Exor è inserito in una tendenza positiva di breve termine e potrebbe offrire ulteriori spunti rialzisti nel breve.
Exor nel corso del 2016 si è mantenuto sostanzialmente a galla, riuscendo a chiudere l’anno sugli stessi livelli di quello precedente, mostrando così una maggiore forza relativa rispetto all’indice di riferimento.
Dai primi giorni di novembre scors, quando le quotazioni erano scese a poca distanza dai 35 euro, è partito un bel movimento rialzista che ha spinto a testare nel mese in corso l’area dei 46 euro, che almeno per il momento ha frenato la spinta del titolo, senza tuttavia alimentare ripiegamenti rilevanti.
Nel mese di gennaio Exor ha subito una brusca flessione che lo ha portato dai 44 ai 40 euro, ma ancora una volta questo movimento ribassista si è rivelato un’ottima occasione d’acquisto, vista la successiva evoluzione dei corsi.
Proprio quest’oggi il titolo sta riuscendo a mantenersi al di sopra dei 45 euro, malgrado la debolezza dei conti trimestrali diffusi dalla controllata Partner RE che ha chiuso gli ultimi tre mesi del 2016 con una perdita netta di 191 milioni di dollari, in peggioramento rispetto all’utile di 162 milioni di dollari registrato nello stesso periodo dell’anno precedente.
Indicazioni che non sembrano impensierire le banche d’affari tanto che queste ultime hanno confermato la loro strategia su Exor, al momento ancora improntata alla cautela.
Equita SIM ad esempio suggerisce semplicemente di mantenere il titolo in portafoglio, con un prezzo obiettivo alzato del 6% a 48 euro, continuando ad applicare uno sconto del 15% sul Net Asset Value.
Anche Kepler Cheuvreux resta cauto sul titolo, con un rating hold e un target price alzato da 40,7 a 44,6 euro. Il broker crede che la forza del dollaro e i recenti aumenti dei target price su Ferrari ed Fca abbiano ricadute positive sulla somma delle parti di Exor.
Tecnicamente il titolo conferma una solida struttura rialzista e anche i principali oscillatori e indicatori tecnici restano orientati al rialzo. Visto il forte recupero messo a segno dai minimi di novembre, non sarà da escludere una fase di consolidamento prima di assistere ad ulteriori spunti positivi.
Dal punto di vista operativo si potrà intervenire al rialzo su tenuta di area 45 euro, con stop a 43,8/43,75 euro primo obiettivo a 46,9/47 euro, con target successivo a 48/48,5 euro.
Al momento sconsigliamo un’operatività short su Exor che andremo a valutare in caso di violazione al ribasso di area 44 euro, con stop a 45,5 euro e obiettivo a 42 euro e a 40,5/40 euro in un secondo momento.