Ralph Wanger: investire lontano dalla massa

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Articolo dedicato a Ralph Wanger, uno tra i più brillanti investitori della storia

In questo capitolo della serie dedicata a i più grandi investitori della storia parleremo di Ralph Wanger. Classe 1933, nato a Chicago (Illinois), ha ottenuto grandi risultati sul campo in termini di profitti. Se volete controllare personalmente, potete farlo documentandovi sull’Acorn Fund.

In questa pagina, scopriremo in cosa consiste la sua filosofia e il suo metodo d’investimento.

Come nasce il metodo di Ralph Wanger

Il punto forte di Ralph Wanger è sempre stato quello di riuscire a trovare società a bassa capitalizzazione ma con grandi margini di miglioramento. La sua strategia contrarian gli ha permesso emergere dal mercato delle azioni come un top investor. Negli anni ’70 ha creato un fondo investimenti, l’Acorn Found, poi venduto al Liberty found. Quest’ultimo è riconosciuto come uno dei fondi con le migliori performance nel campo delle società a bassa capitalizzazione.

Per poter meglio spiegare la propria strategia d’investimento, Wanger scrive un libro intitolato “A Zebra in Lion Country: Ralph Wanger’s investment survival Guide”. Tradotto letteralmente sarebbe “Una Zebra nel paese dei Leoni: La Guida alla Sopravvivenza nell’investimento di Ralph Wanger.” In questo libro, di cui consigliamo vivamente la lettura, Wanger spiega la sua strategia nel trovare opportunità d’investimento e limitare i rischi investendo in titoli a bassa capitalizzazione.

In questo libro, per rendere idea di come vede il mercato, sceglie di paragonare i gestori dei fondi alle zebre. I due puntano ad obiettivi diversi: i gestori cercano di produrre rendimenti migliori rispetto alla media del mercato, mentre le zebre sono sempre alla ricerca di erba e cibo da mangiare, ma entrambi i gruppi si muovono in “branco”.

Il problema che li accomuna sono i pericoli che corrono nel cercare di raggiungere i propri obiettivi, con i primi che devono fare risultati per evitare un possibile licenziamento, mentre le seconde devono rimanere in allerta per evitare gli attacchi dei predatori.

La teoria di Wanger è che per entrambe le tipologie sia più conveniente rimanere al di fuori del gruppo. In questo modo, gli investitori potranno concentrarsi sul trovare le migliori occasioni ignorate dal mercato e le zebre potranno trovare un’erba sempre più fresca.

Mondo animale a parte, si capisce come Wanger voglia mostrare la sua filosofia d’investimento: rimanere fuori dalla massa. Secondo la sua idea originale, le aziende su cui faceva affidamento, erano quelle con una capitalizzazione di mercato inferiore al miliardo di dollari.

La chiave è nel management: la gestione

Con l’evoluzione del mercato e l’automatico incrementare dei prezzi e dei valori di mercato, la Acorn Found specifica come questo tetto si sia alzato a 2 miliardi di dollari. Un punto fondamentale della strategia di Wanger è il management delle aziende, poichè un buon gruppo leader sarebbe capace di portare rendimenti molto superiori alla media delle piccole imprese. Vi ricorda qualcosa? Ne abbiamo parlato a proposito del metodo di Warren Buffett ma anche nel metodo Contrarian.

Analizziamo perchè, secondo Wanger, sia così vantaggioso includere queste tipologie di aziende nel proprio portafoglio azionario.

Queste piccole società sono accomunate dal fatto di avere alla guida del pacchetto societario solamente una o due persone. Questi azionisti così, hanno forti interessi nell’azienda interessata, rendendo più appetibile la società ad investitori esterni.

Queste aziende, in genere presentano poche linee di produzione, essendo così concentrate, è più facile poter analizzare e capire le tendenze del gruppo societario. Questo essere limitate ma allo stesso tempo specializzate su pochi fattori, rende queste società molto flessibili ai possibili cambiamenti.

