Si può puntare sull’agricoltura per il 2023?

I prezzi dei fertilizzanti hanno raggiunto nuovi massimi nel 2022, mettendo sotto pressione gli agricoltori e l’approvvigionamento alimentare. Scoprite cosa si prospetta per il mercato nel 2023.

Mentre il fosfato è sceso durante il secondo semestre, il potassio è rimasto elevato a causa delle continue preoccupazioni sull’offerta. I timori di un’ulteriore riduzione dell’offerta a causa dell’invasione russa dell’Ucraina hanno accentuato l’impatto delle sanzioni del 2021 contro le esportazioni bielorusse di potassio.

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Le sanzioni commerciali (russe) hanno specificato delle “eccezioni” per i settori alimentare e dei fertilizzanti per evitare effetti negativi sulla sicurezza alimentare globale”, si legge in un post sul blog della Banca Mondiale.

“Queste eccezioni hanno permesso alla Russia di continuare a esportare fertilizzanti. Tuttavia, le esportazioni di cloruro di potassio dalla Bielorussia sono diminuite di oltre il 50% a causa della restrizione all’uso del territorio dell’UE per il transito”.

“Alcuni prezzi spot hanno raggiunto livelli record nel 2022 e questo ha reso l’accessibilità al potassio molto sfavorevole per i consumatori”, ha affermato. “Di conseguenza, molti hanno ridotto il consumo di potassio in modo significativo e la domanda globale si è indebolita”.

Quando gli agricoltori hanno ridotto l’uso di fertilizzanti, molti hanno iniziato a sperimentare l’efficienza dei nutrienti e a migliorare i prodotti. Secondo la CRU, questo potrebbe accadere ancora di più in futuro.

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Quali fattori muoveranno il mercato agricolo nel 2023?

Con l’irrigidimento dei mercati dei capitali e la disponibilità di liquidità dei produttori di fertilizzanti, il 2023 potrebbe essere l’anno giusto per investire in aziende con nuove tecnologie brevettate per la nutrizione delle piante“.

Dopo la distruzione della domanda del 2022, il settore potrebbe recuperare gli acquisti persi se i prezzi si ridurranno.

Il mercato del cloruro di potassio rimane certamente esposto a ulteriori interruzioni della produzione nel 2023 e potrebbe vedere un rapido restringimento dell’offerta se la domanda dovesse riprendersi rapidamente dall’attuale fase di stasi.

Tuttavia, sembra più probabile una ripresa più graduale della domanda (nel 2023), il che significa che l’offerta dovrebbe rimanere adeguata.

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