In questa guida agli ETF materie prime offriamo tutte le informazioni utili per investire sugli ETF in modo semplice e veloce. Per investire in ETF Commodities è consigliabile utilizzare solo piattaforme d’investimento autorizzate in Italia e regolamentate a livello europeo.
A tal proposito, per fare trading su ETF materie prime si può utilizzare la stessa piattaforma da meutilizzata, molto facile da utilizzare anche per chi non l’ha mai usata prima e non ha mai utilizzato una piattaforma di trading.
Gli ETF materie prime o ETF Commodities sono degli ETF che fanno riferimento al mercato delle materie prime, ad esempio al prezzo dei futures su una determinata prima.
Un esempio molto conosciuto di ETF commodity è il Commodity Index Fund DBC.
Per ulteriori informazioni generali sugli ETF si può consultare la nostra guida completa agli ETF.
Il petrolio è la materia prima più scambiata se si parla di ETF. Infatti, questa attira gli investitori e i trader per diversi motivi, tra cui la sua alta volatilità, che consente ai più tenaci di poterla sfruttare al fine di ottenere risultati più importanti in molto meno tempo rispetto ad altri prodotti finanziari.
Lo stesso discorso vale per gli ETF Gas naturale, materia prima decisamente correlata con il prezzo del petrolio. Ricordiamo, tuttavia, che gli ETF sono fondi che includono panieri di titoli di società di un determinato settore (in questo caso quello della produzione di petrolio o gas). Il prezzo del petrolio in sé, o dei suoi futures, non rappresenta il fattore principale da considerare nella valutazione degli ETF.
Tra gli ETF petrolio più popolari vi sono gli ETF USO e gli ETF OIH.
L’ETF USO o United States Oil Fund, in italiano si traduce letteralmente in Fondo petrolifero degli Stati Uniti. Si tratta di un fondo negoziato in borsa che presenta l’obiettivo di seguire il prezzo del petrolio greggio leggero intermedio del Texas occidentale. Si distingue da una nota quotata in borsa poiché rappresenta un credito di proprietà su titoli sottostanti che il fondo ha impacchettato.
L’ETF OIH o Market Vectors Oil Services replica l’andamento del prezzo e la performance dell’indice Market Vectors United States Listed Oil Services 25 Index (MVOIHTR). Questo indice misura le performance complessive di 25 società statunitensi pubblicamente quotate del settore relativo ai servizi petroliferi. Il fondo dell’ETF OIH investe almeno l’80% dei suoi asset complessivi in titoli del settore. L’advisor dell’investimento del Fondo è la Van Eck Corporation.
Gli ETF Gas sono dei fondi che fanno riferimento a indici relativi al mercato del gas naturale.
Due esempi molto più importanti di ETF gas naturale sono:
Gli ETF commodity agricole comprendono quei fondi di tipo Exchange Traded Fund dedicati alle materie prime agricole, ovvero legate all’agricoltura. Queste possono includere ad esempio il cotone, il caffè, il mais, che rappresentano alcune delle commodities agricole più negoziate e richieste sul mercato.
Spesso categorizzate a parte, in realtà con gli ETF Alimentari si fa spesso riferimento alle materie prime agricole.
L’unica differenza, è che mentre alcune di queste possono essere destinate ad altri cicli di produzione, per materie prime alimentari si fa riferimento esclusivamente a quelle coltivate e raccolte a fini alimentari, solitamente per l’uomo.
Alcune materie prime, ad esempio, vengono destinate all’alimentazione di animali d’allevamento.
Per fare trading di ETF su materie prime si può procedere tramite la sottoscrizione effettiva, visitando il sito del gestore, oppure tramite i CFD.
I CFD sono strumenti finanziari che replicano passivamente il prezzo di un asset sottostante e che consentono di negoziare su tale valore. Perciò, con i CFD si può negoziare al rialzo e al ribasso sugli asset sottostanti, che in questo caso specifico sono rappresentati dagli ETF materie prime.
I CFD sugli ETF materie prime, quindi, vedranno una quotazione pari a quella dell’ETF, a cui si andrà a sommare una piccola percentuale di spread (l’unica forma di guadagno da parte del broker).
I CFD sono strumenti finanziari soggetti a leva. Per tale motivo si potrà negoziare su un numero di ETF molto più ampio rispetto a quanto si potrebbe fare adottando le modalità tradizionali a parità di budget. Per il trading con CFD si può operare anche con micro capitali.
Con il trading di CFD proposti da eToro (accedi da qui senza depositare), il rischio è limitato al capitale depositato. Ad ogni modo, al fine di ridurre i rischi, consigliamo di visitare il nostro articolo dedicato all’ordine Stop Loss, all’interno del nostro corso sui CFD.
Con gli ordini di tipo Stop Loss il trader ovvero l’utente può impostare una massimale percentuale di perdita, tramite un ordine alla piattaforma software che consentirà di chiudere automaticamente la posizione in perdita una volta raggiunto il livello di “allerta” impostato.
Gli investitori interessati alle materie prime spesso si trovano di fronte a diverse opzioni di investimento, tra cui gli ETF (Exchange Traded Fund) e gli ETC (Exchange Traded Commodity). Sebbene entrambi offrano l’esposizione alle materie prime, è importante comprendere le differenze tra i due strumenti. In questo articolo, esploreremo le distinzioni tra ETF Materie Prime ed ETC e come possono influire sulle scelte di investimento degli individui.
La scelta tra ETF Materie Prime ed ETC quindi dipende dalle esigenze e dalle preferenze dell’investitore. Gli ETF Materie Prime offrono una maggiore liquidità, prezzi di esecuzione competitivi e una struttura di costo più trasparente. Gli ETC, d’altra parte, offrono una maggiore flessibilità nella struttura del prodotto e possono essere utilizzati per ottenere esposizione a materie prime specifiche. Tuttavia, è importante considerare anche i rischi associati agli ETC, come il rischio di controparte.
*Aggiornato a luglio 2023.