CFD: Cosa Sono e Come Funzionano

Cosa sono i CFD, significato e come fare trading

Il CFD, o Contratto per Differenza, è uno strumento finanziario versatile che permette di speculare sui mercati, offrendo la possibilità di negoziare sia al rialzo che al ribasso su una vasta gamma di asset, tra cui azioni, indici, materie prime, valute e molto altro.

In questa prima lezione del corso CFD, approfondiamo le sue caratteristiche fondamentali, analizzandone il funzionamento e le potenzialità. Questa introduzione rappresenta un passaggio cruciale per acquisire una comprensione completa del trading online tramite CFD, ponendo le basi per operare in modo consapevole e strategico.

Cosa sono i CFD? Significato e definizione

Il CFD, acronimo di Contract for Difference (Contratto per Differenza) è un contratto in cui due parti si accordano per scambiare denaro in base alla variazione di valore di un asset. Di fatto, nel rapporto tra un broker online (la società che offre il CFD) e il trader (l’utente), vi è un accordo per il quale il trader ottenga dei risultati economici basati sull’andamento dell’asset. Ad esempio, se l’asset è il titolo azionario Google e il trader negozia su un CFD con tale sottostante, il trader registrerà profitti o perdite a seconda dell’andamento del prezzo dell’asset.

Come funzionano i CFD

Come funzionano i CFD nella pratica? In che modo questi strumenti permettono di ottenere risultati economici, traducibili in guadagni o perdite, in base alle variazioni dei prezzi di mercato?

Un CFD riflette esattamente l’andamento di un asset finanziario sottostante. Ad esempio, un CFD su Amazon segue le variazioni del titolo Amazon quotato in borsa. Analogamente, un CFD sul cambio EUR/USD rispecchia le fluttuazioni del tasso di cambio tra euro e dollaro. Un altro esempio è il CFD sul Bitcoin, che replica fedelmente il prezzo della criptovaluta. Questo meccanismo si applica a una vasta gamma di strumenti finanziari.

Per comprendere meglio il funzionamento dei CFD e visualizzare come si legano ai movimenti del mercato, fai riferimento all’immagine qui sotto, che illustra il concetto in modo chiaro e immediato.

Come funzionano i CFD

Quindi, nel momento in cui si acquista un CFD su un titolo azionario, ecco cosa accade:

  • Se il titolo sale, si guadagna nel caso si sia aperta una posizione di tipo “acquista”, si perde nel caso si sia aperta una posizione “vendi”;
  • Se il titolo scende, si guadagna nel caso si sia aperta una posizione di tipo “vendi”, si perde nel caso si sia aperta una posizione “acquista”.

Nel trading con CFD, quindi, si possono aprire posizioni “Acquista” (rialziste) o posizioni “Vendi” (ribassiste).

La piattaforma di trading CFD

Per iniziare a fare trading con i CFD, è fondamentale utilizzare una piattaforma di trading specifica per questo strumento finanziario. La piattaforma rappresenta il tuo ambiente operativo virtuale, uno spazio interattivo progettato per offrirti il controllo completo sulle tue operazioni di trading.

Attraverso la piattaforma, puoi piazzare ordini di base come “acquista” e “vendi”, ma non finisce qui. Gli strumenti a tua disposizione includono anche funzioni avanzate che vedremo nel dettaglio durante il corso, come gli ordini di stop loss (per limitare le perdite), take profit (per assicurarti i guadagni una volta raggiunto un obiettivo) e stop operativo (che segue dinamicamente l’andamento del mercato).

Inoltre, la piattaforma non si limita a eseguire gli ordini: ti fornisce grafici dettagliati, dati in tempo reale e analisi di mercato, dandoti tutto ciò di cui hai bisogno per operare in modo strategico e informato. In sostanza, è il tuo “quartier generale” nel mondo del trading con i CFD, uno strumento indispensabile per massimizzare le opportunità e gestire i rischi.

Preparati a scoprire ogni funzione e sfruttarla al meglio: una piattaforma ben compresa è il primo passo per un trading di successo!

Qui sotto ne vediamo un esempio ma come spiegato in precedenza se sei un principiante è consigliabile partire con una piattaforma come eToro (clicca qui per accedere al conto demo eToro).