Un concetto di molti grandi investitori, tra cui anche di Wanger, è quello di non scommettere su azioni di cui non si conosce la materia prodotta. Sapersi muovere nei propri investimenti è fondamentale, tanto quanto l’altro concetto base dello staccarsi dalla massa.

Wanger e il potenziale delle piccole imprese

Per poter identificare società con un futuro brillante, Wanger si pone come obiettivo il trovare il settore emergente del prossimo futuro. Questa analisi è fondamentale per massimizzare i propri profitti. Una volta trovati dei settori favorevoli, l’investitore comincia a cercare le migliori aziende, restringendo il campo della ricerca a quelle i cui utili dovrebbero beneficiare maggiormente di una crescita futura, secondo i trend attesi.

Queste ricerche valgono per un periodo non lunghissimo, circa cinque anni. Tali flussi di tendenza sono spesso dati da tendenze economiche, tecnologiche o sociali. Questo metodo di ricerca, partendo da un settore e analizzando man mano nello specifico è rinominato approccio top-down.

Evitare le trappole del mercato

Secondo Wanger, la maggior parte degli investitori tende a concentrarsi maggiormente su previsioni di breve termine. Spesso chi investe su base trimestrali o annuali, ha informazioni dettagliate interne all’azienda, il che li rende concorrenti difficili da superare. Questa “trappola dell’orizzonte valutativo” può essere aggirata sempre secondo l’idea del tenersi a distanza dalle mode del mercato.

Inoltre, Wanger sceglie investimenti a lungo termine anche per evitare problematiche come spese di transazione e possibile mancanza di liquidità. Secondo l’investitore, questi costi possono essere ammortizzati tenendo le azioni per diversi anni.

Esempi di tematiche di successo secondo Wanger

Nella sua carriera, Wanger ha acquistato azioni di diverse aziende, tra cui ad esempio una società chiamata Western Waters, acquistata dopo aver riconosciuto il suo grande potenziale, e la sua rapida crescita data dall’aumento della domanda di acqua nel sud ovest desertico.

Wanger cita diverse tematiche di successo, ma con il passare degli anni potrebbero emergere altri settori su cui fare affidamento. Esempi di tematiche poste dall’investitore:

  1. investire in paesi sottosviluppati nella telefonia;
  2. Lo sviluppo di internet;
  3. l’aumento di reddito della classe media in paesi in via di sviluppo;
  4. la ricostruzione di infrastrutture in tutto il mondo;
  5. l’espansione e il vasto utilizzo di mezzi di trasporto e reti di comunicazione;
  6. la richiesta da parte di aziende di servizi e personale tecnologico altamente qualificato.

Secondo Wanger, è importante essere capaci di identificare i titoli azionari autonomamente, cercando di sviluppare con il tempo un pensiero osservatore capace di portare l’investitore a sfruttare dettagli poco visibili alla massa. Allo stesso modo sostiene che si possano scoprire le tendenze anche dalla vita di tutti i giorni, grazie alle proprie esperienze giornaliere. Ovviamente bisogna sempre considerare la possibilità di fare degli errori di valutazione, per questo è importante la diversificazione dei settori di investimento.

Una volta scelto il settore in cui investire, Wanger cerca di analizzare le possibili aziende che otterranno dei benefici in termine di crescita. Secondo i suoi studi però, la maggior parte delle aziende coinvolte nella creazione del nuovo settore tendono a non trarre i massimi guadagni. Un esempio si trova nel campo tecnologico, dove le società possono essere state ideate da persone molto intelligenti, ma con un cattivo senso degli affari.

La scelta di Wanger è quella di investire in società che riescano a sfruttare i frutti della tecnologia, più che in aziende tecnologiche vere e proprie. Ad esempio nel settore bancario la svolta è stata portata dall’inserimento di bancomat e carte di credito.

