Ubi Banca: come sfruttare le occasioni offerte dal titolo?

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Ubi Banca conferma una buona intonazione da inizio anno, mostrando una discreta  tenuta anche in fasi di incertezza o ripiegamento del mercato. Come approfittarne?

Ubi Banca da inizio anno vanta un bilancio positivo molto interessante, visto che le quotazioni rispetto a fine dicembre mostrano un rialzo di oltre il 30%, con una evidente sovraperformance rispetto all’indice di riferimento e anche a diversi protagonisti del settore di appartenenza.
Il forte rialzo del titolo è partito da fine novembre scorso quando a partire dai 2 euro Ubi Banca si è spinto a testare area 3,7/3,6 euro prima di fine gennaio. Da questo livello si è avuto un ripiegamento che a febbraio ha portato a segnare un minimo ad un passo dai 2,8 euro, con successivo recupero che si è fermato a fine marzo in area 3,6 euro, sugli stessi massimi raggiunti a febbraio.
Il titolo già quest’oggi si è riportato al di sopra dei 3,4 euro e una chiusura di seduta confermata al di sopra di questo livello aprirà spazi per ulteriori recuperi nel breve verso i 3,5 euro in primis e in seguito in direzione degli ultimi massimi in area 3,6 euro.
A breve Ubi Banca dovrà affrontare l’aumento di capitale da 400 milioni di euro approvato dall’assemblea straordinaria poco meno di 10 giorni fa. L’operazione, che potrebbe partire già nel mese di maggio o al massimo ad inizio giugno, è parte integrante dell’acquisizione delle 3 good bank, particolarmente apprezzata dal mercato nei mesi scorsi.
La ricapitalizzazione non dovrebbe creare particolari problemi al titolo che intanto raccoglie giudizi diverse dalle banche d’affari. Gli analisti di Equita SIM mostrano una certa cautela, tanto da consigliare semplicemente di mantenere Ubi Banca in portafoglio, con un prezzo obiettivo a 3,7 euro.
Ben diversa l’indicazione di Exane che a fine marzo ha reiterato il rating outperform, con un target price alzato da 4,4 a 4,9 euro, indicando il titolo tra i preferiti nel settore bancario italiano.
Dal punto di vista operativo si possono valutare acquisti di Ubi Banca su tenuta dei 3,4 euro, con stop in caso di violazione dei 3,2 euro, con target a 3,6/3,7 euro in primis e a 3,8/3,85 euro in un secondo momento.
Eventuali ripiegamenti del titolo saranno da sfruttare per acquisti che si potranno attivare in area 3,2 euro, con stop sotto 3 euro e obiettivi a 3,4 euro e a 3,6/3,7 euro.
Per un’operatività al ribasso si potrà intervenire in caso di rottura dei 3,2 euro, con stop loss a 3,4 euro e target a 3 euro prima e a 2,85/2,8 euro in seguito.