Il CFD o Contratto per Differenza ti consente di investire sui mercati finanziari in modo intelligente, negoziando sul rialzo o ribasso di titoli senza acquistarli. In questa pagina, scoprirai cosa sono i CFD, come funzionano i CFD e come consentono di fare trading su azioni, cripto, Forex e tanto altro senza acquistarli, negoziando semplicemente sul loro valore. La cosa sorprendente è che puoi operare ovunque, da un qualsiasi computer e persino dallo smartphone.
Per iniziare ti basta accedere ad una piattaforma di trading CFD. È importante utilizzare solo piattaforme regolamentate, poiché sono le uniche ad essere autorizzate in Italia e ad offrire le giuste garanzie di sicurezza. Una piattaforma per il CFD trading molto utilizzata è la famosa piattaforma eToro, di cui avrai già sentito parlare, che ti consente di provare personalmente con un conto demo senza depositare. Con la stessa piattaforma puoi comprare vere azioni e copiare in automatico le operazioni degli investitori esperti a tua scelta, senza costi aggiuntivi.
Andiamo quindi a spiegare nel dettaglio cosa sono i CFD e come funzionano, in modo dettagliato e con un esempio pratico. Questa è la lezione principale e più importante del corso CFD in cui toccheremo tutti i punti essenziali.
Indice
- Cosa sono i CFD: significato e definizione
- Come funzionano i CFD
- La piattaforma di trading CFD
- CFD esempio
- Come chiudere un’operazione con i CFD
- CFD broker: le migliori piattaforme per il trading
- CFD trading: quali vantaggi comporta?
- Cosa sono i CFD nel trading: aspetti tecnici
- Quanto costa il trading con CFD?
- Differenze tra azioni e CFD
- Su quali asset si può negoziare con i CFD?
- Investire in CFD tramite browser, app e software
- Come investire in CFD, metodi di pagamento
- CFD rischi
- Aggiornamenti 2023
- CFD FAQ
Cosa sono i CFD: significato e definizione
Il CFD per definizione è un contratto in cui due parti si accordano per scambiare denaro in base alla variazione di valore di un asset. Di fatto, nel rapporto tra un broker online (es. eToro) e il trader, vi è un accordo in cui il trader ottiene un premio in positivo nel caso in cui il mercato vada nella direzione per la quale ha acquistato il CFD. Ad esempio, con il CFD “Acquista” si ottengono profitti in base alle variazioni al rialzo del prezzo. Invece, con il CFD “Vendi” si ottengono profitti in base alle variazioni al ribasso del prezzo.
Quindi, a partire dal momento dell’apertura della posizione:
- I CFD acquista ottengono profitti sui rialzi e perdite sui ribassi
- I CFD vendi ottengono profitti sui ribassi e perdite sui rialzi
Tra poco vedremo meglio questi aspetti. L’importante è capire che con i CFD si possono ottenere risultati economici dai rialzi e dai ribassi del prezzo di un asset, senza acquistarlo.
Come funzionano i CFD
Ma come funzionano i CFD nella pratica? Perché offrono la possibilità di negoziare sui mercati finanziari con un clic, e guadagnare dai rialzi o dai ribassi?
Ogni CFD replica l’andamento di un asset finanziario, perciò ad esempio il CFD Amazon replica l’andamento del titolo Amazon in borsa. Allo stesso modo, il CFD EUR/USD replica l’andamento del tasso di cambio tra euro e dollaro. Oppure, per fare un altro esempio, il CFD Bitcoin replica il prezzo del Bitcoin e così via.
Rendiamo più chiaro come funzionano i CFD con questa piccola infografica.
Una volta che si acquista un CFD su un titolo azionario ecco cosa accade:
- Se il titolo sale, guadagnano coloro che aperto una posizione “Compra”;
- Se il titolo scende, guadagnano coloro che hanno aperto una posizione “Vendi”.
L’unica differenza dal prezzo di mercato è data dallo spread, ovvero una quota che il broker aggiunge come proprio compenso e che viene applicato all’apertura della posizione. Ne parliamo meglio nella lezione sullo spread dei CFD.
Nel trading con CFD, quindi, si possono aprire posizioni “Acquista” (rialziste) così come posizioni “Vendi” (ribassiste).
