Ubi Banca: è giunto il momento di passare alla cassa?

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Ubi Banca in soli due mesi ha guadagnato oltre il 75% e ora inevitabilmente scattano delle prese di profitto. Meglio chiudere le posizioni long?

Ubi Banca è stato senza dubbio uno dei temi caldi che hanno dominato la scena a Piazza Affari in particolare nel settore bancario. Il titolo nel solo mese di gennaio ha messo a segno un rialzo di oltre il 36% fino al close di venerdì scorso, ma andando leggermente più indietro nel tempo si scopre che dai minimi di fine novembre a ridosso dei 2 euro le quotazioni hanno guadagnato circa il 78%.
Una evidente sovraperformance rispetto al mercato e a molti altri protagonisti del settore bancario, favorita non solo dalla ripresa in generale di Piazza Affari e dei finanziari, ma anche e soprattutto dall’operazione relativa alle tre good bank.
Ubi Banca infatti poco dopo la metà del mese in corso ha sottoscritto il contratto di compravendita per l’acquisto del 100% del capitale di Nuova Banca delle Marche, Nuova Banca dell’Etruria e del Lazio e Nuova Cassa di Risparmio di Chieti, dopo l’offerta vincolante presentate lo 11 gennaio al prezzo simbolico di 1 euro.
L’operazione, che sarà perfezionata indicativamente nella prima metà di quest’anno, è stata accolta con favore non solo dal mercato, come dimostrato dai numerosi acquisti che si sono riversati sul titolo, ma anche da diverse banche d’affari.
Il deal è infatti accrescitivo di valore per Ubi Banca e questo ha portato Kepler Cheuvreux ha consigliare l’acquisto del titolo con un prezzo obiettivo alzato da 3 a 4,3 euro. Anche Banca IMI ha suggerito di comprare con un target price però meno generoso a 3,6 euro, ma ora c’è qualcuno che invita ad un pizzico di prudenza dopo il forte rally degli ultimi due mesi.
E’ il caso di Banca Akros che proprio oggi ha modificato il rating di Ubi Banca da buy ad accumulate, mantenendo comunque una view positiva sul titolo, con un prezzo obiettivo a 4,3 euro.
A giudicare dalle valutazioni espresse dalle banche d’affari Ubi Banca ha ancora margine di upside, ma nel breve è probabile che il titolo continui a pagare pegno alle prese di profitto scattate oggi, complice anche la negativa intonazione del comparto bancario.
Il nostro consiglio è quello di evitare l’apertura di posizioni long al momento, valutando nuovi interventi su livelli più bassi. Un primo livello da tenere d’occhio è quello in area 3,2 euro e su tenuta di questa si potrebbe acquistare con stop sotto 3 euro e obiettivi a 3,5 e a 3,7 euro.

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