Come cogliere i segnali del mercato secondo Wanger

E’ sempre importante rimanere aggiornati sulle aziende su cui si vuole investire online, se infatti il trend positivo si arrestasse e non presentasse più margini di crescita futuri, sarebbe considerato “bruciato”. Questa condizione può avere diverse cause, come ad esempio un aumento eccessivo del prezzo di un’azione. Nel momento in cui un settore commerciale inizia la propria crescita, anche le piccole aziende riscontreranno una crescita di notorietà e di valore complessivo.

Una buona azienda secondo Wanger

Anche se Wanger ha sempre sostenuto la tesi di appoggiare i propri investimenti su una nuova tendenza del mercato, comunque non disdegna società indipendenti, con un concetto di base innovativo che potrebbe costituire un monopolio in una particolare porzione del mercato.

Le qualità fondamentali di una buona azienda devono essere:

  1. la forza finanziaria;
  2. il potenziale di crescita;
  3. il valore dei fondamentali.

Per poter essere in grado di crescere, i prodotti dell’azienda devono rappresentare la qualità, supportati da un mercato in gradi di sostenere la produzione. Tutto questo grazie ad un settore vendite di alto livello. Secondo Wanger, la miglior possibilità di un’azienda di poter avere una buona crescita, è quella di creare un proprio settore, rendendolo unico e intoccabile.

Se non c’è una concorrenza, non ci sarà motivo di dover lottare sui prezzi per cercare di aumentare le vendite in modo competitivo. Queste nicchie possono avere restrizioni geografiche, tecnologiche (grazie a vari brevetti), o semplicemente potrebbero essere una forte mossa di marketing per ottenere una fetta più ampia di mercato. Secondo Wanger, un titolo noioso e che passa inosservato, è spesso molto più attraente di azioni sotto gli occhi di tutti.

L’importante è che queste aziende siano leader del mercato, seppur di nicchia. Sono da evitare quelle società che cercano di riprendere la moda di qualcun altro, senza una vera e propria idea di fondo.

L’importanza della forza finanziaria secondo Wanger

Che siano società grandi o piccole, l’imprenditore statunitense tende ad evitare società marginali, che non sono state in grado di accumulare un sufficiente numero di fondi. Per un’azienda, è importante sapere come riuscire a sostenere il proprio sviluppo a lungo termine. Per tale ragione, Wanger punta società che presentino una bassa percentuale di indebitamento, una quantità sufficiente di denaro a disposizione, pratiche e operazioni di bilancio prudenti.

La forza finanziaria

La forza finanziaria è una caratteristica importante, che spesso accomuna molte società già forti nel mercato. Per questo motivo tende ad evitare start-up e ipo, ovvero aziende in cerca di guadagnare il mercato partendo dalla base.

Una quantità regolata di debito, permette alle aziende di poter spingere ulteriormente i propri obiettivi, aumentando così anche i rendimenti per gli azionisti. Per questa ragione è fondamentale osservare il bilancio societario. In questo modo è possibile notare immediatamente se una determinata azienda presenta un debito troppo alto ed è consigliabile evitarla.

Non esiste una percentuale universale di debito che si possa considerare “buono”. Diversi settori hanno esigenze differenti, ad esempio società cicliche avranno debiti inferiori rispetto alle utilities. L’obiettivo è analizzare società in grado di mantenere i propri livelli di debito sotto la media del settore di appartenenza. Ma più che concentrarsi sulle singole quantità di debito, sarebbe consigliabile valutare il rapporto tra passività e attività totali dell’azienda.

Wanger e il bilancio di un’azienda

Inoltre, potrebbe essere utile studiare l’esame del bilancio per poter essere in grado di mettere in paragone i livelli di passività dello storico di una certa azienda. Questo sarebbe utile anche per osservare il rapporto tra le scorte e i crediti presso i clienti rispetto al fatturato, e molti altri dati importanti riguardanti come una società sta lavorando. Se i clienti di un certo settore, iniziano a focalizzarsi in una certa società, lo noteremo dal rapporto tra le scorte immagazzinate il fatturato.