- Quando si clicca su “Acquista”, si apre una posizione rialzista. Il CFD trader acquista contratti di tipo Long, che per l’appunto gli consentono di ottenere delle plusvalenze proporzionali ai rialzi.
- Quando si clicca su “Vendi”, si apre una posizione ribassista. Il CFD trader acquista contratti di tipo Short, che gli consentono di ottenere delle plusvalenze proporzionali ai ribassi.
La piattaforma di trading CFD
Per fare trading con i CFD occorre accedere ad una piattaforma di trading CFD. Qui sotto ne vediamo un esempio.
Come si può vedere, una piattaforma presenta:
- Il grafico dei prezzi in tempo reale;
- Funzioni per aprire posizioni “Acquista” e “Vendi”;
- La lista dei titoli negoziabili;
- La finestra dell’ordine, in cui piazzare l’ordine completo di stop loss, take profit e altre funzioni di trading automatico;
- Tante altre funzioni di cui parliamo nella nostra guida ai CFD, di cui questa che stai leggendo è solo la prima lezione.
Una piattaforma di trading CFD consente di effettuare diversi tipi di ordine al broker: apertura e chiusura di posizioni di acquisto o vendita, stop loss, take profit, stop operativo, pre-ordine e ordini pendenti (sell limit, buy limit, buy stop, sell stop). Li vedremo meglio nelle prossime lezioni.
CFD esempio
Facciamo ora un esempio di trading con CFD e vediamo come aprire una posizione al rialzoe al ribasso. Ricorda: se prevedi un rialzo del prezzo di un titolo dovrai aprire una posizione “Acquista”, mentre se prevedi un ribasso del titolo dovrai aprire una posizione “Vendi”.
Esempio di Acquisto CFD
Ecco che per aprire una posizione di acquisto, ovvero al rialzo (detta anche “Long” o “Lunga”) non dovremo fare altro che cercare un asset nella barra di ricerca, quindi cliccare su “acquista” per aprire la finestra dell’ordine.
Una volta aperta la posizione, questa inizierà ad avere effetti sul capitale disponibile o sul capitale investito nell’operazione (a seconda della piattaforma).
Avendo aperto una posizione di acquisto, otterremo profitti in base ai rialzi del prezzo, partendo dalla quotazione al momento dell’apertura della posizione. Quindi, se il prezzo era di 93 e sale fino a 95 otterremo un profitto. In caso contrario, se il prezzo dovesse scendere rispetto alla quotazione di partenza, registreremo una perdita.
Per le funzioni avanzate e per capire come funzionano le opzioni incluse nella finestra dell’ordine, invitiamo alla lettura delle successive lezioni del corso CFD o di sceglierle direttamente dall’indice del corso CFD. Per comodità le elenchiamo qui:
- Stop Loss, per limitare le perdite
- Take Profit, per catturare i profitti
- Stop Operativo, per ottimizzare lo stop
- Ordine Limite, per aprire la posizione ad un determinato prezzo
Esempio di vendita CFD
Qui di seguito invece facciamo un esempio di “vendita CFD”, con cui nel gergo si può indicare l’apertura di una posizione ribassista, ovvero l’apertura di una posizione “Vendi” (anche detta “Short” o “Corta”).
In questo caso individuiamo il cambio euro dollaro e clicchiamo su “Vendi”.
Come si può vedere la finestra dell’ordine è uguale alla precedente, solo che in basso compare il pulsante “Vendi”. Per le funzioni avanzate e per capire come funzionano le opzioni incluse nella finestra dell’ordine, invitiamo alla lettura delle successive lezioni del corso CFD o di sceglierle direttamente dall’indice del corso CFD.
Come chiudere un’operazione con i CFD
Per chiudere l’operazione, basterà cliccare su “chiudi” relativamente alla posizione aperta.
Vendita di CFD o chiusura? Occhio alla differenza
Nel gergo comune, quando si “vende” un CFD, in realtà si apre una posizione al ribasso. In pratica, come abbiamo visto, per aprire una posizione ribassista occorre cliccare su “Vendi” e impostare l’ordine allo stesso modo in cui si imposta per una operazione rialzista.
Ora, è bene capire la differenza tra vendita e chiusura.
