

Media mobile semplice

La media mobile semplice è un ottimo strumento per l’inseguimento di un trend. Lo scopo dell’inseguimento di un trend è quello di capire se conviene aprire una posizione al rialzo o al ribasso. La media mobile semplice rappresenta la media dei prezzi di chiusura di un determinato numero di giorni.

Uno dei modi più semplici ed efficaci di utilizzare la media mobile semplice è quella di trovare i crossover. Ad esempio, utilizzando una media mobile semplice a 15 periodi e una a 5 periodi.
Quando quella da 5 periodi si accavalla (crossover) a quella da 15, può essere interpretato come un segno imminente di una inversione di un trend.

MACD

Il MACD o Moving Average Convergence/Divergence si può tradurre in Media Mobile Convergenza/Divergenza. Consente di fare varie interpretazioni riguardo a possibili movimenti rialzisti o ribassisti futuri.
Esso è formato da due linee che corrispondono a differenze di medie mobili esponenziali. La prima linea è la raffigurazione della differenza della media mobile esponenziale a 12 e 26 giorni, mentre l’altra è la raffigurazione di una media mobile esponenziale a 9 giorni della prima.

macd

Questo indicatore si può usare in tre differenti modi:

  1. Rapportandolo alla linea dello zero (visioni rialziste quando viene tagliata al rialzo, visioni ribassiste quando viene tagliata al ribasso)
  2. Utilizzando la media mobile a 9 giorni come una semplice media mobile (lo stesso come nel punto 1, ma utilizzando la media mobile 9 al posto della linea dello zero)

Utilizzandolo per individuare eventuali divergenze tra l’andamento dei prezzi e l’oscillatore . In pratica, quando si avranno due massimi crescenti dei prezzi in corrispondenza di due massimi decrescenti sul MACD si potranno (per le teorie legate a questo indicatore) interpretare come segni ribassisti. Allo stesso modo, due minimi decrescenti dei prezzi in corrispondenza di due minimi crescenti sul MACD si potranno interpretare come segni rialzisti.

In apertura del capitolo abbiamo detto che il MACD può essere utilizzato insieme al ROC. Il Rate of Change non è altro che la velocità con cui una variabile cambia in un determinato periodo di tempo. Quindi, si inserisce nel discorso della “forza” di un determinato cambiamento di prezzo. Si tratta di un dato di tipo “momentum” che misura l’accelerazione di un prezzo o di un volume.

RSI

RSI o Relative Strenght Index, si può tradurre con Indice di Forza Relativa. Quel “relativa” evidenzia il fatto che la forza di un prezzo non vada vista in senso assoluto, bensì relativo. L’indice RSI misura infatti gli eccessi del mercato, ovvero le situazioni di “ipercomprato” e “ipervenduto”.

rsi
  • Ipercomprato (ovvero quando i prezzi sarebbero teoricamente sopravvalutati): quando il valore dell’RSI è superiore a 70. In tale situazione, secondo tale indice, il prezzo potrebbe presto presentare una inversione ribassista.
  • Ipervenduto (ovvero quando i prezzi sarebbero teoricamente sottovalutati): quando il valore dell’RSI è inferiore a 30. In tale situazione, secondo tale indice, il prezzo potrebbe presto presentare una inversione rialzista.

Considerate tali caratteristiche, va da sé che tale indicatore è utilizzato soprattutto in prossimità di massimi o minimi, al fine di trovare punti in cui “entrare” sul mercato.

Bande di Bollinger

L’indicatore che utilizzeremo per prendere profitto è l’indicatore delle Bande di Bollinger, che in realtà si presta anche all’individuazione di possibili momenti propizi per entrare sul mercato.

bande di bollinger

L’indicatore BB si basa sulla media mobile semplice e sulla deviazione standard e serve a individuare dei momenti in cui il mercato cambia comportamento in termini di volatilità. Questo comportamento può variare anche per delle ragioni di analisi fondamentale (indicatori macroeconomici o eventi rilevanti) e le Bande di Bollinger riesce a proiettare il loro effetto sul grafico.

Le bande di Bollinger quindi misurano la volatilità. Esse si allargano quando vi è più volatilità, mentre si restringono quando vi è meno volatilità e il mercato quindi potrebbe “prendere una direzione” (al rialzo o al ribasso) oppure restare “piatto” (equilibrio o incertezza, ma senza volatilità).

La imposteremo in questo modo:

  • Periodo di deviazione a 20, Deviazione a 2 (Valido in generale)
  • Periodo di deviazione a 10, Deviazione a 1.9 (se occorre usare una media mobile corta per periodi di riferimento più brevi)
  • Periodo di deviazione a 50, Deviazione a 2.1 (se occorre usare una media mobile molto lunga.

