Tornano i timori dalla Grecia, dove l’indice della Borsa di Atene ha visto un crollo complessivo del 17% in 3 giorni e dove i tassi dei btp triennali sono arrivati sopra il 10%. Una situazione quindi di piena crisi, in cui il premier Samaras afferma che il paese potrebbe uscire dall’euro nel caso si andasse al voto e vincesse Tsipras. Questo timore è confermato non solo dalle intenzioni dello stesso sfidante di sinistra, ma anche dal fatto che lo stesso ottiene sempre più consensi in patria.
In tutto ciò non vi è alcuna sorpresa. I timori per una nuova crisi erano già stati largamente anticipati da una delle agenzie di rating più conosciute, Standard & Poor’s, la quale due mesi fa ha affermato che la Grecia andrà in Default verso la fine del 2015. In realtà, tale default potrebbe arrivare anche prima, poiché già dall’inizio della primavera il governo greco non sarà più autosufficiente da un punto di vista finanziario. Il fatto che i triennali ora abbiano un tasso d’interesse così alto non fa che peggiorare la situazione.
In questo quadro si colloca la situazione politica, poiché il parlamento (Greco) dovrà presto eleggere un presidente della Repubblica e nel caso non si riesca a raggiungere un accordo, si dovrà andare al voto anticipato a Gennaio e quindi l’ipotesi Tsipras si farebbe molto più vicina. L’elezione del Presidente della Repubblica in Grecia richiede un minimo di 180 voti su 300, mentre Samaras arriva a 155. Se non si troverà un accordo, il 17 dicembre il governo greco andrà ufficialmente in crisi e in gennaio ci sarebbero nuove elezioni. L’attuale premier Samaras afferma a voce alta che “se non si troverà un accordo, potrebbero mandare in default il paese”.
In tutto ciò, inoltre, la UE potrebbe non elargire la prossima tranche del prestito europeo poiché ovviamente la stessa comunità europea deve badare ai propri interessi e quindi far capire quanto possa essere determinante (soprattutto al momento) un aiuto di tipo economico. Si tratterebbe di un gioco molto antipatico, ma possiamo dire che è scontato il fatto che avverrà.
Per l’analisi fondamentale
Chi conosce il nostro sito sa bene che nelle nostre lezioni sul Forex e sul trading in generale abbiamo sempre messo in evidenza l’importanza di creare una sintesi fra l’analisi tecnica (grafici e dati) e l’analisi fondamentale (situazione geopolitica, economica, sociale ecc. più dati). Per questo motivo, prendiamo spunto da questa situazione per prepararci al quadro che potrebbe crearsi sulle borse Europee e sul Forex nei prossimi giorni. Ovviamente, una cosa già la sappiamo: in tre sedute, l’indice di Atene ha perso 17 punti.
Ora, tornando alla Grecia, mettiamo un po’ di ordine a tutti i nomi che sentirete in TV. Fatelo per qualsiasi altra situazione capiterà in futuro, in qualsiasi paese.
- Samaras: premier in carica, europeista, è il contatto dell’Europa con la Grecia, vuole l’euro, crede nelle potenzialità e benefici della UE.
- Tsipras: principale oppositore di Samaras con cui perse alle scorse elezioni, principale esponente della sinistra europea, la sua battaglia no-euro è la più importante in Europa.
- Syriza: E’ il partito della sinistra greco, guidato da Tsipras. Contrario alle misure di austerity e vorrebbe la Grecia fuori dall’eurozona.
Dal grafico qui sopra potete vedere come i CFD sull’indice Grecia 20, comprendente quindi i 20 titoli azionari greci più capitalizzati, sia sceso a partire dal 9 dicembre da una quota superiore ai 330 euro ad una appena superiore ai 260. Si tratta quindi di un tonfo colossale che rispecchia non solo la situazione economica del paese ma anche tutte le paure concentrate in esso, sia per il futuro in generale, sia per la situazione attuale per l’elezione del nuovo presidente della Repubblica. Una situazione che fortunatamente non abbiamo anche in Italia poiché le nostre regole per l’elezione del presidente sono più elastiche e offrono più tempo per consultazioni tra parti politiche.
Vediamo ora la differenza tra le quotazioni dei CFD dell’indice Grecia 20 con le quotazioni della Borsa reale. Fonte YAHOO Finanza.
Come potete vedere in questo altro grafico che invece comprende 60 azioni, il valore è sceso dal 9 dicembre da una quota superiore a 1.000 euro fino ad arrivare a 827 in sole tre sedute.
La differenza tra il CFD sul Grecia 20 e l’indice da 60 azioni praticamente non si nota, perciò i trader che hanno giocato al ribasso in questi ultimi giorni hanno sicuramente ottenuto risultati considerevoli. Per i prossimi giorni la partita è ancora aperta, ma ovviamente speriamo che la Grecia possa risolvere tutti i suoi problemi e tornare a crescere, cosa che in realtà ultimamente ha fatto poiché i suoi dati sul PIL e le previsioni hanno visto dei miglioramenti. Purtroppo però, il debito greco è pari al 175% del PIL, perciò anche se in Europa la Grecia conta il 2%, all’interno del paese i danni del debito si sentono eccome.
Nonostante che il peso della Grecia sull’economia europea sia solo del 2%, i fenomeni speculativi sui timori non sono mancati, arrivando così ad affondare i listini europei per i timori di una crisi di Governo. In realtà, un fattore molto importante da considerare è che proprio lo stesso Tsipras ha cambiato posizione rispetto all’euro, dicendo che non è interessato ad uscire dall’Europa, ma a cambiarla, a partire da una unione fiscale europea.
Persino Bloomberg e il Financial Times hanno chiesto di non guardare l’avanzata di Syriza come una catastrofe, ma di badare ai contenuti del programma di Tsipras. Bloomberg avrebbe addirittura proposto la cancellazione del debito greco, anche se questa ipotesi è ovviamente molto lontana dalla realtà.
Come investire quindi?
Di sicuro nei prossimi giorni l’indice di Borsa greco dovrebbe attestarsi a quote ancora più basse di quelle attuali, ma i momenti decisivi si avranno a partire dal 17 dicembre ovvero dal giorno dell’elezione del presidente della Repubblica. In questo senso, occhi e orecchie puntate nel caso in cui si trovi un accordo in via preventiva, prima del 17, cosa che potrebbe far schizzare l’indice greco di nuovo verso l’alto, anche se il ritorno alla quotazione di qualche giorno fa sarebbe sicuramente tardiva anche in questo caso.