Investire in ETF: torna l’interesse. Come mai?

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Investire in ETF torna di moda

In tanti sono tornati a investire in ETF (Exchange Traded Funds) sono recentemente tornati alla ribalta nei siti d’informazione sul trading online in Italia e sui canali di finanza personale presenti su Youtube. C’è stato un vero e proprio ritorno all’investimento negli ETF, così come non si vedeva da diversi anni. Ma a cosa è dovuto questo boom? Ne hanno parlato prima i canali Youtube oppure è partito prima il forte interessamento degli utenti online?

In questo articolo farò una panoramica sugli ETF in cui vi spiegherò cosa sono, come funzionano e perché catturano tanto interesse. Per investire in ETF, si possono utilizzare le piattaforme d’investimento regolamentate di cui forniamo alcuni popolari esempi in questa tabella.

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Cosa sono gli ETF?

Facciamo prima una breve introduzione. Cosa sono gli ETF? Gli ETF o Exchange Traded Funds, sono dei particolari tipologie di fondi d’investimento, le cui quote sono negoziate sui mercati finanziari allo stesso modo delle azioni.

Questa particolarità rende le quote ETF molto pratiche (e liquide) e inoltre si riescono a mantenere intatte le caratteristiche dei fondi, tra cui la diversificazione e i bassi costi.

Un ETF infatti si compone di vari strumenti finanziari e viene creato con lo scopo di replicare un benchmark, ovvero un indice di riferimento. Sono caratterizzati dalla gestione passiva, in quanto il loro rendimento è legato alla quotazione di un indice borsistico (anziché alle abilità di chi gestisce il fondo!).

Quindi, a differenza di un fondo comune d’investimento o una SICAV, l’ETF mira solo a replicare un indice di riferimento, e rimanere coerente ad esso. Essendo a gestione passiva, il gestore deve solo correggerne il valore nel momento in cui vi fossero scostamenti tra la quotazione del fondo e quella dell’indice di riferimento (benchmark). Tali scostamenti sono sono ammessi nell’ordine di pochi punti percentuali (1% o 2%).

Quindi, in definitiva, l’ETF è una delle alternative d’investimento su un determinato indice.

In questo video tutorial, spiego tutto ciò che c’è da sapere sugli ETF. Se non vi va di leggere, è l’ideale per comprendere meglio l’argomento di cui stiamo trattando.

Il contenuto dei video disponibili in questo sito web è indipendente da Plus500

Perché in tanti decidono di investire in ETF?

Proprio la gestione passiva consente agli ETF di essere molto economici, con spese di gestione intorno o (per lo più) inferiori al punto percentuale. E proprio questo è uno dei segreti del suo successo e del suo ritorno prepotente tra gli strumenti finanziari più richiesti.

Ai bassi costi, così come dicevamo prima, si aggiunge anche la diversificazione, che può essere anche molto ampia. A questo si aggiunge la caratteristica della negoziazione in borsa come le azioni (pur essendo meno rischiosi!) che li rende molto pratici e liquidi.

Non ci si deve meravigliare, quindi, se stanno avendo molto successo. In realtà, gli investitori più attenti e con esperienza, hanno sempre continuato a tenerli in considerazione per la creazione del proprio portafoglio.

Come si fa ad investire in ETF?

Gli ETF sono disponibili per l’investimento online sia con l’accesso diretto al mercato, sia tramite CFD. A tal proposito, va detto che il trading su ETF con i CFD consente di negoziare sia al rialzo che al ribasso e con leva.

Vediamo meglio questi due punti riguardanti i CFD su ETF:

  • Negoziare al rialzo
  • Negoziare al ribasso
  • Leva finanziaria: essendo strumenti con leva, i CFD consentono di negoziare su ETF con capitali più piccoli a fronte dello stesso valore complessivo. La leva per gli ETF arriva a 1:20 per gli utenti retail, ovvero per i conti base.

A proposito dei CFD su ETF, vanno evidenziati anche i costi ad essi relativi. Questi sono costituiti essenzialmente dallo spread (compenso per il broker che si applica all’apertura della posizione) e la commissione di overnight (costo per mantenere aperta anche nel giorno di contrattazione successivo e che viene applicato giornalmente).

Per quanto riguarda l’acquisto di ETF direttamente dal mercato, vanno contate le commissioni d’acquisto e ovviamente il fatto che non si operi con leva perciò si acquista un valore di ETF pari al capitale investito.

Su cosa si può investire tramite ETF?

Abbiamo detto che gli ETF sono dei tipi di fondi, perciò essi si compongono di diversi strumenti finanziari.

Con gli ETF è possibile investire in molti settori tra cui:

  • Obbligazioni a breve scadenza (le cosiddette zero coupon)
  • Indici obbligazionari nazionali e aziendali
  • Indici di borsa (indici azionari)
  • Materie Prime
  • Settori merceologici (es. settore medicale, agricolo ecc.)

Tipologie di ETF

Per ciascuno dei mercati elencati nel precedente paragrafo vi sono diverse tipologie di ETF. Per avere un’idea, si può consultare la nostra pagina informativa sugli ETF, e quindi quelle dedicate a ciascuna tipologia in essa menzionate tra cui:

  • ETF azionari: sono degli Exchange Traded Fund che si basano sui titoli azionari, ovvero le azioni emesse da società quotate in borsa;
  • ETF materie prime: sono ETF dedicati al settore delle commodities sono proprio gli ETF materie prime, che possono essere principalmente agricole, alimentari, energetiche e comprendono anche gli ETF Petrolio;
  • ETF metalli: ETF dedicati in modo specifico ai metalli preziosi che comprendono anche ETF oro, ETF Argento.

Un’operazione ordinaria

Sia che si desideri comprare ETF con diretto accesso al mercato, sia che si preferisca fare trading con CFD su ETF, la procedura comunque è ordinaria. Va detto che le piattaforme sulle quali poter acquistare ETF sono molte meno rispetto a quelle con cui fare trading con CFD.

Tra le varie, menzioniamo alcune piattaforme di trading molto famose tra cui eToro (puoi provarla con un conto demo senza depositare), che è famosa anche per il copy trading, e Plus500. Anche Plus500 consente di operare con un conto demo senza deposito richiesto (consulta gli ETF di Plus500).

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