Molti strateghi di Wall Street erano certi che il mercato azionario avrebbe continuato a salire nel 2022 ma non fu così. I recenti rialzi di inizio 2023 sono una trappola?
Mike Wilson, chief investment officer e chief U.S. equity strategist di Morgan Stanley, non era così ottimista sostenendo che l’aumento dei tassi d’interesse e l’affievolimento della crescita economica, avrebbe danneggiato i prezzi delle azioni e portato a un anno difficile per gli investitori.
Ogni volta che il mercato azionario si è impennato nel corso dell’anno, Wilson ha avvertito che non si trattava altro che di una trappola. E di fatti l’indice S&P 500 ha finito per crollare di circa il 20% nel 2022, chiudendo l’anno a 3.839, ben lontano dalla previsione media di 4.800 di Wall Street.
Ora, con i recenti dati economici statunitensi che aumentano le speranze di un “atterraggio morbido” – in cui l’inflazione viene domata senza scatenare una recessione – lo stratega sostiene che gli investitori stanno ripetendo gli stessi vecchi errori.
L’S&P 500 è balzato di oltre il 5% su base annua grazie all’affievolirsi dei timori di inflazione e recessione, ma Wilson ritiene che gli utili societari siano ancora destinati a subire un colpo, rendendo il rialzo solo un altro rally del mercato orso.
La stima di consenso di Wall Street per gli utili dell’S&P 500 nel 2023 è di 228 dollari per azione, ma anche in assenza di una recessione, Morgan Stanley prevede per quest’anno un utile per azione di soli 195 dollari.
Previsioni per i mercati nel 2023 secondo Morgan Stanley
“Il nostro lavoro mostra un’ulteriore erosione degli utili, con un divario tra il nostro modello e le stime previsionali che non è mai stato così ampio”, ha scritto. “Le ultime due volte che il nostro modello era così al di sotto del consenso, l’S&P 500 è sceso del 34% e del 49%”.
Secondo Wilson, l’S&P 500 potrebbe scendere di circa il 25% fino a 3.000 unità nella prima metà di quest’anno, a causa del deterioramento dei margini di profitto delle aziende, che costringerebbe alcuni dirigenti a rivedere le loro prospettive troppo ottimistiche.
In seguito, però, lo stratega sostiene che inizierà un nuovo mercato toro, creando una “straordinaria opportunità di acquisto” per gli investitori quando l’indice delle blue-chip rimbalzerà a 3.900 entro la fine dell’anno.
Wilson ha poi dichiarato di aver accolto con favore la recente impennata delle azioni, sostenendo che si tratta di “una condizione necessaria” per gli ultimi sussulti del mercato orso. Negli ultimi 50 anni, i rally del mercato azionario sono stati una caratteristica comune dei mercati ribassisti, verificandosi in media 6,5 volte.