Nota bene: con i CFD per chiudere una posizione occorre CHIUDERLA. Sembra banale da dire ma bisogna evitare l’errore di aprire una posizione contraria per chiudere quella già aperta. Ad esempio, se abbiamo aperto una posizione di Acquisto su azioni Amazon, per chiuderla NON bisogna aprire una posizione Vendi, poiché altrimenti apriremo una seconda posizione, al ribasso. Quindi ricorda che per chiudere una posizione, devi semplicemente cliccare sul pulsante “Chiudi”. Questo vale per tutte piattaforme di negoziazione CFD.
CFD broker: le migliori piattaforme per il trading
Forniamo qui di seguito un elenco delle migliori piattaforme per fare trading online con CFD, regolamentate in Europa dalla Cysec e gestite da società iscritte al registro Consob. Si tratta quindi di CFD broker autorevoli, sicuri e legali, oltre che molto famosi. Tra i vari, possiamo far notare eToro e Plus500, due dei broker più utilizzati in assoluto (dalla tabella potrai accedervi facilmente e in modo sicuro).
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Broker: liquidityxDeposito Minimo: 250 €Licenza: HCMC 2/11/24.5.1994
- Corso Gratuito
- Trading Central
*Terms and Conditions apply **Your capital is at risk (CFD service) -
Broker: eToroDeposito Minimo: 50 €Licenza: Cysec 109/10*Terms and Conditions apply **Il 78% dei conti degli investitori al dettaglio perde denaro quando si scambiano CFD con questo fornitore. Dovreste considerare se capite come funzionano i CFD e se potete permettervi di correre l'alto rischio di perdere il vostro denaro.
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Broker: Capital.comDeposito Minimo: 20 (con carta) €Licenza: Cysec
- Spread stretti
- Formazione Gratuita
*Terms and Conditions apply **Il 84% dei conti degli investitori al dettaglio perde denaro quando si scambiano CFD con questo fornitore
CFD trading: quali vantaggi comporta?
Il trading coi CFD presenta numerosi vantaggi, che potremmo sintetizzare in economicità (rispetto all’investimento tradizionale), praticità, comodità, velocità.
Con i CFD si ha infatti l’opportunità di negoziare online dal proprio computer, smartphone o tablet, con burocrazia praticamente azzerata. Perciò con i CFD non si è sepolti dalle pratiche burocratiche di cui necessita un investimento tradizionale.
Ad esempio, non si devono detenere titoli cartacei, depositati in banca e negoziabili soltanto dietro consultazione e richieste. I CFD si possono negoziare con un clic e le posizioni aperte si possono chiudere anche dopo pochi minuti. Potrete così approfittare anche di rialzi della durata di pochi minuti, per poi chiudere la posizione e andare a profitto.
Un altro grande vantaggio è che con il trading di CFD si può fare profitto anche dalle quotazioni in ribasso. Per fare ciò, non occorre acquistare per poi rivendere, ma semplicemente aprire posizioni di tipo short o “vendita”.
Ulteriori vantaggi sono maggiormente apprezzabili facendo un diretto confronto tra CFD e Azioni, che esponiamo qui di seguito.
Cosa sono i CFD nel trading: aspetti tecnici
Abbiamo finora visto come si può fare trading, quali sono i suoi vantaggi e quali sono le migliori piattaforme per negoziare, ma come funziona tecnicamente la negoziazione di questo strumento?
Il trading CFD avviene tra i singoli investitori e le società che offrono tale servizio, ovvero le società di intermediazione o broker.
Non essendoci dei contratti standard per i CFD, ogni società può determinarne i propri, pur attenendosi ad alcuni punti comuni quali:
- Il contratto per differenza ha inizio quando l’utente (l’investitore) apre una posizione al rialzo o al ribasso su un determinato strumento ed ha fine quando chiude la posizione sullo stesso
- Il guadagno o la perdita dell’investitore sarà proporzionale alla variazione di prezzo intervenuta tra l’apertura e la chiusura della posizione
- Come compenso per il proprio servizio, il broker applica solitamente uno spread ovvero un differenziale tra il prezzo di acquisto e vendita all’apertura. Può inoltre aggiungere commissioni per servizi extra, overnight (tassa di servizio finanziario notturno) e in taluni rari casi anche una parcella manageriale nel caso in cui offra la gestione del portafoglio
- Avvenuta la chiusura giornaliera del mercato, una posizione viene mantenuta aperta e portata al giorno seguente
- I CFD sono prodotti “di marginazione” e ciò vuol dire che il trader ovvero l’utente investitore, deve sempre mantenere il livello di margine minimo. Nel caso in cui la somma di denaro depositata sulla piattaforma CFD scenda ad un livello inferiore a quello del margine minimo, il broker effettuerà una margin call (chiamata a margine) in cui si chiederà al trader di coprire velocemente tali margini, che in caso contrario porteranno alla chiusura delle posizioni da parte del broker, al fine di tutelarsi.