Esempio di piattaforma di trading CFD

Una piattaforma di trading CFD può variare nella grafica, ma presenta le seguenti sezioni:

  • Il grafico dei prezzi in tempo reale;
  • Pulsanti per aprire posizioni “Acquista” e “Vendi”;
  • La lista dei titoli negoziabili;
  • La finestra dell’ordine, in cui piazzare l’ordine completo di stop loss, take profit e altre funzioni di trading automatico;
  • Tante altre funzioni che scoprirai nelle prossime lezioni del corso.

Una piattaforma di trading CFD, quindi, è di fatto uno strumento che consente di comunicare i propri ordini al broker: apertura e chiusura di posizioni di acquisto o vendita, stop loss, take profit, stop operativo, pre-ordine e ordini pendenti (sell limit, buy limit, buy stop, sell stop).

I diversi tipi di ordine che si possono dare alla piattaforma di trading CFD

Esempio di trading con CFD

Facciamo ora un esempio di trading con CFD e vediamo come aprire una posizione al rialzo e al ribasso. Ricorda: se prevedi un rialzo del prezzo di un titolo dovrai aprire una posizione “Acquista”, mentre se prevedi un ribasso del titolo dovrai aprire una posizione “Vendi”.

Esempio di trading al rialzo con CFD

Per aprire una posizione rialzista con i CFD non dovremo fare altro che cercare un asset nella barra di ricerca, quindi cliccare su “acquista” o “investi” per aprire la finestra dell’ordine.

La finestra dell'ordine CFD

È importante evidenziare che una volta aperta la posizione, questa inizierà ad avere effetti sul capitale disponibile o sul capitale investito nell’operazione (a seconda della piattaforma). Come vedremo in seguito, all’apertura della posizione viene detratto lo spread, che costituisce il compenso del broker. Questo viene conteggiato come perdita, ma in realtà è un costo.

Avendo aperto una posizione di acquisto, otterremo profitti in base ai rialzi del prezzo rispetto alla quotazione all’apertura. Quindi, se il prezzo all’apertura della posizione è di 93 e salisse fino a 95 otterremmo un profitto. In caso contrario, se il prezzo dovesse scendere rispetto alla quotazione di partenza, registreremmo una perdita.

Per le funzioni avanzate e per capire come funzionano le opzioni incluse nella finestra dell’ordine, invitiamo alla lettura delle successive lezioni del corso CFD o di sceglierle direttamente dall’indice del corso CFD. Per comodità le elenchiamo qui:

Esempio di trading al ribasso con CFD

Per aprire una posizione ribassista con i CFD non dovremo fare altro che cercare un asset nella barra di ricerca, quindi cliccare su “investi” per aprire la finestra dell’ordine e quindi cliccare su “vendi”.

In questo caso individuiamo il titolo Google e clicchiamo su “Investi”. Quindi, nella finestra dell’ordine, clicchiamo su “Vendi” in alto.

La finestra dell'ordine CFD al ribasso

Come si può vedere la finestra dell’ordine è uguale alla precedente, solo che in basso compare il pulsante “Vendi”. Per le funzioni avanzate e per capire come funzionano le opzioni incluse nella finestra dell’ordine, invitiamo alla lettura delle successive lezioni del corso CFD o di sceglierle direttamente dall’indice del corso CFD.

Come chiudere una posizione con i CFD

Per chiudere una posizione di trading CFD occorre individuare la posizione aperta e chiuderla.

Vendita di CFD o chiusura? Attenzione alla differenza!

Nel gergo comune, quando si “vende” un CFD, in realtà si apre una posizione al ribasso. In pratica, come abbiamo visto, per aprire una posizione ribassista occorre cliccare su “Vendi” e impostare l’ordine allo stesso modo in cui si imposta per una operazione rialzista.

IMPORTANTE: DEVI capire la differenza tra vendita e chiusura.

Nota bene: con i CFD per chiudere una posizione occorre CHIUDERLA. Sembra banale da dire ma bisogna evitare l’errore di aprire una posizione contraria per chiudere quella già aperta. Ad esempio, se abbiamo aperto una posizione di Acquisto su azioni Amazon, per chiuderla NON bisogna aprire una posizione Vendi, poiché altrimenti apriremo una seconda posizione, al ribasso. Quindi ricorda che per chiudere una posizione, devi semplicemente cliccare sul pulsante “Chiudi”. Questo vale per tutte piattaforme di negoziazione CFD.

