Gli stati emotivi nel trading che dovresti riconoscere e controllare

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psicologia nel trading

Il trading online è un’attività che va svolta con la giusta dose di serietà e di comprensione (coscienza) di ciò che si sta facendo. Quando si investe in borsa online non va preso come un gioco, bensì come un vero e proprio investimento finanziario, che influenza il bilancio economico del proprio portafoglio. Si può guadagnare denaro, si può perdere denaro. E proprio perché si opera con denaro reale, si possono manifestare delle reazioni psicologiche non indifferente.

Prima di affrontare l’argomento, ne approfittiamo per consigliare vivamente a tutti di fare trading in modo responsabile, in base alle proprie possibilità economiche e soprattutto dopo un periodo di formazione e pratica. Per questo, è molto utile il conto di trading demo, con cui si fa simulazione di trading con un portafoglio virtuale, senza vero denaro. La demo è perfetta se utilizzata contestualmente ad una guida, come ad esempio la nostra guida su come fare trading online.

Psicologia nel trading, l’esercizio del distacco

Durante le sessioni di trading o più in generale lungo tutto il periodo che si dedica alle contrattazioni più frequentemente, si possono vivere diversi stati emotivi che sarebbe bene conoscere meglio al fine di non compromettere la propria attività. Quelli che vi stiamo per elencare sono degli stati emotivi che sicuramente avrete provato anche voi almeno una volta nella vita. Siamo umani, perciò è normale averli. Tuttavia, quando si fa trading online occorre avere un determinato distacco. In questo articolo affronteremo gli stati di paura, depressione, rabbia, avidità, eccitazione e speranza, cercando di trovare i punti su cui far forza per uscirne o evitarli.

Per tutti gli stati emotivi nel trading che andremo ad elencare vi è una soluzione comune: fermarsi (per qualche ora, un giorno o un periodo più lungo), rilassarsi, pensare come procedere una volta raggiunta una condizione di distacco mentale.

Stati emotivi negativi per il trading da gestire

  • Paura:

La paura non è da considerare soltanto un elemento negativo, anzi, può essere la “salvezza” nei casi in cui non si sa come procedere. Per la paura, molti trader si bloccano e non procedono. Questo è un bene, poiché occorre essere sicuri di ciò che si fa. Sopratutto nel trading. Quella a cui facciamo riferimento è soprattutto la paura di perdere denaro, soprattutto nei casi in cui non se ne ha a sufficienza per procedere “tranquillamente”.

  • Depressione:

Vi sono dei periodi che vanno bene, periodi che vanno male. Sarebbe bello per tutti che ogni operazione andasse a buon fine, guadagnare sempre. Capita che alcuni periodi siano peggiori di altri, perciò si può entrare in un momento di depressione. Nervosismo, problemi del sonno, ansia, poca comunicazione e controproducente ecc. Quando alcuni periodi non vanno per il verso giusto, guardiamo al lato positivo. Abbiamo sempre la possibilità di scelta: fermarci o cambiare strategia. Una strategia va provata per un medio periodo, è vero, ma c’è sempre la diversificazione del portafoglio e la possibilità di operare su numerosi tipi di mercato.

  • Rabbia:

Alcuni trader possono essere propensi ad arrabbiarsi. Questo stato d’animo, rispetto alla depressione, può portare ad una iperattività, ad esempio iniziare ad aprire posizioni finché non se ne trovi una che faccia guadagnare da subito. Non tutti i tipi di rabbia sono uguali. Alle volte, per i più suscettibili, basta che un trade non ripaghi quanto desiderato e quindi anche un piccolo guadagno (ma inferiore a quanto desiderato) sia occasione di manifestazioni di rabbia.

Stati emotivi positivi (ma da controllare ugualmente)

  • Eccitazione:

Passiamo nel campo opposto, ma è solo una finta illusione. Da un punto di vista dei risultati, l’eccitazione può fare anche più danni della rabbia. Infatti, se un trade ci va decisamente bene, ci potremmo sentire così “ricchi” da poter tentare qualcosa di speciale, magari investendo su un’azione sconosciuta australiana che sta calando a picco.

  • Speranza:

E’ lo stato d’animo di chi pensa che prima o poi il verso tornerà sicuramente giusto e quindi va bene anche continuare un trade incerto che non offre risultati da giorni e giorni. Si “spera” ad esempio, in un cambio di tendenza di trade in realtà sbagliati.

  • Avidità

Incassare? Non è da tutti. Molti trader, anche se vincenti, non si accontentano. Così tirano, tirano, tirano, fino a che arriva un momento in cui il trade vincente è tornato così sui sui passi che “forse era meglio chiuderlo prima”. Quando si ha un trade vincente, non è sempre producente tirarlo fino all’infinito, ma è bene anche incassare, senza badare troppo a come continuerà il trend. Fare cassa è decisivo!

Bene, questi erano i principali sei stati emotivi che possono capitarvi nel trading. Già il fatto di aver letto questo articolo vi darà modo di riconoscere  il problema, prima di affrontarlo. Ovviamente, speriamo per voi che non vi capiti nessuno di questi stati d’animo, ma siamo umani e perciò può capitare a tutti di passare per questi stati mentali, nessuno escluso.

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