Peter Lynch, idee per i giusti investimenti

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In questo articolo della sezione metodi di investimento presentiamo Peter lynch e la sua filosofia nella scelta delle azioni su cui investire

In questo articolo della serie dedicata alle strategie di investimento, siamo lieti di presentare Peter Lynch, che troverete sicuramente molto interessante sotto molti aspetti. Per chi non lo conoscesse, ecco aprirsi una potenziale strada da percorrere, con ulteriori approfondimenti e riflessioni.

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Chi è Peter Lynch?

L’investitore statunitense Peter Lynch è delle personalità più conosciute nel mondo azionario, probabilmente secondo solo a Warren Buffett. Egli afferma che la scelta delle azioni è un passaggio fondamentale in un investimento, suggerendo di puntare società delle quali si conoscono già le capacità e potenzialità. E’ importante investire in ciò che già si conosce in modo approfondito.

Lynch nel tempo ha ottenuto un enorme successo, grazie ad un approccio all’investimento efficace, inoltre è fermo sostenitore della teoria che vede gli investitori privati in una posizione di vantaggio rispetto a chi opera a Wall Street e possiede enormi quantità di denaro da investire. I privati non hanno la preoccupazione di dover fornire una performance lavorativa, non dipendono da istituzioni importanti e così non sono gravati dagli aspetti burocratici. La possibilità di poter seguire una propria strategia è un punto importante.

Storicamente Lynch ha studiato e appreso un proprio sistema per investire presso il Fidelity Management and Research. In poco tempo è riuscito da ottenere la gestione del Fidelity’s Magellan Fund, società che gli ha aperto la strada verso il successo. Da fine anni 70 fino al 1990, Lynch ha potuto gestire questo fondo azionario, portandolo ad ottenere rendimenti record per tutto il periodo gestito dall’investitore, per poi chiudere la propria carriera ed andare in pensione.

La bibliografia di Peter Lynch

Quello che vi descriviamo in questo articolo non è uno sghiribizzo di uno pseudo investitore o di uno pseudo guru del trading. La strategia di Peter Lynch per la selezione delle aziende su cui investire si basa su un’analisi dettagliata, che richiede una profonda conoscenza delle potenzialità della società e su una valutazione attendibile della ragionevolezza del prezzo d’acquisto.

Questo sistema è chiamato bottom-up, perché prende in considerazione solamente società ben conosciute dal gruppo di investitori. Lynch scrisse un libro dove spiega e racconta la propria metodologia di lavoro, la quale fornisce agli investitori privati una linea guida di concetti poter per adattare ed eseguire la sua strategia, questo libro è chiamato: “One Up on Wall Street”.

Nel corso della sua carriera (e soprattutto in seguito), Peter Lynch scrisse diversi libri, tra cui “Beating the street“. In questo libro in particolare, si sentì in dovere di ampliare i concetti scritti precedentemente, mettendo nero su bianco esempi del suo metodo nei suoi vari investimenti. Nella sua bibliografia, salta all’occhio anche il libro uscito nel 2000 “One Up in Wall Street: How to use what you already know to make money in the market”, dove analizzò con cura il mercato degli investimenti del decennio precedente, riprendendo il suo primo libro.

Investire in ciò che si conosce

Arriviamo ora al nocciolo della questione, partendo da un consiglio generale per poi scendere nel dettaglio e vedere cosa ci dice a tal proposito Peter Lynch: investi in ciò che conosci. Ma cosa vuol dire, di preciso, investire in ciò che si conosce? Quali sono i punti chiave per capire dove investire?

Lynch è sempre stato ritenuto un investitore che poneva le proprie scelte su aspettative e progetti sicuri e ben fondati, riguardanti i margini di crescita delle varie aziende. L’investitore americano è sempre stato ritenuto molto attento allo storico delle società, poichè le aspettative future vengono spesso basate sul suo passato, osservando l’andamento e i piani che una società intende seguire per ottenere un certo risultato.

Un privato che analizzerà lo storico di un’azienda conosciuta, potrà capire meglio i progetti di business e le possibilità competitive. Riuscire a predire al meglio il futuro azionario è sempre stato alla base del pensiero di Lynch, grande sostenitore nell’investimento in società note e familiari. Come Warren Buffett, anche Lynch preferiva evitare azioni di società prettamente tecnologiche, settore poco conosciuto dai due imprenditori.

Così, il consiglio di uno degli uomini d’affari più influenti al mondo, è quello di spingere e fare affidamento sulla propria conoscenza da consumatori e professionisti, ma allo stesso tempo senza limitare i propri investimenti ad una cerchia ristretta di azioni. Il suo approccio storico vuole portare ad investire in aziende di cui si riescono a vedere chiaramente performance favorevoli per motivi differenti. Soprattutto pone particolare attenzione a società che possono essere acquistate per prezzi moderati, e aziende lievemente in crescita.

