Le Bande di Bollinger: come analizzare la volatilità di un asset

Bande di Bollinger, come analizzare la volatilità di un asset

Le Bande di Bollinger sono uno degli strumenti più affascinanti e versatili dell’analisi tecnica. Ti sei mai chiesto come identificare con precisione i momenti in cui un prezzo è sottovalutato o sopravvalutato, o come prevedere possibili esplosioni di volatilità? Ecco dove entrano in gioco le Bande di Bollinger.

Inventate da John Bollinger, queste bande si adattano dinamicamente ai movimenti del mercato, avvolgendo i prezzi come un vero e proprio “termometro” della volatilità. Quando le bande si restringono, il mercato si sta preparando a un grande movimento; quando si allargano, la volatilità è in azione.

In questa lezione del corso di trading con CFD, scoprirai come leggere le Bande di Bollinger, come interpretare i segnali chiave che forniscono e come usarle per individuare punti di ingresso e uscita strategici. Pronto a padroneggiare uno strumento che può trasformare la tua analisi e migliorare le tue performance di trading? Allora, immergiamoci subito!

Per fare pratica con le bande di Bollinger, puoi utilizzare la piattaforma eToro, che puoi provare anche semplicemente con un portafoglio demo partendo da questa pagina.

Cosa sono le bande di Bollinger?

Le Bande di Bollinger sono un indicatore di analisi tecnica sviluppato da John Bollinger negli anni ’80, utilizzato per misurare la volatilità dei prezzi di un asset e identificare potenziali segnali di trading. Si compongono di tre linee che si muovono insieme al prezzo sul grafico:

  1. Linea centrale (media mobile semplice – SMA): rappresenta il valore medio dei prezzi in un determinato periodo (spesso 20 giorni).
  2. Banda superiore: è calcolata aggiungendo due deviazioni standard alla media mobile.
  3. Banda inferiore: è ottenuta sottraendo due deviazioni standard dalla media mobile.

Tra poco vedremo meglio cosa s’intende per deviazione standard.

Come funzionano le Bande di Bollinger?

Le bande si espandono e si contraggono in base alla volatilità del mercato:

  • Quando le bande si allargano, il mercato è volatile e in movimento.
  • Quando le bande si restringono, la volatilità diminuisce, segnalando una possibile fase di consolidamento o un’imminente esplosione del prezzo.

Inoltre:

  • Se il prezzo tocca la banda superiore, l’asset potrebbe essere sopravvalutato (potenziale segnale di vendita).
  • Se il prezzo tocca la banda inferiore, l’asset potrebbe essere sottovalutato (potenziale segnale di acquisto).

Perché sono utili nel trading?

Le Bande di Bollinger sono uno strumento versatile che serve a:

  • Identificare livelli di ipercomprato e ipervenduto, utili per valutare inversioni di tendenza.
  • Prevedere aumenti di volatilità grazie alla contrazione delle bande.
  • Confermare tendenze: quando i prezzi si mantengono vicino alla banda superiore in un trend rialzista o alla banda inferiore in un trend ribassista.

In sintesi, le Bande di Bollinger aiutano i trader a interpretare meglio il comportamento dei prezzi, individuando opportunità di ingresso e uscita con maggiore precisione e offrendo un vantaggio strategico nel mercato.

Bande di Bollinger, Volatilità e Deviazione Standard

Le Bande di Bollinger si basano su due concetti importanti: la volatilità e la “deviazione standard”. Prima di continuare, perciò, definiamo meglio questi due concetti.

Volatilità

La volatilità è una misura della variabilità o dell’incertezza dei prezzi o dei rendimenti di un determinato strumento finanziario, come azioni, obbligazioni, valute o materie prime. Indica quanto velocemente e in che misura i prezzi di un’attività finanziaria possono fluttuare nel corso del tempo.

La volatilità è spesso misurata utilizzando la deviazione standard dei rendimenti di un’attività finanziaria. Un’attività finanziaria con una volatilità elevata avrà una maggiore probabilità di subire ampie fluttuazioni di prezzo rispetto a un’attività finanziaria con una volatilità bassa. In altre parole, la volatilità riflette la velocità e l’entità con cui i prezzi di un’attività finanziaria possono salire o scendere.

Gli investitori e i trader guardano alla volatilità come un indicatore del rischio associato a un particolare strumento finanziario. Una volatilità elevata può comportare la possibilità di realizzare profitti significativi, ma può anche significare un rischio più elevato di perdite. D’altra parte, una volatilità bassa può essere vista come un segnale di stabilità, ma può anche significare potenziali opportunità di guadagno limitate.

Esistono diverse misure di volatilità, tra cui la volatilità storica (calcolata in base ai dati passati) e la volatilità implicita (derivata dai prezzi delle opzioni). La volatilità viene spesso utilizzata nel contesto della gestione del rischio, nella valutazione dei prezzi delle opzioni e nella costruzione di strategie di trading.