Broker CFD e le migliori piattaforme per il trading

Forniamo qui di seguito un elenco delle migliori piattaforme per fare trading online con CFD, regolamentate in Europa dalla Cysec e gestite da società iscritte al registro Consob. Si tratta quindi di broker CFD autorevoli, sicuri e legali, oltre che molto famosi. Tra i vari, possiamo far notare eToro (dalla tabella qui sotto puoi accedere in modo sicuro).

  • Broker:
    Deposito Minimo: 50 €
    Licenza: Cysec 109/10
    • Adatto per principianti
    • Copia i migliori trader
    *Il 51% dei conti degli investitori al dettaglio perde denaro quando si scambiano CFD con questo fornitore. Dovreste considerare se capite come funzionano i CFD e se potete permettervi di correre l'alto rischio di perdere il vostro denaro.
  • Broker:
    Deposito Minimo: No dep. min. €
    Licenza: Regolamentazione knf
    • 5800+ Strumenti disponibili
    • 0% commissioni azioni ed ETF
    *68,60% di conti di investitori al dettaglio che perdono denaro a causa delle negoziazioni in CFD con questo fornitore
  • Broker:
    Deposito Minimo: 100 €
    Licenza: Cysec 388/20
    • Spread vantaggiosi
    • TradingView
    *Il 75.8% dei conti degli investitori al dettaglio perdono denaro quando scambiano CFD con questo fornitore
  • Broker: Fineco
    Deposito Minimo:
    Licenza: Banca d'Italia e CONSOB
    • La banca più votata su trustpilot
    • Tra le banche più solide in Europa: CET1 21,8%
    *Your capital is at risk (CFD service)
  • Broker: Capital.com
    Deposito Minimo: 20 (con carta) €
    Licenza: Cysec
    • Spread competitivi
    • Materiale Educativo
    *Il 70% dei conti degli investitori al dettaglio perde denaro quando si scambiano CFD con questo fornitore

Trading coi CFD: quali vantaggi comporta?

Il trading coi CFD presenta numerosi vantaggi, che potremmo sintetizzare in economicità (rispetto all’investimento tradizionale), praticità, comodità, velocità.

  • Economicità: i CFD si può investire sui mercati finanziari anche con piccoli capitali, intesi come pochi euro o poche decine di euro. Inoltre, il costo dello spread è nettamente inferiore rispetto alla media delle commissioni applicate nell’investimento tradizionale;
  • Praticità: con i CFD si ha l’opportunità di negoziare online dal proprio computer, smartphone o tablet, con burocrazia praticamente azzerata. Perciò con i CFD non si è sepolti dalle pratiche burocratiche di cui necessita un investimento tradizionale. Ad esempio, non si devono detenere titoli cartacei, depositati in banca e negoziabili soltanto dietro consultazione e richieste. I CFD si possono negoziare con un clic e le posizioni aperte si possono chiudere anche dopo pochi minuti. Potrete così approfittare anche di rialzi della durata di pochi minuti, per poi chiudere la posizione e andare a profitto;
  • Comodità: un altro grande vantaggio è che con il trading di CFD si può fare profitto anche dai ribassi del mercato;
  • Velocità: per fare trading CFD bastano pochi clic che consentono di effettuare operazioni istantanee, senza la necessità di ottenere autorizzazioni o di attendere consulenze.

Costi del trading con CFD

Il trading con i Contratti per Differenza (CFD) comporta diversi costi che i trader devono considerare prima di avviare le loro operazioni. Ecco una panoramica dei principali costi associati al trading di CFD:

  • Spread: lo spread è la differenza tra il prezzo di acquisto (ask) e il prezzo di vendita (bid) di un CFD. Gli operatori pagano implicitamente questo costo all’apertura della posizione, poiché il trade inizia con una piccola perdita equivalente allo spread;
  • Finanziamento overnight: quando si mantengono posizioni aperte oltre l’orario di chiusura del mercato, si potrebbe incorrere in un costo di finanziamento overnight o swap. Questo riflette il costo del capitale leveraged e può essere un debito o un credito, a seconda della direzione della tua posizione e del tasso di interesse applicabile;
  • Conversione valutaria: ae si scambiano CFD in una valuta diversa da quella del proprio conto di trading, si può incorrere in costi di conversione valutaria;
  • Costi di inattività: alcuni broker addebitano una tassa di inattività ai conti che non eseguono operazioni per un certo periodo di tempo;
  • Costi di margine: sebbene non sia direttamente un costo, mantenere posizioni con leva finanziaria richiede di avere un margine sufficiente nel proprio conto. Se il mercato si muove contro di te, potresti dover aggiungere fondi per mantenere le tue posizioni aperte, altrimenti rischi la chiusura forzata delle posizioni;
  • Tasse e imposte: a seconda della giurisdizione e della situazione fiscale individuale, i guadagni dal trading di CFD possono essere soggetti a tassazione.

