Uno dei principali vantaggi del trading online con CFD è quello di poter investire al ribasso. Quando i mercati crollano, questa rappresenta di fatto un’opportunità. È legale? Certo che sì. Il trading con CFD e le operazioni allo scoperto sono pratiche completamente legali in Italia e in tanti altri paesi nel mondo. L’unica direttiva, tuttavia, è quella di operare con delle società regolamentate, ovvero delle società di broker regolamentati a livello europeo e autorizzati in Italia (con iscrizione al registro Consob).
In questo articolo vedremo come sia possibile investire sui ribassi del mercato e ottenere risultati economici anche quando i prezzi delle azioni, criptovalute e indici scendono. Se state cercando una piattaforma con cui fare trading per investire al ribasso, potete utilizzare eToro (accedendo da qui) che si presenta semplice da usare anche per chi non l’ha mai provata. Ad ogni modo, per imparare a usarla in modo efficace, è possibile consultare liberamente la nostra guida a eToro completa di video tutorial. Per ulteriori informazioni su questa società di broker, molto popolare, è possibile consultare la nostra recensione eToro, aggiornata al 2023.
Una nota importante: eToro ha eliminato le commissioni di overnight sulla maggior parte delle azioni. Ciò consente di fare trading con CFD in modo altrettanto conveniente come le azioni, anche quando si desidera mantenere una posizione aperta per lungo tempo.
Indice
Come investire al ribasso con i CFD
Per spiegare come investire sul ribasso dei mercati è necessario conoscere prima gli strumenti con i quali è possibile farlo: i CFD.
I CFD sono strumenti finanziari che replicano l’andamento di un asset sottostante. Per tale caratteristica, consentono di speculare sul valore di un asset, senza acquistarlo. Ad esempio, consentono di negoziare al rialzo o al ribasso sul titolo Amazon, senza comprare azioni Amazon. Si negozia sul valore del titolo, senza acquistarlo. Lo stesso vale per altre migliaia di azioni, criptovalute, indici di borsa, cross del Forex, ETF, opzioni, materie prime ecc.
Ciò vuol dire che si possono aprire due tipi di posizione:
- Acquisto: per aprire una posizione rialzista, ottenendo così profitti dalle variazioni di prezzo al rialzo
- Vendita: per aprire una posizione ribassista, ottenendo profitti dalle variazioni di prezzo al ribasso
Nota bene: se il prezzo si muove in senso contrario alla previsione effettuata, il risultato sarà diametralmente opposto, ovvero si registreranno delle perdite in base alla variazione di prezzo in senso contrario alla previsione.
Ad esempio, se il prezzo corrente è 85 e si apre una posizione ribassista, se il prezzo scendesse fino a 83 si otterrebbe un profitto proporzionale a quella variazione di prezzo. Tale profitto sarà proporzionato anche alla leva utilizzata, che andiamo a spiegare qui di seguito.
CFD, strumenti a leva per risultati più rapidi
I CFD sono definiti strumenti a leva, che in inglese viene tradotto “leveraged”. Ma cosa significa? Significa che ogni singola variazione di prezzo produce effetti più forti sul risultato economico. Tale forza è misurata da moltiplicatori. Ad esempio, una leva 20x aumenta il peso di ogni singola variazione per 20 volte.
La leva varia in base alla tipologia dell’asset sottostante. In questo momento, in base alla normativa vigente, per i conti base vi sono dei limiti ben precisi:
- Forex: leva massima 30x
- Azioni: 10x
- Materie prime: 20x
- Indici: 20x
- ETF: 5x
- Criptovalute: 2x
- Opzioni: 30x
Il Forex, ad esempio, presenta la leva più alta, 30x, e perciò consente di investire su un valore di 1.000€ con soli 33,33€ (pari a 1/30). Quindi, di fatto, quei 33 euro investiti valgono come 1000 euro e producono lo stesso tipo di risultato economico.
Per ulteriori informazioni si consulti il nostro articolo informativo sulla leva CFD. Per ulteriori informazioni sul funzionamento dei CFD, di cui parleremo ancora tra poco, si consulti la nostra guida CFD.
Investire al ribasso sui mercati
L’investimento finanziario è alla base del capitalismo moderno e il trading fa parte di esso. Quindi, non ci si deve stupire se milioni di investitori in tutto il mondo decidono di investire al ribasso, quando tutti gli indicatori puntano in quella direzione.
Certo, dipende dal mercato sul quale si investe. Una coppia valutaria potrebbe salire, così come una materia prima (es. petrolio o oro). Al contrario, un titolo azionario potrebbe scendere (es. Amazon) così come un indice di borsa (es. Nasdaq).
Quindi, per prima cosa occorre evitare di generalizzare. Detto ciò, se un indice o un titolo presenta un trend ribassista, sarà opportuno valutare la possibilità di investire al ribasso, aprendo una posizione di “Vendita” (che nel trading con CFD rappresenta una posizione ribassista).
Ad esempio, si consideri il ribasso registrato dal titolo Amazon dall’inizio di aprile 2022 sino a giugno.
Come si può vedere, è passato da un valore di circa 170 dollari a 111 dollari nell’arco di 2 mesi e mezzo (ma il livello più basso è stato toccato dopo circa 1 mese e mezzo, se si considera il prezzo toccato al 24 maggio).
E quindi, immaginate chi ha aperto una posizione ribassista su Amazon ed ha approfittato del suo ribasso di circa 1/3 del valore. Questo, in termini di trading online e nello specifico di trading con Contracts for Difference (CFD), significa altissimo profitto.