Se utilizzassimo delle Bande di Bollinger potremmo prendere profitto se:

  • Abbiamo aperto una posizione al rialzo e il prezzo raggiunge la banda superiore
  • Abbiamo aperto una posizione al ribasso e il prezzo raggiunge la banda inferiore

Tieni conto che la rottura di una banda superiore o inferiore è un evento “importante”, poiché circa il 90% dell’azione del prezzo avviene tra le due bande.
Dato che evidenziano bene la volatilità, si tenga conto che in momenti di alta volatilità rialzi e ribassi alternati sono più frequenti, mentre quando le bande vanno restringendosi, vuol dire che vi è meno volatilità e quindi maggiore probabilità che un dato trend si formi in modo “naturale”. Nel caso si formi nella direzione opposta a quella da voi aperta, potreste prendere profitto.

Per quanto riguarda l’opportunità di utilizzare le Bande di Bollinger per cercare momenti in cui entrare nel mercato, occorre dire che il prezzo potrebbe subire una inversione ma anche continuare nella stessa direzione. Per avere più indizi sulla direzione, occorre associare gli indizi di “entrata” offerti dall’indicatore Bande di Bollinger con quelli di MACD e RSI. Chi usa le Bande di Bollinger per cercare un momento di ingresso sul mercato, aspetta solitamente i momenti
di potenziali inversioni di tendenza.

Considera che la rottura di una banda superiore o inferiore è un evento “importante”, poiché circa il 90% dell’azione del prezzo avviene tra le due bande.
Dato che evidenziano bene la volatilità, si tenga conto che in momenti di alta volatilità rialzi e ribassi alternati sono più frequenti, mentre quando le bande vanno restringendosi, vuol dire che vi è meno volatilità e quindi maggiore probabilità che un dato trend si formi in modo “naturale”. Nel caso si formi nella direzione opposta a quella da voi aperta, potreste prendere profitto.

Per quanto riguarda l’opportunità di utilizzare le Bande di Bollinger per cercare momenti in cui entrare nel mercato, occorre dire che il prezzo potrebbe subire una inversione ma anche continuare nella stessa direzione. Per avere più indizi sulla direzione, occorre associare gli indizi di “entrata” offerti dall’indicatore Bande di Bollinger con quelli di MACD e RSI. Chi usa le Bande di Bollinger per cercare un momento di ingresso sul mercato, aspetta solitamente i momenti
di potenziali inversioni di tendenza.

Capitolo 8

Trading sul Forex avanzato

forex avanzato

Concludiamo la nostra guida parlando del trading sul Forex di tipo avanzato. Il trading avanzato o professionale non è caratterizzato soltanto dall’utilizzo di strumenti tecnici, ma anche da un approccio più complesso al mercato valutario. Oltre ad un “fare”, c’è un “pensare”, quindi uno studio del contesto sia da un punto di vista tecnico (dati statistici e grafici) che dal punto di vista fondamentale (macroeconomia). A questi si aggiunge una auto analisi del contesto personale, dei propri obbiettivi e del tipo di investimento inteso sia come fondi che come tempo.

Quale piattaforma per il trading professionale?

Scegliere la piattaforma di trading è un po’ come scegliere una macchina fotografica. Si può sceglierne una basica o una tecnica, ma se chi opera non ha idee, difficilmente riuscirà ad ottenere dei risultati soddisfacenti. Ciò che conta, quindi, prima della piattaforma, è il trader.
Per ottenere risultati nel trading non è indispensabile una piattaforma professionale, mentre lo diventa quando si desidera farlo utilizzando strumenti tecnici avanzati.
Una piattaforma per il trading sul Forex come quella da me utilizzata, ad esempio, è una piattaforma pensata per l’essenzialità. Questa infatti presenta un display semplice, che consente di giungere “subito al sodo”. Per aprire una posizione occorrono pochi secondi, mentre per chiuderla occorre un solo clic del mouse. Per quanto riguarda l’analisi tecnica, dispone dei principali strumenti, applicabili anch’essi in pochi secondi. Tali strumenti sono apprezzabili sia dai trader più avanzati poiché rappresentano i più importanti nell’analisi tecnica, sia dai trader che iniziano a masticare l’analisi tecnica per via della semplicità di applicazione e del numero ridotto (ma ben selezionato) di indicatori selezionabili.

indicatori plus500

Una piattaforma come MetaTrader 4 (offerta gratuitamente da FXTB), invece, rappresenta una piattaforma dedicata a trader che desiderano sfruttare una grande quantità di dati al fine di applicarli alle proprie analisi e al trading. Il grande numero di strumenti di analisi tecnica, strumenti da disegno, applicazioni automatizzate, display configurabile per seguire più grafici contemporaneamente, risorse dati da server esterni, sono alcune delle caratteristiche che si possono trovare sulla piattaforma di trading professionale MetaTrader 4 anche detta MT4.