Differenze tra azioni e CFD

Una domanda che spesso ci si pone quando si sente parlare per la prima volta dei Contratti per Differenza, è quale sia la differenza tra azioni e CFD. In questa tabella evidenziamo le principali differenze tra le due tipologie di prodotto finanziario.

CaratteristicaAzioneCFD
ProprietàConferisce diritti di proprietà, inclusi diritti al voto e dividendi.Non conferisce proprietà; speculazione sulla differenza di prezzo.
Leva FinanziariaGeneralmente senza leva; possibile acquisto a margine con rischi aggiuntivi.Negoziazione tipicamente con leva, amplifica guadagni e perdite.
Commissioni e CostiCommissioni di brokeraggio fisse o proporzionali, tasse di governo o di borsa.Spread, commissioni su alcune classi, costi di finanziamento overnight, tasse di inattività.
RischiLimitato alla perdita del capitale investito; rischio di mercato.Rischio di mercato e perdite che possono superare il capitale investito.
Modalità di TradingStrategia a lungo termine, crescita aziendale e dividendi.Adatti per strategie a breve/lungo termine, utilizzati per speculazione a breve termine.
Implicazioni FiscaliVariano per giurisdizione, possono includere tasse sui capital gain e sui dividendi.Variano per giurisdizione, trattamento fiscale potenzialmente diverso rispetto alle azioni.

Come funziona la leva dei CFD?

Una grande differenza tra i CFD e le azioni sta nella leva finanziaria. I CFD sono strumenti soggetti a leva, perciò per ogni singola operazione, l’utente non si esporrà per l’ammontare complessivo del valore delle azioni negoziate, ma soltanto per una percentuale minore.

Infine, va evidenziato che i CFD consentono di avere accesso ad una vasta gamma di azioni, cosa che non è possibile fare tramite una normale banca. È possibile crearsi un portafoglio di CFD azionari scegliendo i componenti tra migliaia di azioni in tutto il mondo, quotate su tutti i mercati azionari più importanti. Non solo azioni italiane, dunque, ma anche numerosissime azioni europee, asiatiche e americane.

Come funziona la leva finanziaria dei CFD

Ad esempio, una leva di 1:20 consente di negoziare su azioni per un valore di 1000 euro con soli 50 euro.

I tassi di margine e la leva possono variare a seconda del broker e della tipologia di strumento finanziario utilizzati.

Ne riparleremo più avanti nella lezione sulla leva finanziaria dei CFD.

Su quali asset si può negoziare con i CFD?

Oltre che sulle azioni, i CFD consentono di negoziare al rialzo e al ribasso su molteplici strumenti finanziari quali valute, materie prime, fondi ETF e indici di vario genere.

CFD azionari

I CFD azioni o CFD azionari sono dei CFD il cui sottostante è dato da un titolo azionario. Ad esempio, i CFD Amazon replicano le quotazioni del titolo Amazon, i CFD Alphabet (Google) replicano le quotazioni del titolo Alphabet ecc.

La differenza tra azioni e CFD sta nel fatto che con le azioni si acquista il titolo e quindi la quota di proprietà, mentre con i CFD si negozia sul valore del titolo senza acquistarlo. Per ulteriori informazioni si consulti la nostra sezione dedicata al trading su azioni.

CFD su Forex

I CFD sul Forex consentono di operare sul mercato valutario, quindi aprire posizioni al rialzo o al ribasso su coppie valutarie come Euro Dollaro, USD/JPY, EUR/GBP e tantissime altre.

I vantaggi del trading sul Forex con i CFD comprendono l’alta leva offerta dai broker (circa 1:30) e dagli spread, più vantaggiosi rispetto agli altri strumenti finanziari.

Un consiglio: minore è lo spread, ovvero la differenza tra prezzo di acquisto e di vendita del CFD, più conveniente è aprire una posizione su uno strumento finanziario.

