In questa lezione del corso sui CFD scoprirai alcuni consigli sul trading CFD da tenere altamente in considerazione. Perché fare trading CFD anziché investire in azioni tramite una banca? Evidenziamo subito che la preferenza tra investimento in banca e trading CFD deve basarsi sulle proprie esigenze, i propri obiettivi, i propri tempi e anche sul proprio budget. Tra poco vedremo quali sono le situazioni in cui il trading CFD può rivelarsi un’opzione interessante per chi desidera investire sui mercati finanziari.
Si si desidera investire a lungo termine, il modo tradizionale è sicuramente la scelta migliore, mentre se si preferisce investire nel breve termine (o brevissimo), magari con piccoli capitali, allora il trading CFD potrebbe rivelarsi la scelta giusta.
Per iniziare, consigliamo la stessa piattaforma che usiamo per gli esempi di questo corso. L’iscrizione è gratuita e consente di praticare con un conto demo senza depositare per valutare personalmente la piattaforma e imparare a utilizzarla praticando.
Indice
Primo consiglio per il trading CFD: comprendi di cosa si tratta
Il primo dei consigli per il trading CFD è quello di approcciare a questa attività nel modo corretto, ovvero capendo bene di cosa si tratta. Non è difficile: ti aiutiamo noi.
Guarda per bene la figura qui sotto e quindi prosegui con la lettura.
Come puoi vedere, abbiamo messo in evidenza fattori che tra loro sembrano molto distanti. In realtà, questi aspetti fanno tutti parte dell’universo del trading con i CFD e perciò dovresti comprenderli e padroneggiarli prima di iniziare la tua attività con denaro reale.
Analizziamoli in maggiore dettaglio:
- Il trading CFD è una pratica ottimale per il breve/brevissimo termine. Infatti, con i CFD si possono chiudere posizioni anche dopo pochi minuti. Ovviamente, si possono chiudere posizioni anche dopo ore, giorni, settimane, mesi a seconda delle proprie preferenze;
- I CFD producono profitti o perdite in proporzione alle performance dell’asset sul quale si negozia. Si può negoziare al rialzo e al ribasso su un asset quotato sul mercato finanziario;
- E’ consigliato seguire le notizie che possono riguardare l’asset o gli asset su cui si negozia e che potrebbero influenzarne il prezzo;
- Va considerato il costo dello spread applicato dai broker. Si tratta di un costo alternativo alla tradizionale commissione bancaria, e viene applicato all’apertura di una posizione. Il costo dello spread viene detratto e conteggiato nel conto profitti/perdite della singola operazione. Ne parliamo in modo più approfondito nella lezione sullo spread.
- Essendo i CFD strumenti con leva finanziaria, consentono di operare con capitali più piccoli rispetto a quelli richiesti dall’investimento tradizionale. Ad esempio, con una leva pari a 5x, un capitale di 200€ consente di investire su un valore di 1.000€.
Andiamo qui ad approfondire questi cinque punti in maggiore dettaglio. Per ciascuno dei vari punti daremo dei consigli utili per il trading.
Investimento a breve e brevissimo termine
Uno degli aspetti più affascinanti del trading online di CFD è che si possono ottenere alti profitti in poco tempo, a seconda delle variazioni di prezzo avvenute dopo l’apertura di una posizione.
Ad esempio, se apriamo una posizione di acquisto sul cambio Euro Dollaro e questo registra una variazione percentuale dell’1%, nello stesso tempo il mio capitale sarà aumentato in proporzione, moltiplicato per la leva finanziaria applicata (per il Forex ad esempio è di 30x).
Allo stesso modo si possono aprire posizioni su migliaia di titoli di tutto il mondo, indici azionari (es. Dow Jones o FTSE Mib), materie prime (es. oro, petrolio, gas naturale ecc.).
La velocità dell’ottenimento di un risultato dunque è uno delle principali attrattive del trading con CFD.
Tuttavia, questa velocità richiede anche più impegno, poiché occorre stare più attenti alle posizioni aperte e alle operazioni in atto.
Se apriamo una posizione di long/short (ovvero al rialzo o ribasso) su un determinato titolo particolarmente volatile, dovremo tener d’occhio la nostra operazione per poter chiuderla non appena vi è una inversione che ci attendiamo.
Una funzione delle piattaforme di trading molto utile per questo proposito è quella dello Stop. La funzione stop può essere di vari tipi ma le principali sono queste due:
- Stop Loss: una funzione che consente di impostare una chiusura automatica a fronte del raggiungimento di una determinata perdita
- Stop Limit: una funzione che consente di impostare una chiusura automatica a fronte del raggiungimento di un determinato profitto
Delle altre tipologie di stop parleremo più avanti nel corso. Per ora, concentriamoci sui consigli per il trading con CFD.
Profitti e perdite in proporzione alle performance dei prezzi
Nel trading CFD si può negoziare al rialzo e al ribasso: ciò vuol dire che si può decidere di investire sul prezzo di un asset oppure sul suo ribasso. Ad esempio, si può guadagnare prevedendo il rialzo del prezzo delle azioni Amazon, oppure sul ribasso del bitcoin.