Quanto costa il trading con CFD?
Un aspetto molto importante da comprendere per quanto riguarda i CFD è quello del margine. Abbiamo già accennato alla leva finanziaria e alla “marginazione”. Qui di seguito forniamo un esempio in modo tale che si possa comprendere il suo funzionamento nel miglior modo possibile.
Innanzitutto, distinguiamo i due tipi di margine presenti nel trading CFD:
- Margine Iniziale: Si tratta dell’importo che l’utente andrà effettivamente ad investire per la negoziazione, ed è dato dalla seguente margine iniziale. Esso si calcola effettuando il rapporto tra capitale nominale e leva finanziaria (es. se il capitale nominale di 3.000$ e leva 1:30, il margine iniziale sarà pari a 100$)
- Margine di Mantenimento: Si tratta del margine che viene richiesto per tenere la posizione aperta e che viene restituito quando la posizione viene chiusa.
Facciamo un esempio. Apriamo una posizione su 1.000€ della coppia EUR/USD, con leva pari a 1:30. Il margine iniziale sarà pari a (1.000€/30) cioè 33,33€. Di questi, se il margine di mantenimento è del 50%, 16,76€ saranno congelati.
Essi saranno restituiti quando l’operazione verrà chiusa. Il margine di mantenimento è importante poiché la equity (una sorta di capitale netto di cui parleremo nel corso) deve restare sempre abbastanza distante da esso, per non imbattersi nella margin call, ovvero un avviso che avverte l’utente che le perdite hanno raggiunto livelli d’allerta.
A proposito dei margini, va detto che:
- Una volta aperta la posizione le variazioni di prezzo delle azioni interverranno sul capitale disponibile
- Quando si deciderà di chiudere la posizione, si riceveranno indietro gli importi dei margini, al netto dei profitti e delle perdite.
Investimento richiesto: considerazioni
La questione dei costi si può includere tra i vantaggi poiché come abbiamo visto in dettaglio, il trading con i CFD richiede somme molto inferiori rispetto all’investimento tradizionale.
Anche per quanto riguarda lo spread, ovvero ciò che spetta al broker per il suo servizio, si tratta di percentuali molto ridotte e molto più esigue delle commissioni chieste dalla maggior parte delle banche.
I broker online di CFD infatti anziché guadagnare dalle commissioni, traggono profitto dall’apertura delle posizioni tramite l’applicazione dello spread, perciò più posizioni si aprono, più il broker guadagna.
Con il trading di CFD quindi non vi è conflitto d’interesse poiché il broker non trae profitto dalla perdita del trader, bensì dalla quantità delle sue operazioni, ciascuna delle quali consente al broker di trattenere una piccola percentuale che dipenderà dal tipo di strumento negoziato.
Solitamente, il Forex offre gli spread più bassi, che possono essere anche di soli 2 pip, come nel caso della piattaforme etoro
Differenze tra azioni e CFD
Possesso dei titoli
A differenza di quanto accade con le azioni, per fare trading con i CFD non c’è il possesso dei titoli, perciò non vi sono neanche le molteplici pratiche burocratiche e i costi che caratterizzano un tradizionale investimento azionario, come ad esempio le imposte di bollo o i costi relativi alla gestione.
Sebbene i CFD non siano titoli di cui si entra materialmente in possesso, è possibile negoziarli in modo pratico e veloce esclusivamente per scopi di lucro nel breve termine.
Scadenza dei CFD
Ciò nonostante, la maggior parte dei Contratti per Differenza non hanno scadenza, quindi si è liberi di tenere aperta la propria posizione per quanto si desidera, andando tuttavia incontro ai costi di overnight che vanno rimborsati al broker in cambio del mantenimento della posizione durante la notte (nel weekend vanno calcolate 3 notti).