Molte persone tendono a lanciarsi negli investimenti senza fare una vera ricerca preliminare. Lynch consiglia fortemente di non fermarsi a sensazioni personali o consigli rapidi e superficiali, ma di indagare a fondo. Molto spesso, chi si ferma sulla superficie del proprio lavoro spreca attenzioni su cose meno importanti, perdendo tempo e denaro.

La strategia di Lynch si può riassumere con un’analisi accurata ed una ricerca approfondita, nei suoi libri si trovano diversi consigli su cosa cercare in un’azienda o sistemi per poter leggere il mercato in modo più chiaro. Il suo tipo di approccio all’investimento è molto flessibile, e può essere appreso molto rapidamente. Che si punti sul breve o sul lungo termine, il metodo Lynch ha dimostrato di essere molto efficace. Lynch si è spesso ritenuto positivo sul mondo degli investimenti e sull’America, mantenendo sempre alta la fiducia in una prospettiva futura migliore.

Le linee guida per i giusti investimenti secondo Peter Lynch

Entriamo ora ancor più nello specifico, mettendo in evidenza quelle che Peter Lynch considerava delle vere e proprie linee guida per effettuare i giusti investimenti.

Analizzare, seguire ed individuare una buona azienda su cui investire non è sufficiente per poter acquistare un’azione. Un punto fondamentale è il prezzo di acquisto richiesto. Ogni volta che Lynch esamina un’azienda, cerca di capire gli eventuali intoppi che potrebbero incorrere e rovinare la crescita dell’azienda stessa. Per questo motivo è importante che l’azione acquistata abbia un prezzo congruo ai rischi, senza dimenticare che acquistare una buona azienda ad un prezzo esagerato, non porterà significativi profitti.

Utili e asset secondo Lynch

Nella ricerca del giusto insieme tra una valida azione ed un buon prezzo, Lynch prende in esame sia gli utili sia gli asset di un’azienda. Gli asset di una società sono una parte importante dell’analisi fondamentale, infatti possono determinare un valore base di una società. Soprattutto se questa dovesse esse suddivisa in caso di forti perdite, e le sue parti vendute. Prendere in considerazione gli utili, significa capire come valutare la capacità di un’azienda di creare utili in futuro. Aumentare tali utili dovrebbe portare ad un aumento del prezzo, ma anche aumentare il valore della società.

Lynch fornisce dei dati da prendere in considerazione nelle proprie analisi:

  • L’utile annuale: osservare i dati storici degli utili per poter ricostruire un andamento verosimile. Questa linea degli utili, rispecchierà all’incirca i prezzi delle azioni, cioè i livelli di crescita degli utili dovrebbero indicare la stabilità societaria. Teoricamente, una azienda in costante sviluppo vedrebbe aumentare i propri utili costantemente.
  • Come crescono gli utili: il tasso di crescita degli utili dovrebbe rispecchiare la storia della società. Aziende che mostrano con una crescita rapida, dovrebbero mostrare un aumento decisamente rapido degli utili.

Il rapporto P/E e la crescita dell’utile

Come si sa, il rapporto P/E indica la differenza tra il prezzo corrente di un’azione al momento del calcolo e l’utile atteso per ogni azione. Al crescere di questo valore, l’azienda presa in considerazione dovrebbe essere migliore. Questo rapporto può essere confrontato con il tasso di crescita dell’utile. Per reputare sufficiente un’azienda, il rapporto P/E dovrebbe rimanere sotto i due punti. Un rapporto prezzo/utile che ha un valore di 0,5 rispetto alla crescita storica degli utili è considerato più che buono. Lynch sistema questo parametro aggiungendo i dividendi azionari alla crescita degli utili, così verrà riconosciuto il contributo reso dai dividendi al rendimento per un investitore.

Questo risultato è ottenuto dividendo il rapporto prezzo/utile per la somma degli incrementi in capitale e dividendi. In questo modo otterremo una stima molto precisa, dove i valori sopra 1 saranno poco appetibili, mentre sotto 0,5 saranno considerati un buon possibile investimento. Lynch utilizza questo parametro modificato per poter trovare meglio i buoni investimenti.

Perchè il P/E è un buon indicatore

Come al solito è necessario fare attenzione, a volte il mercato potrebbe aumentare il prezzo di un’azione con grandi potenziali, il rapporto P/E ci aiuta a poter controllare le prospettive reali di una società. E’ sempre bene controllare l’utile potenziale di un’azienda prima di procedere. Azioni con un buon potenziale dovrebbero mostrare rapporti migliori rispetto a quelle con potenziale minore.