Deviazione standard

La deviazione standard è una misura statistica che indica quanto i dati in un insieme si discostano in media dal valore medio. In altre parole, rappresenta la dispersione dei dati intorno alla media.

La deviazione standard è calcolata come la radice quadrata della varianza. La varianza è la media dei quadrati delle differenze tra ciascun dato e la media del set di dati. Calcolando la radice quadrata della varianza, otteniamo la deviazione standard, che è espressa nella stessa unità di misura dei dati originali.

La deviazione standard fornisce informazioni sulla dispersione dei dati intorno alla media. Se la deviazione standard è bassa, significa che i dati sono generalmente vicini alla media, mentre se è alta, i dati si discostano maggiormente dalla media. Quindi, la deviazione standard è una misura di dispersione che indica la variabilità dei dati.

La deviazione standard viene ampiamente utilizzata in vari campi, inclusa l’analisi finanziaria, la ricerca scientifica, l’analisi dei dati e molte altre discipline. È particolarmente utile per valutare il rischio e la volatilità nei mercati finanziari e per confrontare la distribuzione dei dati tra diverse popolazioni o campioni.

Come usare le Bande di Bollinger

Vediamo ora come utilizzare questi concetti e applicarli alle bande di Bollinger. Innanzitutto, per calcolare le bande di Bollinger si usa una media mobile a G giorni (es. a 20 giorni) al quale viene sottratto o aggiunto il valore della deviazione standard moltiplicato per un determinato fattore F (il moltiplicatore della deviazione standard applicata alla serie storiche dei prezzi, solitamente 2 o 3).

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Ecco il risultato delle impostazioni settate qui sopra.

Le foto (screenshot) provengono dalla piattaforma di negoziazione Plus500 a cui si può accedere da questa pagina .

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A cosa servono le Bande di Bollinger

Abbiamo visto quali sono i fattori che servono per calcolare le bande di Bollinger, ma a cosa servono? Queste bande possono essere utilizzate per misurare il trend e la volatilità.

Uno degli elementi fondamentali nel trading infatti è il calcolo della volatilità, al fine di valutare il rischio di una determinata operazione e riconoscere più facilmente trend e congestione dei prezzi, ovvero di distribuzione o accumulazione del titolo.

Le bande di Bollinger possono offrire segnali di acquisto e di vendita nel caso si verifichino queste condizioni:

  • Il grafico del prezzo esce dalla banda superiore per poi rientrarci. In questo caso abbiamo un segnale di vendita. Corrisponde ad un rapido aumento del prezzo (uscita dalla banda) e ad un successivo aggiustamento o rallentamento (rientro nella banda).
  • Il grafico esce dalla banda inferiore per poi rientrarci. In questo caso abbiamo un segnale di acquisto. Corrisponde ad un rapido calo del prezzo fino ad un arresto e ad una probabile inversione del trend.

Le bande di Bollinger potrebbero offrire dei falsi segnali, come ad esempio l’uscita dall’alto, rientrare e continuare il trend in rialzo (oppure viceversa). Per questo motivo lo stesso John Bollinger (l’inventore delle stesse bande) consiglia di utilizzare altri indicatori per testare il funzionamento delle bande, cioè utilizzarle insieme ad altre funzioni per avere conferma costante della loro precisione. Quando due o più indicatori confermano il comportamento di tali bande, il segnale ottenuto acquista significato (tenendo sempre ben presente che si tratta di una analisi predittiva, cioè che cerca di prevedere eventi futuri e quindi non ancora verificati).

Vai alla lezione successiva – La deviazione standard

FAQ Bande di Bollinger

Cosa sono le bande di Bollinger?

Le bande di Bollinger sono uno strumento di analisi tecnica ampiamente utilizzato per studiare la volatilità e l’andamento dei prezzi di un titolo o di un mercato finanziario.

Come si calcolano le bande di Bollinger?

Per calcolare le bande di Bollinger si usa una media mobile a G giorni al quale viene sottratto o aggiunto il valore della deviazione standard moltiplicato per un determinato fattore F (moltiplicatore deviazione standard). Tali operazioni vengono svolte automaticamente dalla piattaforma di trading che traduce il risultato in un grafico.

Come si leggono le bande di Bollinger?

Vanno tenute in considerazione la barra superiore e inferiore, tra le quali dovrebbe muoversi il prezzo. Se il prezzo esce dalla barra superiore per poi rientrarci è un segnale di vendita. Se il prezzo esce dalla barra inferiore per poi rientrarci è un segnale di acquisto.

Quali segnali offrono le bande di Bollinger?

Se il prezzo esce dalla barra superiore per poi rientrarci è un segnale di vendita. Se il prezzo esce dalla barra inferiore per poi rientrarci è un segnale di acquisto.