Risultati in breve tempo
Importante è infatti evidenziare che i CFD sono strumenti pensati per ottenere risultati in breve tempo, comprando in un mercato al rialzo o al ribasso, al fine di trarre profitto dalle variazioni al rialzo o al ribasso di un titolo. A differenza delle azioni, le posizioni sui CFD si possono chiudere anche dopo pochi minuti, con un semplice clic del mouse.
Leva finanziaria
Un’altra grande differenza tra i CFD e le azioni sta nella leva finanziaria. I CFD sono strumenti soggetti a leva, perciò per ogni singola operazione, l’utente non si esporrà per l’ammontare complessivo del valore delle azioni negoziate, ma soltanto per una percentuale minore.
Infine, va evidenziato che i CFD consentono di avere accesso ad una vasta gamma di azioni, cosa che non è possibile fare tramite una normale banca. È possibile crearsi un portafoglio di CFD azionari scegliendo i componenti tra migliaia di azioni in tutto il mondo, quotate su tutti i mercati azionari più importanti. Non solo azioni italiane, dunque, ma anche numerosissime azioni europee, asiatiche e americane.
Ad esempio, una leva di 1:20 consente di negoziare su azioni per un valore di 1000 euro con soli 50 euro.
I tassi di margine e la leva possono variare a seconda del broker e della tipologia di strumento finanziario utilizzati.
Ne riparleremo più avanti nella lezione sulla leva finanziaria dei CFD.
Su quali asset si può negoziare con i CFD?
Oltre che sulle azioni, i CFD consentono di negoziare al rialzo e al ribasso su molteplici strumenti finanziari quali valute, materie prime, fondi ETF e indici di vario genere.
CFD azioni
I CFD azioni o CFD azionari sono dei CFD il cui sottostante è dato da un titolo azionario. Ad esempio, i CFD Amazon replicano le quotazioni del titolo Amazon, i CFD Alphabet (Google) replicano le quotazioni del titolo Alphabet ecc.
La differenza tra azioni e CFD sta nel fatto che con le azioni si acquista il titolo e quindi la quota di proprietà, mentre con i CFD si negozia sul valore del titolo senza acquistarlo. Per ulteriori informazioni si consulti la nostra sezione dedicata al trading su azioni.
CFD su Forex
I CFD sul Forex consentono di operare sul mercato valutario, quindi aprire posizioni al rialzo o al ribasso su coppie valutarie come Euro Dollaro, USD/JPY, EUR/GBP e tantissime altre.
I vantaggi del trading sul Forex con i CFD comprendono l’alta leva offerta dai broker (circa 1:30) e dagli spread, più vantaggiosi rispetto agli altri strumenti finanziari.
Un consiglio: minore è lo spread, ovvero la differenza tra prezzo di acquisto e di vendita del CFD, più conveniente è aprire una posizione su uno strumento finanziario.
A proposito del trading di CFD sul Forex va anche evidenziato che la famosa piattaforma di trading professionale MetaTrader 4 è ottimale per questo tipo di strumento finanziario, anche se più difficile da usare rispetto ad altre (es. Trade.com).
Leggi anche: Cosa è lo spread?
CFD su criptovalute
Le criptovalute sono una new entry del mercato finanziario. Esse hanno avuto il boom negli ultimi anni e soprattutto con il Bitcoin.
Con i CFD trade, ormai avrete ben capito che si può negoziare sia al rialzo che al ribasso, perciò si può operare sia in previsione dei rialzi del BTC, sia in ottica di previsione di ribassi del BTC.
Essendo le variazioni dei prezzi delle criptovalute molto ampi, ciò offre ampi margini di profitto. Tuttavia, c’è da fare i conti con un difetto: lo spread per le criptovalute è solitamente molto alto e la leva finanziaria è molto bassa. In pratica, occorrono capitali molto più alti rispetto agli altri strumenti finanziari e soprattutto rispetto al trading sul Forex.
CFD su materie prime
I CFD sulle materie prime consentono invece di fare trading su petrolio, oro, argento, rame, gas naturale ed altre tipologie, come quelle alimentari (soia, caffè, zucchero, cotone ecc.).
Anche per le materie prime le leve finanziarie proposte dai broker sono solitamente molto alte.
Essendo le quotazioni di alcune materie prime molto volatili, prima della negoziazione con fondi reali consigliamo uno studio preventivo della materia prima che si desidera negoziare.