Prendere in esame il rapporto prezzo/utile secondo la sua media storica ci fornisce un andamento dell’azienda negli anni. Gli investitori possono farsi un’idea del livello della società che stanno analizzando. Questo dato può essere un indicatore per aiutare a non comprare un’azione se il prezzo di mercato non fosse valido, o un avviso della necessità di vendere ed incassare i propri guadagni. Inoltre, per trovare possibili società ancora non scoperte o ignorate dal mercato si può paragonare il rapporto prezzo/utile dell’azienda con la media del settore di cui fa parte.

Ovviamente, nel caso in cui si pagasse troppo un’azione con buoni guadagni, ci sarebbe comunque il rischio di ottenere un profitto non soddisfacente o di non ottenerlo nemmeno. Esistono altri filtri, più o meno ristretti per capire come lavora un’azienda. Ad esempio si può verificare se il P/E è inferiore alla media registrata dei cinque anni precedenti, vedendo per quanti anni la società ha fatto registrare utili positivi.

Che caratteristiche deve avere una buona azienda?

Lynch reputa un investimento ideale una società poco seguita dalla massa, in un settore “difficile”. In questo modo, altre aziende molto competitive tendono a non prendere in considerazione quell’area di lavoro, o perché troppo difficile entrarci, o perché sarebbe richiesto un tempo di sviluppo troppo lungo. Spesso, come accennato prima, queste “occasioni” si possono trovare grazie ad un rapporto prezzo/utile basso rispetto al resto del mercato.

Concentriamoci sulla forza finanziaria e sull’interesse degli investitori istituzionali in un’azione. Nel momento in cui Wall Street tende ad ignorare una buona azione, Lynch la prende in considerazione. Se le istituzioni posseggono una buona percentuale delle azioni di un’azienda, questa sarà sotto la lente d’ingrandimento degli investitori, meglio considerare aziende meno in vista.

Per essere efficace e presentare grandi livelli di crescita, un’azienda dev’essere di piccole dimensioni. Una grande azienda, già affermata e leader del suo settore da decenni non riuscirà mai ad espandersi rapidamente come un’azienda più piccola ma molto più innovativa.

L’importanza di un buon bilancio annuale

Per una società con un bilancio positivo, sarà molto più facile muoversi con agilità nel mercato, sia in un momento di crisi, che in un periodo positivo. Il problema delle piccole società è che spesso fanno più fatica a racimolare denaro tramite il mercato delle obbligazioni, e spesso sono costrette a ricorrere a prestiti dalle banche per ottenere le somme necessarie ai progetti. Questi enti però, se creano forti debiti nelle aziende, hanno il potere di revocare i fidi a vista. Per questa ragione è utile fare un’analisi approfondita dei vari movimenti di bilancio, e specialmente del bilancio stesso. In questo modo si può capire facilmente come sono stati impiegati i soldi prestati dagli enti bancari.

Inoltre, per completare il numero di controlli da effettuare nel dettaglio, è possibile verificare che il rapporto tra le passività totali e le attività sia sotto la media di settore. Le passività tengono conto di ogni forma di debito della società. Facendo un paragone tra la società in se ed il mercato, notiamo che i normali livelli di debito sono maggiori per alcuni settori, in particolare quelli con alta necessità di capitale e utili stabili, come ad esempio i servizi pubblici.

Altri fattori di stabilità

Lynch prende in considerazione anche altri fattori, come ad esempio la liquidità netta per azione. Questa viene misurata sommando la cassa e strumenti equivalenti, sottraendo i debiti di lungo termine e dividendo il risultato più il numero delle azioni. Se questo fattore è alto, vuol dire che la forza finanziaria della società è possibilmente alta, il che motiva un possibile prezzo delle azioni.

Come già accennato prima, analizzando gli storici sugli utili, avremo un quadro del valore del prezzo delle azioni. Lynch preferisce investire in società con un forte potere di crescita, tuttavia, se si cerca un’azienda che paghi i dividendi, consiglia di trovare una società che paghi gli azionisti anche in casi di perdita, e che nel suo storico ventennale, abbia pagato con costanza dividendi crescenti. Infine, Lynch si concentra sull’utilità di possedere un magazzino per aziende cicliche. Lynch lo considera un brutto indicatore per produttori o rivenditori, causato da una crescita della produzione maggiore rispetto alle vendite.

Come scegliere le azioni giuste secondo Peter Lynch

La metodologia di Peter Lynch nello scegliere le azioni giuste è semplice ma efficace, basata sullo scegliere ciò di cui si ha esperienza. Lynch non ha mai fornito una regola o formula generalista per trovare le migliori azioni in modo automatico, ma è sempre stato un forte sostenitore dell’idea di dover andare a ricercare i titoli azionari seguendo le proprie conoscenze lavorative o da consumatore. Questo sistema è riassumibile con il termine “bottom up”, ovvero le azioni su cui si decide di investire, devono essere analizzate singolarmente e studiate con attenzione. Questa analisi va effettuata indipendentemente dal settore di appartenenza delle azioni, ma unicamente sulla base dei dati di bilancio delle aziende.

