Piazza Affari: aumenta il rischio di downside, ma non tutto è perduto

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Il Ftse Mib si lascia alle spalle una brutta settimana che lo ha portato ad interrompere il trading range delle sessioni precedenti, con una discesa su un importante supporto.

La settimana che ha preceduto la Pasqua è stata più breve del solito a Piazza Affari che venerdì scorso è rimasta chiusa per festività. L’indice Ftse Mib ha vissuto quattro sedute tutte in negativo e dopo aver provato a mantenersi nell’intervallo di prezzi già esplorato durante l’ottava precedente, ha rotto al ribasso la soglia dei 20.000 punti.
Proprio nell’ultima seduta l’indice delle blue chips è sceso a mettere sotto pressione l’area supportiva dei 19.800/19.700, fermandosi in corrispondenza della stessa.
Una chiusura che di fatto pone il mercato in una situazione molto delicata, visto che l’evoluzione delle prossime sedute può essere quella di un’ulteriore gamba ribassista o di un ritorno degli acquisti.
L’impostazione long di breve non è ancora compromessa del tutto, ma ha iniziato in qualche modo a scricchiolare e conferme negative in tal senso giungeranno dall’abbandono definito di area 19.800/19.700. Sotto questo livello si sposterà l’attenzione sul supporto successivo dei 19.500 punti e ancor più sulla soglia dei 19.200/19.000 punti, dove in prima battuta è atteso un ritorno degli acquisti.
Un’immediata riconquista di area 20.000 permetterà al Ftse Mib di tentare un allungo verso i 20.300 punti prima e in seguito in direzione dei 20.500. La rottura di quest’ultimo livello darà il via ad una prosecuzione dell’uptrend con obiettivo area 21.000/21.200 già segnalato nell’intervento di una settimana fa.
Ricordiamo che domani Piazza Affari sarà chiusa ancora per festività al pari delle altre Borse europee e tornerà agli scambi martedì. Le prossime sedute saranno dominate da una certa cautela in vista delle elezioni presidenziali in Francia domenica prossima.
A condizionare l’andamento del mercato saranno anche le trimestrali americane che saranno diffuse nei prossimi giorni.
Come sempre consigliamo di monitorare l’andamento del dollaro in particolare nei confronti dello yen, visto che ulteriori ripiegamenti potranno frenare le Borse e un simile impatto si avrà anche con nuovi allunghi dell’oro specie in caso di superamento di area 1.295/1.300 dollari l’oncia.
Tra i vari titoli segnaliamo Fca che sta vivendo un brutto ripiegamento e in caso di discese sotto i 9 euro la flessione proseguirà quantomeno fino ad area 8,6/8,5 euro.
Occhio anche ad ENI perchè un ripiegamento del petrolio porterà ad abbandonare la soglia dei 15 euro, con il rischio di ribassi verso i 14 euro prima e i 13,5 euro in un secondo momento. Infine, da monitorare UBi Banca vista la buona tenuta del titolo che con ritorni al di sopra dei 3,4 euro potrà provare un allungo verso i 3,6 euro, mentre conferme al di sotto dei 3,4 euro proietteranno i corsi sul primo sostegno in area 3,2 euro.

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