Cosa fare e cosa non fare nel trading (tecnica Livermore)

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Cosa fare e non fare nel trading, la tecnica Livermore

Piccola prefazione. Sebbene di Livermore abbiamo parlato già in un altro articolo, in questo abbiamo pensato di focalizzarci su alcuni aspetti della sua tecnica. Siamo sicuri che le informazioni riportate in questo articolo saranno utili a tutti i nostri lettori, a prescindere dal livello di esperienza, poiché vi sono inclusi concetti molto importanti circa il cosa fare e cos non fare nel trading.

Nato a Boston, Livermore sin da giovane si distinse nella sua attività di annotazione dei prezzi, attività in cui riuscì a memorizzare i movimenti che le quotazioni effettuavano poco prima che iniziassero forti movimenti al rialzo od al ribasso. Fu così che iniziò a frequentare i bucket shop – agenzie per scommettitori – e di lì a poco acquisì l’indipendenza finanziaria necessaria per potersi trasferire a New York. Qui Jesse Livermore continuò ad investire sui mercati finanziari guadagnando grandi somme in poco tempo.

Facendo però un salto di qualche decina d’anni e valutando come terminò la sua esistenza, non potremmo assolutamente additarlo come esempio da seguire in quanto si suicidò tristemente nel bagno di un bar. Livermore visse una vita a dir poco altalenante, se non da vere e proprie montagne russe, alternando grandi successi a cocenti sconfitte in ogni ambito della sua vita. Gettò realmente al vento tutte le opportunità che la vita gli offrì, arrivando al punto di dilapidare il suo patrimonio di milioni di dollari e di fare numerose scelte sbagliate in ambito sentimentale,  bruciando denaro e matrimoni.

Sebbene Livermore fosse indubbiamente abile e dotato di talento, terminò la sua vita sui mercati essendo addirittura accusato dai più come colui che causò la crisi del ’29 e tutti i conseguenti problemi di quel famoso crash dei mercati.

La tecnica di Livermore

Addentrandoci di più nello specifico della sua metodologia operativa, faremo una disamina di due importanti aspetti:

1.      Cosa lo portò a perdere tutto ciò che aveva,

2.     Quali tecniche gli permisero di guadagnare.

Preferiamo iniziare parlando di ciò che gli permise ottenere guadagni enormi, tanto grandi da consentirgli una vita sfarzosa ben descritta nei libri “Reminescences of a Stock Operator” e “How to Trade Stocks”. Nel primo testo, Edwin Lefèbre si soffermò principalmente sullo stile di vita di Livermore, mentre nel secondo libro citato fu lo stesso Livermore a spiegare in parte la sua metodologia operativa.

Quali caratteristiche permisero a Livermore di ottenere grandi guadagni?

Potremmo essenzialmente rispondere che furono due fondamentali qualità:

  • Intuizione dei pattern di prezzo che precedono inversioni,
  • Disciplina.

Soprattutto la seconda caratteristica potrebbe sembrare strana per un individuo di cui conosciamo l’esistenza travagliata, eppure era sostenitore del fatto che la pazienza fosse una dote fondamentale, la capacità di attendere il momento giusto per entrare a mercato ed anche per uscirne. Livermore era solito sostenere:

“Il mercato non batte i trader, sono i trader impazienti che battono se stessi” e tutto questo, perché non sono in grado di controllarsi.

Ecco che delineiamo quindi uno dei punti più importanti nel mondo del trading e dell’investimento, ovvero il fatto che non è poi così complicato sviluppare una strategia vincente – in quanto ce ne possono essere molte – quanto è assolutamente difficile attenersi alle regole che la dominano.

Secondo Livermore solo i grandi trend offrono reali occasioni di grandi guadagni e quindi era solito consigliare di non operare nelle fasi laterali, seppur i mercati restino per la maggioranza del tempo in questi range. L’importante è mantenersi pronti ad intervenire quando i prezzi indicano l’uscita dalla lateralità e l’inizio di un trend.

Jesse Livermore sapeva che investire in borsa, seppur non sia un’attività che tutti possono svolgere con successo, non richiede cose particolarmente complicate in quanto la storia, come le emozioni di chi la vive, si ripete.

Cosa evitare secondo Livermore
Quattro cose da evitare:

  • Avidità
  • Ignoranza
  • Speranza
  • Paura

Queste quattro, che potremmo definire emozioni, vanno assolutamente gestite e bisogna evitare di farsi dominare da esse.

In particolar modo speranza e paura condizionano le nostre operazioni ad esempio:

  • Un titolo sta guadagnando, la PAURA di perdere il guadagno ci può far chiudere anticipatamente la posizione;
  • Un titolo sta perdendo, la SPERANZA che recuperi ci può portare ad assumere una perdita più grande di quella che potremmo sopportare.

Secondo Livermore quindi, non esiste un vero e proprio metodo “magico” che possa far arricchire od insegnare ad operare sicuramente con successo sui mercati. Ciò che può portare ad ottenere buoni risultati è essenzialmente la gestione del proprio IO, imparando a gestire i propri errori e migliorandosi continuamente. Purtroppo nessuno di noi può sapere a priori quanto sarà alto il prezzo dei propri errori, ma si può comunque imparare a ridurre i rischi che si corrono.

Quando: il timing operativo

Potrà sembrare assolutamente semplicistico e banale ciò che leggerete, ma essenzialmente il miglior momento secondo Livermore per effettuare un’ operazione è:

  • Acquista un titolo quando il prezzo sta salendo;
  • Vendi un titolo quando un prezzo sta scendendo.

Ciò che davvero può fare la differenza è la velocità di reazione, ovvero la capacità e la sensibilità, oltre che la tecnica, di reagire al movimento dei prezzi che si sta osservando.

Non bisogna mai pretendere di vendere ai massimi e comprare ai minimi, risulta invece importante comprendere quale può essere un guadagno obiettivo per un determinato investimento e sapersi accontentare. Al contrario quando le cose prendono la piega sbagliata e si va in perdita, non bisogna mai sostenere le proprie ragioni negando l’evidenza e quindi aumentare l’investimento mediando in perdita. Meglio perdere una battaglia che rimandare una sconfitta e perdere poi l’intera guerra, ovvero il proprio capitale.

Impegno e sacrificio necessari per lo speculatore

Livermore sosteneva che, essendo il tempo di reazione un aspetto molto importante nell’ operatività sui mercati, è essenziale che la propria mente ed il proprio fisico siano sempre pronti ed in buona condizione. Per questo l’attività del trader comporta impegno e sacrificio ed è molto dura.

Riepilogando quindi le norme operative che portarono Livermore ad accumulare una fortuna furono:

  1. Individuare i pattern di inversione
  2. Cercare e seguire i grandi trend
  3. Lasciar correre i guadagni e tagliare le perdite
  4. Non cercare insiders e non fidarsi delle informazioni
  5. Imparare dai propri errori
  6. Concentrarsi ed osservare più possibile il prezzo

Ciò che quindi causò la rovina di Livermore sui mercati fu forse l’eccessiva fiducia in se stesso che lo porto a reinvestire sempre tutto il capitale guadagnato, senza crearsi un paracadute finanziario o perlomeno mantenendo una quantità di denaro che gli avrebbe consentito di vivere comunque una vita dignitosa.

Anche in questo caso, come nella vita in generale, gli eccessi sono sempre estremamente pericolosi!