Spread: cos’è e come funziona nel trading CFD

Spread nel trading CFD, cosa è, come funziona, perché è importante

Come vedremo nella lezione sui costi dei CFD, lo spread dei CFD rappresenta un costo che i broker applicano all’apertura della posizione di trading. In questa lezione capiremo meglio come funziona, come individuarlo, come compararlo per scegliere i broker più economici con cui operare.

Per comprendere bene come funziona lo spread nel trading CFD, ti consiglio di vederlo con questa piattaforma, che offre uno spread basso e quindi molto conveniente soprattutto per il trading sul Forex. Ad esempio, per il cambio euro dollaro offre uno spread di 1 pip che ti consente di sfruttare la leva 30x concentrandoti sul potenziale del tuo capitale (puoi operare anche con pochi euro) senza pensare ai costi, decisamente bassi.

Cos’è lo spread nel trading CFD?

Lo spread è un costo che i broker applicano all’apertura della posizione, come compenso ai propri servizi. Allo stesso tempo, lo spread rappresenta anche la differenza tra il prezzo bid e il prezzo ask di un determinato CFD.

Andiamo a vedere quindi maggiormente in dettaglio questi termini:

  • CFD: è lo strumento principale con cui si fa trading online. Quando si negozia su un CFD, si negozia sul valore di un asset, detto “sottostante” (titolo azionario, criptovaluta, materia prima, indice di borsa, opzione ecc.). I CFD consentono di negoziare al rialzo e al ribasso, aprendo rispettivamente posizioni di acquisto (long) o di vendita (short). Un’altra caratteristica dei CFD è che sono strumenti leveraged, cioè con leva finanziaria, che potenzia il valore del capitale investito;
  • Prezzo Bid: è il prezzo che fa riferimento alla posizione di vendita (short). Quindi è il prezzo dei CFD con cui si può aprire una posizione ribassista;
  • Prezzo Ask: è il prezzo che fa riferimento alla posizione di acquisto (long). Quindi è il prezzo dei CFD con cui si può aprire una posizione rialzista.

Se ne deduce che più stretto è lo spread, più esso è conveniente. Più ampio è lo spread, più esso è costoso.

Spread stretti e bassi, ampi o larghi: cosa cambia?

Nell’introduzione abbiamo evidenziato che lo spread rappresenta anche il compenso del broker. Infatti, mentre i broker tradizionali o le banche d’investimento applicano le commissioni, i broker del trading online di CFD applicano lo spread. Si tratta quindi di un costo che il trader deve mettere in conto.

Quando più basso (stretto) è lo spread, più è “conveniente” negoziare su un determinato CFD. Infatti, più ampio è lo spread, più alta è la percentuale che il broker trattiene sull’operazione alla sua apertura.

Tutto ciò ricorda le quote sportive. Più alta è una quota, più si vince se la si indovina. Per lo spread vale nel senso opposto. Più stretto è lo spread, più bassa è la percentuale che il broker trattiene per il suo servizio.

Quando, dove e perché cambia lo spread

Lo spread varia a seconda della categoria degli strumenti finanziari. Generalmente, ad esempio, su un broker troverete le materie prime con un determinato spread, le azioni con un altro, il Forex con un altro ecc.

Altrettamento generalmente, lo spread varia a seconda della volatilità. Ciò vale sia in generale, a seconda della tipologia di strumento, sia nello specifico, a seconda del momento. Ad esempio, in un momento di particolare volatilità di un determinato asset, il broker può decidere di alzare il suo spread. Questo perché, dato che il profitto di un trader proviene dalle variazioni di prezzo, maggiori e più forti sono tali variazioni, più grandi possono essere i suoi profitti (anche se in realtà, lo diventano anche le perdite).

Quali sono i fattori che fanno variare lo spread

Per quanto riguarda le varie categorie, gli spread più bassi vengono generalmente applicati al Forex e in particolare al cambio Euro Dollaro. Anche se, ovviamente, questa rappresenta una prassi ma non una regola.

I broker con i migliori spread

In generale, quindi, più basso è uno spread, più è conveniente. Ciò vuol dire che un broker che presenti degli spread mediamente bassi rispetto al mercato, rappresenta un fattore positivo.

