Pull Back Trading: la Strategia per “Fiutare” i Trend

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Doppio minimo e doppio massimo

La strategia di Pull Back trading, conosciuta anche come “Ritracciamento”, è una delle più utilizzate, anche se spesso si usa in abbinamento ad altre strategie. Il Pull Back, rispetto ad altre di cui abbiamo parlato, richiede una serie di conoscenze base assolutamente necessarie per chi desidera fare trading.


L’obiettivo della strategia di Pull Back è quella di identificare una chiara direzione del prezzo al fine di individuare un eventuale trend di mercato.

Strategia del Pull Back nel trading: come funziona?


Questa strategia si basa sul fatto che dopo ogni mossa nella direzione attesa, il prezzo si invertirà temporaneamente dal momento che i trader prenderanno i loro profitti e i nuovi partecipanti alla transazione sullo stesso titolo tenteranno di tradare nella direzione opposta.

Questi ritracciamenti o pull-back offrono effettivamente ai trader professionali di aprire la posizione e sfruttare il proseguimento dell’andamento del trend nella stessa direzione in cui stava andando originalmente, ma ad un miglior prezzo.


Quindi, per ricapitolare:

  1. Abbiamo un trend al rialzo o al ribasso
  2. Ad un certo punto i trader prendono profitto, chiudendo la posizione per un cambio di rotta del prezzo (ritracciamento)
  3. Aumentando le vendite diminuisce il prezzo
  4. l trader esperto approfitta della situazione e acquista. Il titolo riprende valore e trend

Supporti e resistenze nel Pullback trading

Nella strategia dei ritracciamenti vengono utilizzati i supporti e le resistenze, così come nella strategia dei break out che abbiamo visto in un altro articolo, così come in tante altre strategie che troveremo. Allo stesso tempo, l’analisi fondamentale è altrettanto importante per questo tipo di trading.

Doppio minimo e doppio massimo

Quando il movimento iniziale ha preso luogo i trader saranno consapevoli dei vari livelli di prezzo che sono stati già “infranti” nel movimento iniziale. Questi danno particolare attenzione ai livelli chiave di Supporto e Resistenza e alle aree sul grafico dei prezzi come ad esempio i livelli “00” (ZeroZero). Questi sono i livelli che i trader con più esperienza terranno d’occhio per comprare o vendere successivamente.

Il Sentiment (breve termine)

I ritracciamenti sono utilizzati dai trader soltanto quando il sentiment nel breve termine è alterato da eventi e news economiche di rilievo. Queste news possono causare shock temporanei al mercato e che si manifesterebbero in questi ritracciamenti contro la direzione del movimento originale.

Le ragioni iniziali del movimento dovrebbero restare in piedi ma nel breve termine un evento può innervosire gli investitori e spingerli a prendere profitto, chiudendo le posizioni, causando il ritracciamento. Poiché le condizioni iniziali rimangono, si offre agli investitori professionali un’opportunità di tornare indietro nel movimento ma ad un prezzo migliore. Questa strategia è adottata dagli investitori professionisti davvero molto spesso.

Il trading con Pull Back non è efficace se non vi sono chiari ed importanti motivi per i quali vi sia un determinato movimento/trend. Per questo motivo, se si nota un ampio movimento ma non può essere identificato come un chiaro motivo per lo stesso, la sua direzione può cambiare velocemente e perciò ciò che sembra un ritracciamento in realtà potrebbe essere un nuovo movimento nell’opposta direzione.

Come si può ben capire, si otterrebbe l’effetto contrario di ciò che si cerca coi ritracciamenti e perciò si potrebbe incorrere in perdite.

A tal proposito, ricordiamo che è sempre consigliato impostare degli stop loss al fine di evitare perdite, poiché gli strumenti per evitarle ci sono e andrebbero utilizzate. Utilizzate gli stop loss, in modo tale che anche se non riuscirete ad individuare dei ritracciamenti, almeno non incorrerete in perdite consistenti.

Pull-back trading con Percentuali di Fibonacci

Passiamo ora alla parte più pratica, ovvero al calcolo dei livelli di ritracciamento sfruttando le percentuali di Fibonacci. Per farlo, occorre considerare i minimi e i massimi significativi che si presentano nella direzione del trend primario. In pratica quando avremo un trend che potremo definire principale, dovremo tracciare i minimi e massimi, ovvero le quotazioni di prezzo più basse e più alte lungo lo stesso trend. Una volta fatto questo, successivamente potremo tracciare i livelli di tracciamento, procedendo allo stesso tempo ad una segmentazione dello stesso percorso a ritroso ma in misura percentuale.

La misura percentuale di cui si parla è data proprio da Fibonacci: 38,2%, 50% e 61%. Questi tre costituiscono dei livelli “sensibili” in prossimità dei quali il mercato ha spesso una reazione in favore del trend principale.

Tali calcoli tuttavia non sono lasciati in mano al trader, ma vengono svolti in modo automatico da un software che alla fine dei calcoli tradurrà i risultati in un grafico che applicherà a quello dei prezzi.

Se ad esempio si prende un trend principale T e si vanno a calcolare il punto di minimo A ed un punto di massimo B la cui differenza sarà C. Su questa differenza si vanno a calcolare le percentuali di Fibonacci. Il risultato va sottratto dal punto B (in caso di trend al rialzo), oppure aggiunto al punto A (in caso di ribasso).

Ad ogni modo, come abbiamo già detto, questi calcoli vengono fatti dal software perciò li spieghiamo giusto per avere una infarinatura teorica su ciò che il software della piattaforma di trading va a fare con i livelli di ritracciamento.

Ciò che possiamo fare manualmente

Se i livelli di ritracciamento, le percentuali e tutti i calcoli relativi vengono svolti dal software, cosa possiamo fare noi per migliorare la nostra strategia? Semplice: abbinare a tale strategia anche altri indicatori, come ad esempio i supporti e le resistenze, ma anche altri.

Nel calcolo dei livelli di ritracciamento, come abbiamo visto vi sono i punti di massimo e minimo, la lunghezza del movimento e le percentuali.

A questo possiamo aggiungere l’indicatore dei Supporti e delle Resistenze oppure un “doppio massimo” o un “doppio minimo” al fine di rafforzare il segnale di acquisto o vendita che andremo a costruire.