YNap: il ribasso è ormai agli sgoccioli?

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YNap da circa tre mesi è inserito in un canale ribassista che ha provocato pesanti perdite per il titolo. E’ giunto il momento di valutare qualche acquisto?

YNap da metà gennaio scorso è caduto nella morsa dei ribassisti e almeno per il momento non si può ancora dire con certezza che gli stessi abbiano deciso di mollare la ripresa. Sulla scia del recupero partito dai minimi di fine novembre in area 24 euro, il titolo si è spinto fino alla soglia dei 28,5 euro a metà gennaio, per poi avviare una flessione che ha portato le quotazioni a poca distanza dall’area dei 21 euro.
YNap sta provando a risalire la china, tanto che ieri in chiusura ha avvicinato quota 22 euro con un rimbalzo in controtendenza rispetto al mercato. Il titolo ha sofferto negli ultimi mesi non solo per alcune prese di beneficio dopo il buon rialzo messo a segno in precedenza, ma anche per via dei timori legati ad un aumento della concorrenza che potrebbe in qualche modo danneggiare la società.
L’attenzione del mercato è ora rivolta ai risultati del primo trimestre di quest’anno che saranno diffusi il prossimo 3 maggio. In vista di questo appuntamento proprio ieri Barclays ha deciso di confermare la raccomandazione equalweight su Ynap con un prezzo obiettivo a 26 euro.
Un po’ più alta la valutazione espressa da Banca IMI che indica un target price a 26,6 euro, mantenendo invariata la strategia di aggiungere il titolo in portafoglio.
A scommettere con ancora più convinzione su YNap è Citigroup che nei giorni scorsi ha rinnovato l’invito ad acquistare, con una valutazione obiettivo molto allettante a 37 euro. La banca americana guarda con fiducia alle prospettive di crescita del gruppo, segnalando il titolo come il migliore nel settore del lusso.
Dal punto di vista tecnico YNap nelle ultime giornate sembra aver un po’ rallentato il ritmo della discesa. Non è facile dire se i corsi abbiano trovato una base da cui ripartire in area 21,5/21,3 euro e conferme in tal senso si avranno solo con un ritorno al di sopra dei 22,5 euro, evento che favorirà un successivo allungo in direzione dei 24 euro.
Operativamente si può valutare un acquisto in caso di nuovi ripiegamenti in area 21,5 euro, con stop loss sotto i 21 euro e target a 22,5 euro prima e a 24 euro in un secondo momento.
Per un intervento sulla forza bisognerà attendere il superamento di area 22,5 euro, avendo cura di fissare uno stop loss a 21,5 euro, con obiettivi a 24 euro in primis e a 26 euro in seguito.