CFD su ETF
I CFD sugli ETF hanno come sottostante dei fondi di tipo Exchange Traded Fund. È importante comprendere bene la differenza tra CFD e ETF. Entrambi sono degli acronimi e nello specifico gli ETF sono dei particolari fondi le cui quote vengono scambiati come le azioni e sono contraddistinti da alta liquidità e bassi costi gestionali.
I CFD consentono di fare trading al rialzo e al ribasso su numerosi ETF. Alcuni degli ETF più popolari sono gli ETF gas naturale, ETF oro e ETF petrolio.
CFD su indici di borsa
Interessante è anche scoprire cosa sono i CFD in borsa. I CFD su indici solitamente fanno riferimento ai principali indici di borsa dei mercati azionari, come il Dow Jones, il FTSE MIB di Piazza Affari, o la Borsa di Francoforte, ma anche ad indici di tipo Mid Cap, ovvero che racchiudono i titoli azionari di media capitalizzazione.
I broker consentono allo stesso modo di fare trading su indici di altro genere, come ad esempio l’indice VIX, ovvero l’indice della volatilità, ed altri ancora.
CFD su Opzioni
I CFD sulle opzioni sono una novità che consente di aprire posizioni sui Call e Put relativi a opzioni su indici e di altro genere. Nella sezione dedicata al trading opzioni abbiamo redatto una guida alle opzioni su Plus500, una famosa piattaforma per il trading CFD.
Investire in CFD tramite browser, app e software
Per fare trading con i CFD occorre un software che consente di accedere al mercato e piazzare gli ordini al rialzo e al ribasso. Questi software sono comunemente chiamate piattaforme trading CFD e sono solitamente offerte gratuitamente dai broker a cui ci si iscrive.
Va specificato che il trading con Contratti per Differenza è attuabile sia con software scaricabili, sia con app dedicate, sia anche con l’accesso tramite browser. I sistemi compatibili dipendono dal software offerto dal broker, perciò qui di seguito andremo a specificare quali sono i sistemi operativi compatibili con le varie piattaforme menzionate.
Chi non ha molta esperienza e preferisce una piattaforma semplice da usare potrà trovare decisamente soddisfacenti alcuni software molto intuitivi, le cui funzionalità sono facilmente applicabili da tutti gli utenti.
Chi invece ha maturato già esperienza con l’analisi tecnica applicata al trading, potrà trovare molto soddisfacente l’utilizzo di piattaforme professionali, tra le quali la più celebre e utilizzata è la MetaTrader 4, di cui abbiamo pubblicato un corso introduttivo che spiega in dettaglio tutte le funzionalità offerte da questo software, oltre alle modalità per provarlo gratuitamente in modalità demo.
Come investire in CFD, metodi di pagamento
Finora abbiamo visto cosa significa fare trading di CFD, ma una volta che si desidera iniziare, come investire in CFD dal punto di vista dei pagamenti e depositi? Per depositare, generalmente le piattaforme accettano carte di credito, Paypal e bonifici (bank transfer). Da qualche tempo a questa parte le carte di debito non sono più accettate, anche quando sono di grandi circuiti come VISA o Mastercard. Probabilmente, si tratta di una misura volta a rispettare determinati regolamenti a livello europeo.
CFD rischi
Nel trading CFD vi sono dei rischi, così come in ogni attivita di investimento finanziario. Come abbiamo visto, in ogni CFD trade si può ottenere un profitto nel caso si sia aperta una posizione di acquisto e il prezzo salga, oppure nel caso si sia aperta una posizione di vendita e il prezzo scenda. In caso contrario, si registra una perdita.
Perciò, se ad esempio si apre una posizione “acquista” (posizione rialzista) ma il prezzo scende, si registrerà una perdita. Allo stesso modo, se si apre una posizione “vendi” (posizione ribassista) ma il prezzo sale, si registrerà una perdita.
I mercati finanziari sono sempre in movimento e offrono sempre occasioni di profitto, ma è sempre bene considerare anche l’altro lato della medaglia e quindi considerare i rischi connessi ad una previsione sbagliata.
Vai alla lezione successiva – Dettagli dei CFD
Aggiornamenti 2023
Nel 2023 non sono state apportate particolari novità al mondo dei CFD. Restano in vigore tutte le misure per la salvaguardia della trasparenza nei confronti dei clienti ai quali i broker regolamentati UE devono attenersi. Questo è sicuramente un vantaggio per i clienti dei broker CFD regolamentati, perché la sicurezza dei propri fondi e l’equità sono due componenti essenziali per un trading di qualità.