Cosa cambia? La profondità di analisi possibile all’interno dell’ambiente stesso della piattaforma.

Metatrader4 Panoramica

Scelta dello strumento

Fino ad ora abbiamo utilizzato come strumento di esempio l’EUR/USD. Abbiamo anche detto che almeno agli inizi sarebbe consigliabile concentrarsi su pochissimi strumenti, in modo tale da comprendere al meglio le loro dinamiche. Quando si prende maggiore confidenza con gli strumenti o con il mercato in generale, si può procedere allo stesso modo con poche valute, oppure “aggredendo” maggiormente il mercato. In tal senso, per il trading sul Forex avanzato, si può procedere in tal modo:

scelta strumento forex avanzato
  • Approfittare di un avvenimento che riguarda una valuta e quindi considerare l’ipotesi di ingresso sulle coppie in cui essa è presente. Poniamo che ad esempio la FED alzi o riduca i tassi d’interesse. In tal caso, tale avvenimento influirà sul valore del dollaro americano (USD) nei vari cambi in cui è presente. Come? Ne abbiamo parlato nel capitolo 5.
  • Considerare le correlazioni tra valute e altri strumenti. I trader esperti dedicano alla correlazione sempre molta attenzione e aggiornamento. Infatti, vi sono valute che per varie ragioni sono legate ad altre valute o altri strumenti (come ad esempio il petrolio o l’oro).
  • Analizzare da un punto di vista tecnico i grafici di più coppie valutarie per poi negoziare su quelle che offrono “segnali” di ingresso.

Correlazione tra valute

Dedichiamo alla correlazione un paragrafo specifico, poiché il concetto alla base di questo meccanismo è importante. Nella pratica, occorre ricordarsi che i mercati non seguono modelli matematici, perciò vi è sempre un margine di errore e di eccezione alla regola.
Il concetto alla base della correlazione è che vi sono coppie valutarie che si influenzano procedendo in una stessa direzione (correlazione positiva) oppure in direzioni opposte (correlazione negativa). Tuttavia, va evidenziato che non vi sono regole o rapporti di forza fissi nel tempo.

Questa qui di seguito è una tabella di correlazione tra valute.

correlazione tra valute

Ecco come leggerla:

  • Se la correlazione è alta, ovvero il dato è sopra gli 80 e positiva (non c’è il segno -), vorrà dire che i cross valutari si muovono nella stessa direzione
  • Se la correlazione è alta, ovvero il dato è sopra gli 80 e negativa (c’è il segno – ), vorrà dire che i cross si muovono nella direzione opposta (inversamente correlati)
  • Se la correlazione è bassa, ovvero il dato è sotto i 60, i cross non si muovono nella stessa direzione

Apertura e chiusura della posizione

Così come l’apertura di una posizione al rialzo o al ribasso richiede un “segnale” d’ingresso da valutare personalmente, lo stesso vale per la chiusura. Qual è il miglior momento per chiudere una posizione? A questa domanda non c’è una singola risposta, ma molteplici:

  • Può esserti un “segnale” di chiusura della posizione, così come teorizzato dall’indicatore tecnico utilizzato. L’approccio qui è meramente tecnico.
  • Si segue una propria valutazione di tipo “fondamentale”, ovvero che analizza il contesto economico (ma anche politico e sociale) che influenza una determinata valuta e quindi le coppie valutarie in cui compare. Ad esempio, a prescindere di ciò che dicono gli indicatori tecnici, si potrebbe fare una previsione sugli esiti del mercato a seguito di un avvenimento importante (una news o una pubblicazione, soprattutto se “sorprendente”).
  • Può dipendere da esigenze e obbiettivi. E’ sempre bene stabilire un livello di profitto minimo che si desidera ottenere e chiudere la posizione una volta raggiunto. In questo risulta utile l’ordine automatico di tipo “Take Profit” o “Stop Limit”, che chiude la posizione automaticamente una volta raggiunta una determinata percentuale di profitto.
  • Può dipendere dai propri limiti. Se un prezzo non va nella direzione prevista, si può aspettare (perdendo progressivamente altro capitale) oppure chiudere la posizione per prevenire una perdita eccessiva. Più il capitale è limitato, più si preferisce quest’ultima opzione. E’ per questo che è consigliabile non operare con budget troppo limitati, al fine di avere più elasticità e dare più respiro alle proprie previsioni, ottenendo più tempo per l’attesa legata ad una inversione di tendenza del prezzo dell’asset.

Ora tocca a te

Ora che conosci le base del Forex non ti resta che iscriverti a questa piattaforma gratuita ed iniziare ad operare .

Buon Trading.

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