Sarebbe interessante traslare lo stesso ragionamento per il trading sul Forex.

L’importanza di conoscere le aziende sul mercato

Sebbene Lynch sia stato sempre molto scettico sulla reale possibilità che un singolo investitore riesca a prevedere i veri ritmi di crescita o perdita di un’azienda, il suo consiglio rimane quello di conoscere la società su cui si sta puntando. Una volta scelto un progetto, è importante capire i meccanismi interni per potersi creare un’aspettativa realistica sul futuro. In particolare si concentra sul concetto di esaminare i progetti di una società, come il management intende aumentare i suoi ricavi, in quanto tempo e con quante spese.

Lynch evidenzia diversi punti su come un’azienda possa aumentare gli utili:

  1. Aumentare i prezzi
  2. Ridurre le spese
  3. Aumentare le vendite nei mercati conosciuti
  4. Espandersi in nuovi mercati finanziari
  5. Ricostruire, modificare o vendere i settori dell’azienda in perdita

Maggiore sarà la vostra conoscenza dell’azienda presa in considerazione, meglio potrete valutare i progetti, la reale capacità operativa del management o eventuali possibilità di insuccesso. Questa esperienza vi permetterà di poter “leggere” meglio lo storico aziendale, ovvero i progetti della società diretti ad aumentare gli utili e la capacità di realizzare il progetto iniziale. Catalogare una società può aiutare a comprendere la storia e creare aspettative ragionevoli.

Varie tipologie di azienda su cui investire

Lynch basa la propria analisi per tipo di storico di un’azienda, concentrandosi su sei tipologie di aziende da valutare in ottica di investimento:

  1. Grandi società che continuano ad aumentare il proprio valore con alti tassi annuali di crescita degli utili. Queste aziende non potranno di certo fornire guadagni con percentuali spropositate, soprattutto nel giro di pochi anni. Lynch consiglia di fare una rotazione tra le varie aziende, vendendo nel momento in cui i propri guadagni sono soddisfacenti (anche se moderati), e ripetendo il processo con altre imprese non ancora esplorate.
  2. Aziende sempre di grandi dimensioni ma a crescita lenta. Queste società non sono particolarmente predilette dall’affarista, ma comunque rappresentano azioni stabili sul mercato. Con un’aspettativa di crescita leggermente più veloce rispetto all’andamento del mercato stesso, di solito tendono a pagare dividendi regolari più sostanziosi agli azionisti.
  3. Aziende di settori specifici, come per esempio l’automobilistica e l’aeronautica, le quali tendono ad avere modelli prevedibili. Questi settori infatti tendono spesso ad aumentare e diminuire le proprie vendite secondo cicli economici conosciuti, che consentono guadagni grazie ad un’analisi accurata. Queste società possono ottenere forti rialzi nei periodi up, ma cali rapidi nei momenti di crisi, e Lynch avverte gli investitori meno esperti di fare attenzione a non farsi prendere dall’emotività del momento, e scegliere l’attimo giusto per vendere o comprare, facendo attenzione ad ogni segnale di avviso.
  4. Piccole aziende nate recentemente che presentano una forte crescita degli utili (20-25%). Queste società sono le preferite di Lynch, che apprezza particolarmente quelle non coinvolte in settori a forte crescita. I maggiori guadagni di un investimento arriveranno proprio da questo genere di azione, ma logicamente il rischio di incappare in una perdita è elevato.
  5. Società snobbate o prese poco in considerazione dagli azionisti di massa. A volte, in settori specifici come quotidiani, brevetti medici, aziende petrolifere e del metallo, possono nascondersi asset con un grande potenziale. Tuttavia, come già spiegato prima, Lynch consiglia sempre di puntare su ciò che si conosce, soprattutto in questo caso, dove l’esperienza può girare la scommessa a vostro favore, ma l’incompetenza e l’agire in modo avventato può causare grosse perdite.
  6. Società chiamate “a crescita zero”, ovvero quei sistemi in crisi, o che hanno ottenuto grosse perdite nel passato. Esempio famoso può essere la Chrysler, ora assorbita dal gruppo FIAT, portando alla nascita di FCA. In caso queste azioni registrassero un’improvvisa inversione di tendenza, tali azioni porterebbero a grandi guadagni in breve tempo. Tra tutte le categorie fornite, questa è la più distaccata dagli andamenti del mercato.