Carry Trade: in cerca di nuovi mercati speculativi

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I cicli del mercato azionario evidenziano ripetizioni nella storia del mercato azionario

Per carry trade s’intende l’attività di speculare sulla differenza dei tassi di interesse tra una valuta e l’altra. Nella pratica, consiste nel prendere a prestito del denaro in paesi con tassi di interesse più bassi, per poi cambiarlo in valuta di paesi con un rendimento degli investimenti maggiore. In questo modo, con il carry trade si ripaga il debito contratto e al contempo si ottiene un guadagno con la medesima operazione finanziaria.

Qual è il nuovo asset adatto al Carry Trade?

Il carry trade dell’epoca implicava una notevole dipendenza delle scelte degli investitori dall’orizzonte statico dell’investimento: si sfruttava solo il differenziale dei tassi d’interesse.

Chiaramente, la pressione sulla domanda di una valuta causa solitamente, considerando la totalità dei fattori, un suo apprezzamento, ma contrariamente avviene oppostamente per l’offerta. Ecco quello che successe per l’EUR/JPY, quando la normalizzazione dei tassi non rese possibile più sfruttare questa operatività.

carrytrade

Invece delle differenze tra i  tassi di interesse, i nuovi carry traders considerano i rendimenti obbligazionari. Di per sé infatti, il livello dei costi monetari non muove in una direzione effettiva dell’economia.

Quindi, si domanda e si vende non più comparando le performance di due economie diverse, bensì concentrandosi, almeno per ciò che riguarda il Forex, sui seguenti punti:

  • le ultime notizie economiche e l’eventuale effetto domino sui mercati internazionali
  • l’analisi tecnica e l’interpretazione dei prezzi tramite la price action, sulla base della tendenza dei prezzi ad un livello standard (ritracciabilità)
  • volatilità delle quotazioni e trading intra-day per riuscire a sfruttare anche le fasi di lateralizzazione dei prezzi

Situazioni da valutare

Alcuni esempi ci fanno capire in che senso il nuovo carry trade sta subendo una rapida rotazione dei fondi, sulla base del puro sentiment di mercato, mosso in maniera più o meno massiccia da recenti aggiornamenti economici:

  • Crollo di una particolare valuta? Può essere determinato dal panic selling degli investitori che valutando le ultime notizie fanno pressione al ribasso sulla moneta in questione, schiacciando le quotazioni verso il basso. In questo caso, la politica monetaria di rialzo dei tassi è pressoché inefficace e l’unico intervento che potrebbe coprire parzialmente le falle è rappresentato dall’abolizione della libera circolazione dei capitali.
  • Instabilità politica? Teniamo sotto controllo le principali valute dei rispettivi paesi con un’ottica short term,  ed eventualmente spostiamo il focus di investimento verso altri target più sicuri. 
  • Le valute “nordiche” sono per tradizione le divise dotate di maggiore pesoforza, rispetto alle altre valute. Da tale punto di vista il cambio, rispetto alle emergenti potrebbe darci minori preoccupazioni e più certezze nell’operare. Se prendiamo in considerazione, invece, una valuta di molto più forte, il dollaro, allora otterremo una volatilità ancora maggiore, a determinate condizioni, come aumento dei tassi di interesse e tutto ciò che ne concerne.

I nuovi approcci di trading richiedono grande duttilità nonché un monitoraggio costante da parte del trader, il quale è obbligato a studiare il movimento dei prezzi come può incidere sulla formazione di nuovi livelli di supporto e di resistenze. Si guadagna non più sul differenziale dei tassi ma si trae profitto dalla volatilità, a prescindere dalle differenze di valore che non contano nelle opzioni binarie.

Il trading è un’attività a medio-alto rischio e vi consigliamo, pertanto, di valutare gli investimenti essendo consapevoli del nostro grado di esposizione nel contesto degli investimenti. Il miglior trading garantisce una performance media ottimale, ma non implica un win rate del 100%. Bisogna, quindi, cercare sempre di minimizzare ogni stress, seguendo le regole base e fondamentali che ogni trader dovrebbe avere a mente in ogni operazione che apre.