Aprire una posizione è semplice: la parte difficile sta nel capire quale sia il momento giusto. Il trend, tuttavia, può risultare tanto marcato da essere identificato agevolmente, anche da chi non ha molte nozioni di analisi tecnica.
Tra scelta etica e sopravvivenza
Siamo schietti: un trader non deve guardare in faccia a niente e nessuno. Se opera con correttezza, nel pieno della legalità, l’etica può essere messa da parte quando si tratta della propria sopravvivenza economica.
Prendiamo come esempio le azioni Amazon di cui abbiamo parlato poco fa. Lo stesso si potrebbe fare anche con altre azioni. Il punto è: dovrei mantenere delle azioni (vere azioni) per tutto il tempo senza sapere fin quando il ribasso durerà? Dovrei fare “hold” delle vere azioni per non far crollare il valore dell’azienda? Questa è una scelta che spetta al singolo.
Azioni o CFD? Facciamo chiarezza
La maggior parte dei broker di trading online offre CFD. Vi sono tuttavia delle eccezioni. Un esempio di eccezione è eToro, che offre sia CFD che azioni. E anche vere criptovalute. Oggi è possibile provare questa piattaforma senza depositare, con un conto demo che si può ottenre partendo da questa pagina specifica. Per ulteriori informazioni si può consultare anche la nostra guida sulla demo trading eToro.
Su eToro per acquistare azioni reali occorre aprire una posizione di acquisto con leva X1. Per verificare che si tratti realmente di azioni vere, basta controllare nella parte bassa della finestra dell’ordine.
Come si può vedere, viene specificato “stai acquistando l’asset sottostante” (senza commissioni perché su eToro non si pagano le commissioni di acquisto delle azioni). Ciò vuol dire che in questo caso si stanno acquistando vere azioni Apple.
Se si usa eToro, si può passare facilmente ai CFD in due modi:
- Alzando la leva (es. 2x, 5x)
- Aprendo una posizione al ribasso, scegliendo “Vendi” (sono sempre CFD!)
Infatti, se clicchiamo su “Vendi” in alto, ecco come cambia la dicitura.
Come si può vedere, in questo caso compare la scritta “Trading di CFD”. Ciò significa che non stiamo negoziando azioni Apple bensì CFD su azioni Apple.
Per aprire una posizione ribassista, a questo punto, basterà impostare i parametri desiderati e quindi aprire la posizione cliccando sul pulsante apposito.
Nello specifico, in questa finestra si possono impostare l’importo, lo stop loss, il take profit, il trailing stop (dopo aver cliccato su stop loss).
Inoltre, si può aprire un ordine limite, ovvero un ordine in cui si decide il prezzo in cui entrare sul mercato. Per farlo, basta selezionare “Ordine” nel piccolo menu in alto a destra.
Su altre piattaforme la procedura è molto simile. Su Plus500, ad esempio, ora si può passare dalla modalità CFD a quella dei titoli, usando la stessa piattaforma.
Per approfondire l’argomento si possono leggere i nostri articoli su come comprare azioni su eToro, e per chi badasse agli aspetti più tecnici, le informazioni sul possesso delle azioni eToro.
I costi dei CFD: spread e commissioni di overnight
I CFD quindi offrono l’opportunità di investire sui mercati al ribasso e di dare più potenza al proprio capitale. Ma a quale costo? I costi dei CFD sono principalmente due: lo spread e le commissioni di overnight.
Lo spread rappresenta il compenso vero e proprio del broker e viene applicato al momento dell’apertura della posizione. Ciò vuol dire che quando si apre una posizione, questa apparirà subito in leggera perdita, poiché il broker detrae il costo dello spread dal conto netto dell’operazione. Quindi, se l’operazione parte subito in perdita non stupitevi: è lo spread. Ne abbiamo parlato anche nell’articolo specifico sullo spread dei CFD.
La commissione di overnight invece è un costo di minore entità che viene applicato per il passaggio al giorno di contrattazione successivo. In pratica, se ad esempio è martedì e si desidera portare la posizione anche a mercoledì, si lascia aperta. Durante il passaggio al giorno successivo, viene conteggiata la commissione. Occhio, perché nel weekend ne vengono conteggiate tre. Ad ogni modo, essendo di entità molto minore rispetto allo spread, non conviene chiudere la posizione per riaprirla il giorno successivo, poiché si andrebbe a ripagare lo spread che è molto più alto rispetto ad una commissione di overnight, solitamente di pochi centesimi.
Mentre lo spread si applica solo una volta, la commissione di overnight si applica ogni giorno e perciò mantenere una posizione aperta per molto tempo potrebbe produrre un costo non proprio insignificante nel lungo termine. Occorre valutare sempre in base al rendimento del proprio investimento. Se il profitto compensa ampiamente i costi, le commissioni di overnight rappresentano un costo assolutamente accettabile.
Ma non è tutto: vi sono alcuni broker, come Plus500 ( provala qui senza depositare ), che per le posizioni ribassiste su alcuni asset prevedono addirittura un accredito sul proprio conto di trading. Ciò vuol dire che anziché pagare delle commissioni di overnight, se ne riceve l’importo che viene accreditato nel conto netto dell’operazione.
Di tutto questo abbiamo parlato anche nella lezione sulle commissioni di overnight all’interno del corso sui CFD.