Tuttavia, la “media” non deve interessarvi più di tanto. Se ad esempio siete soliti negoziare soprattutto sui soliti 3-4-5 strumenti, valutate lo spread offerto per gli stessi sui vari broker, tralasciando tutto il resto.

Ad esempio, se siete soliti negoziare su Oro, Petrolio, Euro Dollaro, FTSE MIB, azioni Ferrari, è inutile che guardiate quale spread venga offerto sugli ETF o sul titolo Apple, piuttosto che sul Bitcoin. Fate un confronto, piuttosto, sui CFD che effettivamente negoziereste.

Tra i migliori broker per lo spread vi sono, nell’ordine: Capital.com, Capex, eToro, Plus500.

Anche perché, nel caso si rivelasse particolarmente conveniente la negoziazione su un determinato asset per via di un trend ben deciso, potreste fare due cose: utilizzare un altro broker oppure lo stesso broker (sempre che disponga di tale titolo). In caso di variazioni particolarmente forti, lo spread verrà alzato da entrambi. Ad ogni modo, ricordatevi sempre che sarete sempre in grado di verificare lo spread offerto.

Come si vede, dove si legge, lo spread di un CFD?

Dove si trovano, sulla piattaforma, le informazioni riguardanti lo spread? Questo è un dettaglio non poco importante, poiché è fondamentale che un broker fornisca queste informazioni in modo semplice, chiaro e trasparente. Anche per questo, consigliamo di fare trading online solo con i migliori broker regolamentati e autorizzati.

Ciascun broker riporta le percentuali di spread nei dettagli dei singoli CFD. Quindi, se ad esempio decideste di negoziare su titoli Amazon, potreste aprire la pagina dedicata al titolo Amazon sul sito ufficiale del broker, oppure consultare tale quota sulla stessa piattaforma di trading oppure sul sito. Ad ogni modo, il calcolo si può fare facilmente facendo la differenza tra prezzo di acquisto e vendita di un determinato asset.

Indicazione dello spread dinamico su una piattaforma di trading
Indicazione dello spread dinamico su una piattaforma di trading

Infatti, ogni piattaforma che si rispetti riporta i dettagli di ogni singolo CFD su finestre facilmente raggiungibili.

Facciamo anche notare che e il valore dello spread si può altresì dedurre manualmente dalla differenza tra il prezzo di acquisto e il prezzo di vendita, che fanno entrambi riferimento (al netto dello spread) al prezzo di mercato. Ad ogni modo, è sempre più semplice confrontare le percentuali riportate nelle pagine dei dettagli.

Spread fisso e spread dinamico

Come hai potuto notare, lo spread si può presentare in due diversi modi: fisso o dinamico.

Lo spread fisso non varia, perciò il broker fissa una percentuale e quella resta, a prescindere dalla volatilità e da altri fattori che possono influenzare il prezzo dell’asset durante l’arco di una giornata di contrattazione.

Lo spread dinamico (o variabile) invece è uno spread che varia a seconda del momento e soprattutto in base alla volatilità dell’asset in un determinato momento. Alcuni broker presentano uno spread che varia addirittura ogni secondo o quasi (come nel caso di Capital.com), ma la maggior parte dei broker di CFD che offrono uno spread dinamico per alcuni asset, fanno sì che questo possa variare ma non troppo velocemente.

Vai alla prossima lezione – Grafici CFD in tempo reale

Spread CFD FAQ

Cosa è lo spread dei CFD?

Lo spread dei CFD è la differenza tra prezzo di acquisto e vendita, in dato momento, di un determinato CFD. Esso rappresenta allo stesso tempo il costo applicato dal broker per l’apertura della posizione. Infatti, nel momento in cui si apre una posizione, questa risulta subito in perdita poiché viene subito applicato lo spread.

Perché i broker CFD applicano lo spread?

I broker CFD applicano lo spread come compenso per la propria attività di intermediazione e fornitura di strumenti per operare sui mercati finanziari (CFD, azioni, piattaforma di trading ecc.).

Lo spread è sempre uguale?

No. Lo spread varia in base all’asset negoziato e alla politica del broker. Vi sono categorie di asset con spread generalmente più alti (criptovalute) e più bassi (Forex).

Come si calcola lo spread?

Lo spread viene indicato in forma percentuale tra i dettagli del CFD. Per calcolarlo più facilmente, basta calcolare la differenza tra prezzo bid e ask di un asset.