Talvolta capita ancora che sui nostri video youtube commentino degli utenti che chiedono informazioni riguardanti i propri fondi depositati su broker non regolamentati e che si ritrovano con problemi da gestire (ritardi nei pagamenti, mancanza di comunicazione ecc.). Con i broker CFD regolamentati questo non può accadere poiché in tal caso i broker sarebbero sottoposti a delle sanzioni e provvedimenti importanti, fino alla chiusura. È successo, infatti, che in passato alcuni broker (pochi per fortuna) siano stati banditi in Italia per via della mancata applicazione delle misure vigenti.
Noi di Giocareinborsa.com monitoriamo costantemente tutti i broker che operano nel campo del trading con CFD e del trading online in generale.
CFD Fineco o CFD broker comuni?
Fineco è una banca ma sulla sua piattaforma online consente di negoziare anche sui CFD. Tuttavia, occorre considerare bene i suoi costi, poiché è proprio sullo spread (e in tal caso anche sulle commissioni) che si gioca la convenienza di un servizio.
È bene evidenziare, invece, che per ciò che riguarda la sicurezza, operare con un broker regolamentato in Europa e autorizzato in Italia previa iscrizione al registro Consob, è comunque una scelta valida poiché tali autorizzazioni garantiscono al cliente un buon livello di trasparenza e garanzie per i fondi depositati. I broker regolamentati li trovate nella tabella in alto su questa pagina oppure nella nostra pagina dedicata ai migliori broker CFD.
CFD FAQ
I CFD sono strumenti finanziari che replicano il valore di un asset sottostante. Con i CFD non si acquista un asset ma si negozia sul suo valore, al rialzo o al ribasso.
I CFD replicano le performance di un asset sottostante, con i CFD si può negoziare al rialzo e al ribasso su diversi mercati finanziari (azioni, Forex, materie prime, indici di borsa, criptovalute, ETF, obbligazioni e altro ancora).
Tramite le piattaforme di trading CFD, fornite gratuitamente da broker specializzati nell’offerta di CFD. Per aprire una posizione basta scegliere l’asset, stabilire il tipo di operazione (long o short) e l’importo da investire.
Le migliori piattaforme di trading sono quelle regolamentate in Europa e autorizzate dalla Consob, poiché devono garantire alti standard di trasparenza e solvibilità. È fortemente sconsigliato operare con broker non regolamentati, poiché offrono meno garanzie sui fondi depositati e sulla trasparenza delle informazioni riguardanti i rischi connessi al trading.
I CFD sono degli strumenti con cui si può investire sui mercati finanziari senza comprare gli asset ma semplicemente negoziando al rialzo o al ribasso sul loro valore.
I CFD o Contratti per Differenza sono dei particolari prodotti finanziari che offrono la possibilità di investire al rialzo e al ribasso sui mercati finanziari, senza acquistare l’asset sottostante.
Un CFD è un contratto standardizzato che consente a chi lo acquista di ottenere un risultato economico in base al rialzo o al ribasso del prezzo di un asset rispetto ad una quotazione iniziale.
Il CFD trading si svolge tramite le piattaforme di contrattazione offerte dai broker online specializzati in CFD. Sulla piattaforma si seleziona l’asset, si imposta l’ordine con importo, stop loss, take profit ed eventuali ordini condizionati, dopodiché si procede all’apertura della posizione.
Comprare CFD significa aprire una posizione al rialzo o al ribasso. Se la posizione è di tipo “Acquista”, si ottengono profitti dai rialzi di prezzo dell’asset. Se la posizione è di tipo “Vendi” si ottengono profitti dai ribassi di prezzo dell’asset. Talvolta con “comprare CFD” si intende l’apertura di posizioni rialziste tramite la negoziazione di CFD “Acquista”.
Talvolta con “vendere CFD” si intende l’apertura di posizioni ribassiste tramite la negoziazione di CFD “Acquista”. Va ricordato che quando si desidera chiudere una posizione, l’operazione da fare è quella di chiusura della posizione e non di vendita (la vendita aprirebbe una nuova posizione ribassista).
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