Con i CFD è possibile negoziare al rialzo e al ribasso su qualsiasi asset. Si ha totale libertà di scelta in base alle proprie previsioni di mercato.
I risultati del proprio trading possono essere positivi o negativi. Infatti si possono ottenere:
- Profitti: quando la previsione si rivela corretta, ovvero il prezzo dell’asset va nella direzione prevista;
- Perdite: quando la previsione si rivela sbagliata, ovvero quando il prezzo dell’asset va nella direzione opposta a quella prevista.
In questo conto, ad ogni modo, bisogna aggiungerci anche dei costi quali lo spread (il costo più importante applicato dai broker CFD) e i costi di overnight (comunque poco incisivi, se non nel lungo termine).
Dello spread, oltre che nella lezione apposita, parleremo tra poco.
News finanziarie ma non solo
Quando si fa trade CFD, proprio per la velocità con cui si può (e si deve!) approfittare delle ghiotte occasioni che capitano di ora in ora, occorre seguire con attenzione il mondo finanziario.
Siamo tutti d’accordo che seguire tutte le notizie finanziarie del mondo non sia possibile e sia anche controproducente.
Per questo, vi diamo un gran consiglio: prendete in considerazione pochi asset per volta, a seconda del periodo, magari tenendovi pochi di essi tra i veri “preferiti”. Per asset possiamo intendere titoli azionari, indici di borsa, materie prime, criptovalute, coppie valutarie del Forex ecc.
Ad esempio, l’EUR/USD è un ottimo asset su cui negoziare e che offre ottimi spunti in base alle tantissime news che arrivano ogni giorno. Un altro asset potrebbe essere l’oro o ancora il petrolio.
In alcuni periodi, negoziare sugli indici delle borse europee, americane e asiatiche è più semplice di quanto si creda.
Avvantaggiarsi delle news finanziarie è una pratica che si può svolgere giornalmente. Per iniziare occorrono solo tre cose:
- Una piattaforma di negoziazione gratuita, fornita da un broker autorevole come eToro
- Un portafoglio di siti per le informazioni aggiornate (es. Yahoo Finanza, Sole24ore, Bloomberg di Repubblica ecc.)
Spread
Lo spread è la differenza tra il prezzo bid e ask di un CFD, ovvero tra il prezzo che compare alla voce compra e quello che compare alla voce vendi.
Ricordiamo brevemente che quando si clicca su compra si apre una posizione al rialzo, mentre quando si clicca su vendi si apre una posizione al ribasso.
Ebbene, proprio sulla differenza tra prezzo bid e ask il broker ottiene il suo compenso per i suoi servizi. Quando si apre una posizione, lo spread viene detratto dal capitale disponibile e conteggiato nel conto profitti/perdite della singola operazione (è per questo che la posizione appare in perdita all’inizio).
Lo spread, va detto, è generalmente più basso delle commissioni tradizionali. Nel trading CFD, lo spread più basso è quello applicato al trading sul Forex.
Lo spread è importante anche per confrontare più broker CFD. Infatti, se si fa trading su pochi asset finanziari, è conveniente scoprire quali broker (regolamentati) applicano su quegli asset gli spread più stretti.
Per approfittare dei migliori spread, è bene scegliere i migliori broker. Per i CFD Italia e paesi europei offrono grandi garanzie di trasparenza e sicurezza, grazie alla regolamentazione vigente.
Leva finanziaria
La leva finanziaria è un meccanismo che consente ai trader di CFD di investire un capitale molto più basso rispetto a quello che si dovrebbe utilizzare nell’investimento tradizionale.
Ad esempio, con una leva di 1:30, anziché investire 1.000€ (e quindi uscire 1.000€ dal portafoglio) ne basterebbero solo 33€.
Di questo parleremo proprio nella prossima lezione.
Vai alla lezione successiva – La Leva Finanziaria
FAQ
Il trading con CFD si mostra adatto nel caso in cui si desideri investire nel breve o brevissimo termine, con piccoli capitali. Infatti, con il trading CFD si può operare intraday e grazie alla leva si può investire anche 1/30 rispetto al valore di un lotto minimo.
Prima di fare trading con i CFD occorre prendere confidenza con le caratteristiche di questo strumento, con la piattaforma di negoziazione e con i prodotti finanziari che si andranno a negoziare. Ad esempio, occorre capire le dinamiche per le quali il prezzo di un titolo azionario possa salire o scendere sul mercato.
Con il trading online con CFD si possono investire anche piccoli capitali, a partire da pochi euro. L’ammontare dell’investimento spetterà sempre e soltanto al trader, in base al proprio budget, esigenze e obiettivi.
Lo spread CFD più basso è applicato al Forex, poiché si tratta di un mercato che mediamente mostra meno volatilità rispetto ad altri mercati.