A proposito del trading di CFD sul Forex va anche evidenziato che la famosa piattaforma di trading professionale MetaTrader 4 è ottimale per questo tipo di strumento finanziario, anche se più difficile da usare rispetto ad altre.

Leggi anche: Cosa è lo spread?

CFD su Criptovalute

Le criptovalute hanno avuto il boom negli ultimi anni e soprattutto con il Bitcoin. Con il trading CFD si può operare sia in previsione dei rialzi del BTC, sia in ottica di previsione di ribassi del BTC.

Le criptovalute sono caratterizzate da una forte volatilità, con ampie variazioni di prezzo. Questo offre grandi opportunità di profitto, ma comporta anche sfide significative. Ad esempio, il difetto principale per il trading di criptovalute con i CFD è rappresentato dallo spread generalmente elevato, cioè il costo implicito per entrare e uscire dal mercato. Inoltre, la leva finanziaria disponibile per le criptovalute è solitamente molto limitata rispetto a quella utilizzabile per altri strumenti finanziari, come il Forex.

In pratica, il trading di criptovalute richiede spesso capitali più consistenti rispetto ad altri mercati, proprio per via di queste limitazioni. Tuttavia, per chi è disposto a gestire i rischi e sfruttare la volatilità, le criptovalute restano una delle opportunità più dinamiche e interessanti del panorama finanziario. La chiave è approcciarsi con una strategia solida e una gestione attenta del rischio.

CFD su materie prime

I CFD sulle materie prime consentono invece di fare trading su petrolio, oro, argento, rame, gas naturale ed altre tipologie, come quelle alimentari (soia, caffè, zucchero, cotone ecc.).

Anche per le materie prime le leve finanziarie proposte dai broker sono solitamente molto alte.

Essendo le quotazioni di alcune materie prime molto volatili, prima della negoziazione con fondi reali consigliamo uno studio preventivo della materia prima che si desidera negoziare.

CFD su ETF

I CFD sugli ETF hanno come sottostante dei fondi di tipo Exchange Traded Fund. È importante comprendere bene la differenza tra CFD e ETF. Entrambi sono degli acronimi e nello specifico gli ETF sono dei particolari fondi le cui quote vengono scambiati come le azioni e sono contraddistinti da alta liquidità e bassi costi gestionali.

I CFD consentono di fare trading al rialzo e al ribasso su numerosi ETF. Alcuni degli ETF più popolari sono gli ETF gas naturale, ETF oro e ETF petrolio.

CFD su indici di borsa

Interessante è anche scoprire cosa sono i CFD in borsa. I CFD su indici solitamente fanno riferimento ai principali indici di borsa dei mercati azionari, come il Dow Jones, il FTSE MIB di Piazza Affari, o la Borsa di Francoforte, ma anche ad indici di tipo Mid Cap, ovvero che racchiudono i titoli azionari di media capitalizzazione.

I broker consentono allo stesso modo di fare trading su indici di altro genere, come ad esempio l’indice VIX, ovvero l’indice della volatilità, ed altri ancora.

CFD su Opzioni

I CFD sulle opzioni sono una novità che consente di aprire posizioni sui Call e Put relativi a opzioni su indici e di altro genere. Nella sezione dedicata al trading opzioni abbiamo redatto una guida alle opzioni su Plus500, una famosa piattaforma per il trading CFD.

Investire in CFD tramite browser, app e software

Per fare trading con i CFD occorre un software che consente di accedere al mercato e piazzare gli ordini al rialzo e al ribasso. Questi software sono comunemente chiamate piattaforme trading CFD e sono solitamente offerte gratuitamente dai broker a cui ci si iscrive.

Va specificato che il trading con Contratti per Differenza è attuabile sia con software scaricabili, sia con app dedicate, sia anche con l’accesso tramite browser. I sistemi compatibili dipendono dal software offerto dal broker, perciò qui di seguito andremo a specificare quali sono i sistemi operativi compatibili con le varie piattaforme menzionate.

Chi non ha molta esperienza e preferisce una piattaforma semplice da usare potrà trovare decisamente soddisfacenti alcuni software molto intuitivi, le cui funzionalità sono facilmente applicabili da tutti gli utenti.

