Oggi, lunedì 7 settembre, tra i mercati finanziari quello azionario pare essere tornato ad una situazione di tranquillità. Il terremoto Cina, prima arrivato di botto, poi rientrato, poi ritornato sotto, pare si sia assestando. I problemi lì non sono certo risolti e prima o poi torneranno a farsi sentire. Se avete investito in azioni cinesi, fate una piccola analisi per vedere se il loro prezzo rispecchia realmente la qualità della società, della sua produzione, dei suoi progetti, oppure è semplicemente stata gonfiata per via della grande corsa all’acquisto che ha caratterizzato gli ultimi anni in Cina. Infatti, ciò che principalmente ha causato questa situazione è stata la credenza di molti piccoli nuovi investitori, che le azioni avrebbero avuto un destino sicuramente felice, quasi fossero stati titoli di Stato. Se per un bel po’ di tempo questo è stato abbastanza vero, l’arrivo delle prime avvisaglie di un regresso dell’economia cinese hanno causato le prime scosse, poi diventate frane e valanghe.
Ad ogni modo, ricordiamo che oltre all’approccio a lungo termine attraverso la sottoscrizione di azioni vi è sempre anche l’approccio a breve termine, ovvero la negoziazione di CFD online su azioni, indici, materie prime, valute e altri strumenti finanziari.
Vedremo ancora cadute repentine?
Il nostro consiglio al momento è di tradare soprattuto nel daytime, ovvero nelle ore di apertura delle contrattazioni e di chiudere la maggior parte delle posizioni a fine giornata, ovvero poco prima della chiusura dei mercati. Questo perché la mattina sarebbe consigliabile aspettare l’esito della borsa cinese, quindi agire di conseguenza durante l’apertura di Piazza Affari. Nel caso di un altro crollo, Piazza Affari riaprirebbe in negativo così come le altre borse europee, perciò in quel caso avremmo sicuramente salvato le posizioni di tipo long, mentre le posizioni di tipo short offrirebbero scenari interessanti.
Proprio a tal proposito, sarebbe consigliabile, almeno in questo momento, mantenere aperte nell’overnight soltanto le posizioni short. Ovviamente potrebbero anche esserci rialzi repentini, ma al momento la situazione in Cina offre più probabilità per un ribasso repentino, che per un rialzo. Un rialzo repentino sarebbe più probabile a seguito di un recupero dopo un ribasso, così come accaduto qualche giorno fa. Ciò che sconsigliamo invece è di negoziare sulle azioni cinesi o sull’indice di Shangai. A meno che non siate davvero consci di ciò che fate, e allora in bocca al lupo.
Come sta la Borsa Italiana?
Oggi il listino di Piazza affari ha aperto a 21.680 dopo che venerdì aveva chiuso a 21.472. Un inizio col botto che potrebbe segnare l’intera settimana e questo ritorno all’apparente normalità, in cui colpi bassi non dovrebbero essercene. La Cina ha assestato dei colpi e il mercato ne ha perso ma ha anche successivamente recuperato. L’obbiettivo ora è quello di risalire sopra quota 22.000, cosa che pareva davvero cosa fatta all’inizio dell’anno. Piazza affari ha perso quota a metà giornata di contrattazioni per poi recuperare lentamente fino a chiusura, chiudendo a 21.622.
Le borse europee si muovono ultimamente spesso e volentieri “con lo stampino”, vanno cioè di pari passo. Oggi, l’unica a correre a passo doppio è stata proprio Atene, che ha chiuso con una variazione percentuale del +1,35%. Azioni da tenere d’occhio in questo periodo tra le italiane sono:
- Buzzi Unicem
- YOOX
- Eni
- Atlantia
- Banco Popolare
- Salvatore Ferragamo
- FCA
Tra questi, alcune sono delle conferme, come per Salvatore Ferragamo e FCA. Le azioni di Fiat Chrysler stanno letteralmente volando da diversi mesi in cui il mercato dell’auto festeggia e la FCA viaggia ancora più veloce dello stesso. Non a caso vi sono state riassunzioni sia a Melfi, sia a Mirafiori.
Per quanto riguarda Buzzi Unicem, ricordiamo che le azioni sono passate dai 10 euro di inizio anno ai 15 di oggi, passando per un picco a 16,50 a metà agosto e un calo arrivato in concomitanza con la crisi cinese. La situazione ora è più stabile e Buzzi sembra andare sempre più assestandosi verso quota 14,50 come è stato da inizio aprile a inizio giugno.
Le azioni YOOX sono tornate ai livelli del boom di inizio aprile, scendendo così leggermente di quota rispetto agli ultimi mesi. A proposito di YOOX, va tenuta ben presente la quotazione in borsa della “nuova” YOOX, ricordando che quest’anno si è fusa con Net-a-porter che tra l’altro è stato il motivo scatenante il boom. Al momento le azioni potrebbero essere addirittura sottovalutate rispetto alla quotazione che potrebbero avere dopo il lancio di mercato della nuova creatura.
Le azioni Atlantia sono le preferite da alcuni analisti per questo periodo. Il target price fissato da importanti analisti e agenzie di rating arriva fino a 27 euro, che considerata l’attuale quotazione, vede ancora discreti margini di guadagno per chi desidera puntare cifre abbastanza cospicue. Non ci si aspetti tuttavia rialzi repentini, poiché si considera un periodo di 1-2 mesi.
Materie Prime
Tra le varie materie prime occorre tenere presente particolarmente il gas naturale, soprattutto dopo la scoperta del nuovo giacimento da parte dell’Eni, destinato a mutare gli scenari sul territorio. Si tratta del più grande giacimento del mediterraneo e le sue potenzialità devono ancora essere discusse decentemente. Si tratta di una grande scoperta ma ha davvero poco risalto. Tenetela d’occhio.
Valute
Il balletto attorno al rialzo dei tassi USA da parte della FED ravviva il rapporto tra euro e dollaro. In tanti puntano sul bigliettone verde, anche perché l’Europa sembra avere difficoltà a crescere e soprattutto organizzarsi (vedi questione profughi). Per dirla in termini poverissimi, siamo messi un pochino peggio degli Stati Uniti, dove vi sono controlli più forti per tutto. Riuscirà l’Europa a trasformare i nuovi arrivati in forza lavoro e mercato? Staremo a vedere. Per il momento, con il QE che Draghi vuole rinnovare, sembra che l’euro sia destinato a soccombere ancora.
Indici
Gli indici di borsa hanno ultimamente sofferto dei dati macroeconomici non proprio esaltanti provenienti dagli USA, la cui disoccupazione preoccupa le borse europee più di quella interna alla comunità. Consigliamo di tenere ben presente l’indice S&P 500 poiché potrebbe essere il primo a dare avvisaglie di situazioni interessanti riguardanti il dollaro e il futuro dei tassi USA. Consigliamo di tenere particolarmente presente l’indice VIX della volatilità, che difatti è un misuratore della volatilità dello stesso S&P 500.