Se mettiamo a rapporto le attività meno le passività correnti, otterremo un dato raffigurante il capitale attualmente in circolazione di una certa azienda. In questi casi, si impone come 1 il dato di riferimento (benchmark), sopra il quale osserveremo attività correnti superiori alle passività.

Nelle sue analisi, Wanger osserva diversi fattori, tra cui anche la qualità degli utili, osservando l’andamento del flusso di cassa nell’ultimo anno di lavoro e in ognuno dei tre anni fiscali. La liquidità dalle operazioni è la somma del reddito netto, degli ammortamenti e della variazione dei debiti commerciali a breve, meno la variazione dei crediti commerciali a breve.

Il vantaggio del flusso di cassa, e quello di essere un valore oggettivo e poco influenzabile. Al contrario, affermazioni e presupposizioni di un management potrebbero influenzare l’andamento momentaneo degli utili dell’azienda. Inoltre, il flusso di cassa è un valore che si può mettere in paragone anche a livello settoriale o internazionale.

Come acquistare un’azione: il metodo di Wanger

I concetti chiave, espressi più volte dall’imprenditore americano, sono grande valore ad un basso prezzo. Wanger è sempre alla ricerca di azioni che riescano a prosperare, ma senza pagare un prezzo eccessivo. Ogni volta che si vuole investire in qualcosa, è importante essere in grado di separare la società dall’azione in modo razionale. Per comprare un’azione al prezzo giusto, è importante analizzare il suo valore fondamentale.

Come valutare il prezzo di un’azione

Per capire se un prezzo è considerabile o meno, si possono prendere in considerazione due fattori:

  1. Il prezzo dell’azione messo a rapporto con il costo di sostituzione dell’azienda e le previsioni di crescita degli utili dell’azione;
  2. La differenza tra valore delle attività di un’azienda ed il suo patrimonio netto.

Questo ultimo dato considera sia le passività di breve periodo, che quelle a lungo termine, oltre agli immateriali, e si riferisce al valore reale di mercato di una società.

Nel momento in cui Wanger analizza il valore fondamentale di un’azienda, si concentra su diversi metodi di valutazione, tra cui i rapporti prezzo/utile, prezzo/fatturato e prezzo/flusso di cassa. Il rapporto p/e si può anche confrontare con la sua media storica, o se necessario, anche con la media del suo settore di lavoro. Cercando valori bassi di queste medie, si può scoprire perchè la società sia stata scambiata ad un prezzo inferiore al suo prezzo reale di mercato.

Il P/E secondo Wanger

Concentriamoci sul P/E (prezzo/utile), questo valore rappresenta le aspettative di mercato di un’azienda, in rapporto al potenziale dei suoi utili futuri. Spesso, aziende che presentano un alto rapporto, mostrano potenziali maggiori di crescita. Gli investitori infatti sono spesso disposti a pagare un prezzo maggiore per un’azione con prospetti di crescita maggiori rispetto alla concorrenza. Se invece il rapporto P/E è basso, può voler significare limitate possibilità di sviluppo e di utili futuri. Attenzione però, un rapporto basso potrebbe anche rappresentare azioni sottovalutate dal mercato, con un potenziale nascosto. Oppure potrebbe essere causato da una momentanea ed eccessiva diffidenza degli investitori.

Una stima più accurata può essere effettuata prendendo in considerazione il rapporto P/E-crescita degli utili. Questo strumento ci mostra come aziende con rapporti prezzo/utile pari al tasso di crescita degli utili, siano ben valutate e da tenere in considerazione.

Wanger ritiene che se il rapporto prezzo utile è superiore al livello di crescita degli utili dell’azienda, l’azione può essere sopravvalutata, e quindi poco appetibile. Osservando aziende con un tasso di crescita superiore al rapporto invece, avremo aziende sottovalutate dal mercato.

Ovviamente queste osservazioni non bastano per poter ritenere completa un’analisi di mercato, ma Wanger le ritiene un buon indicatore per effettuare una scrematura importante.