Chi invece ha maturato già esperienza con l’analisi tecnica applicata al trading, potrà trovare molto soddisfacente l’utilizzo di piattaforme professionali, tra le quali la più celebre e utilizzata è la MetaTrader 4, di cui abbiamo pubblicato un corso introduttivo che spiega in dettaglio tutte le funzionalità offerte da questo software, oltre alle modalità per provarlo gratuitamente in modalità demo.

Metodi di pagamento nel trading con CFD

Finora abbiamo visto cosa significa fare trading di CFD, ma una volta che si desidera iniziare, come investire in CFD dal punto di vista dei pagamenti e depositi? Per depositare, generalmente le piattaforme accettano carte di credito, Paypal e bonifici (bank transfer). Da qualche tempo a questa parte le carte di debito non sono più accettate, anche quando sono di grandi circuiti come VISA o Mastercard. Probabilmente, si tratta di una misura volta a rispettare determinati regolamenti a livello europeo.

I rischi connessi al trading CFD

Nel trading CFD vi sono dei rischi, così come in ogni attivita di investimento finanziario. Come abbiamo visto, in ogni CFD trade si può ottenere un profitto nel caso si sia aperta una posizione di acquisto e il prezzo salga, oppure nel caso si sia aperta una posizione di vendita e il prezzo scenda. In caso contrario, si registra una perdita.

Perciò, se ad esempio si apre una posizione “acquista” (posizione rialzista) ma il prezzo scende, si registrerà una perdita. Allo stesso modo, se si apre una posizione “vendi” (posizione ribassista) ma il prezzo sale, si registrerà una perdita.

I mercati finanziari sono sempre in movimento e offrono sempre occasioni di profitto, ma è sempre bene considerare anche l’altro lato della medaglia e quindi considerare i rischi connessi ad una previsione sbagliata.

A questo va aggiunto l’effetto della leva finanziaria dei CFD, che amplifica gli effetti di ogni variazione dii prezzo che interviene sull’asset sottostante.

Vai alla lezione successiva – Dettagli dei CFD

CFD nel 2025: aggiornamenti

Nel 2025 si darà sempre più importanza ai broker CFD regolamentati, perché la sicurezza dei propri fondi e l’equità sono due componenti essenziali per un trading di qualità. Talvolta capita ancora che sui nostri video youtube commentino degli utenti che chiedono informazioni riguardanti i propri fondi depositati su broker non regolamentati e che si ritrovano con problemi da gestire (ritardi nei pagamenti, mancanza di comunicazione ecc.). Con i broker CFD regolamentati questo non può accadere poiché in tal caso i broker sarebbero sottoposti a delle sanzioni e provvedimenti importanti, fino alla chiusura.

Noi di Giocareinborsa.com monitoriamo costantemente tutti i broker che operano nel campo del trading con CFD e del trading online in generale.

È bene evidenziare che per ciò che riguarda la sicurezza, operare con un broker regolamentato in Europa e autorizzato in Italia previa iscrizione al registro Consob, è comunque una scelta valida poiché tali autorizzazioni garantiscono al cliente un buon livello di trasparenza e garanzie per i fondi depositati. I broker regolamentati li trovate nella tabella in alto su questa pagina oppure nella nostra pagina dedicata ai migliori broker CFD.

FAQ

Cosa sono i CFD?

I CFD, o Contratti per Differenza, sono strumenti finanziari derivati che consentono ai trader di speculare sulle variazioni di prezzo degli asset sottostanti (come azioni, indici, materie prime) senza possederli fisicamente.

Come funziona la leva nei CFD?

La leva nei CFD permette di controllare una posizione di grande valore con un deposito relativamente piccolo. Questo può amplificare i guadagni ma aumenta anche il rischio di perdite maggiori del capitale investito.

Si può vendere allo scoperto con i CFD?

Sì, i CFD consentono la vendita allo scoperto, permettendo ai trader di speculare sul calo dei prezzi dell’asset sottostante e potenzialmente guadagnare da movimenti di mercato negativi.

Quali sono i principali costi del trading con CFD?

I costi includono lo spread (differenza tra prezzo di acquisto e di vendita), eventuali commissioni di trading, costi di finanziamento overnight per posizioni mantenute aperte oltre la chiusura del mercato e tasse di inattività.

I CFD sono adatti a tutti gli investitori?

No, i CFD comportano un alto livello di rischio a causa della leva finanziaria e possono portare a perdite rapide e superiori all’investimento iniziale. Sono più adatti per trader esperti e consapevoli dei rischi.