ENI viene trascinato al ribasso dall’arretramento dei prezzi del petrolio, negando così i segnali positivi inviati nelle ultime settimane.
ENI è tra i titoli che da inizio anno mostrano un bilancio negativo, visto che i corsi rispetto alla fine del 2016 cedono al momento oltre cinque punti percentuali, con una maggiore debolezza relativa rispetto al mercato. Il titolo risente inevitabilmente dell’andamento del prezzo del petrolio e così dopo aver beneficiato fino ad inizio anno del forte recupero del greggio sulla scia delle decisioni prese dall’Opec a novembre, le quotazioni hanno avviato una fase discendente, interrotta comunque da ripetuti tentativi di recupero.
Da inizio anno ENI si muove in un intervallo compreso sostanzialmente tra i 16 e i 14 euro e ora sembra muoversi nuovamente in direzione della parte bassa di questo trading range.
Il titolo nel mese in corso si è mantenuto stabilmente al di sopra della soglia dei 15 euro, con un consolidamento che sembrava propedeutico ad ulteriori allunghi. A guastare la festa ci ha pensato il ribasso del petrolio che dopo aver superato i 53 dollari al barile, nelle ultime sedute si è riportato velocemente a ridosso dei 50,5 dollari.
Un movimento che è stato inevitabilmente avvertito da ENI tanto che il titolo non più tardi di due sedute fa ha abbandonato definitivamente la soglia dei 15 euro, scendendo in direzione di area 14,5 euro.
Almeno per il momento questo livello è rimasto inviolato e potrebbe anche fornire una base da cui ripartire verso l’alto, ma molto dipenderà dai movimenti del petrolio e dall’intonazione complessiva di Piazza Affari.
Le indicazioni delle banche d’affari sono positive su ENI, tanto che proprio oggi Citigroup ha confermato il titolo nella sua focus list Europe, con una raccomandazione buy e un prezzo obiettivo a 17 euro.
La stessa strategia viene suggerita da Equita SIM che invita ad acquistare, con il medesimo target price di Citigroup a 17 euro.
Dal punto di vista operativo, chi non ha il titolo in portafoglio può valutare l’apertura di posizioni long su tenuta dei 14,5 euro, con stop loss sotto i 14 euro e obiettivi a 15 euro in primis e in seguito a 15,5 e a 16 euro.
Per un posizionamento short su ENI consigliamo di intervenire sull’abbandono confermato di area 14 euro, con stop a 14,4/14,5 euro e target a 13,5 e a 13 euro, sotto cui si potrà individuare un take profit ancora più allettante a 12,2/12 euro.