In questo articolo della serie dedicata ai metodo di investimento proposti dai più eminenti studiosi della storia in materia, proponiamo il metodo proposto da William D. Gann, di cui si inizia a fare conoscenza ogni volta che si approccia all’analisi tecnica nel trading. Infatti, è proprio da lui che prendono il nome le famose linee di Gann, le trendlines disegnate partendo dai massimi o minimi con determinate angolature geometriche.
Scopriremo meglio gli aspetti caratterizzanti la formazione e gli studi di Gann, partendo da una breve quanto singolare biografia.
Chi è WD Gann?
Nato nel 1878 da una famiglia cristiana metodista del Texas povera ma estremante praticante, William D. Gann ebbe il suo primo approccio con i mercati e con una visione speculativa degli stessi nel 1902 a soli 24 anni, dopo che sin da piccolo avesse mostrato particolare interesse e curiosità per la matematica e le Sacre Scritture.
Di lì a poco nel 1929 ebbe luogo il famoso crollo, con conseguente crisi, delle borse mondiali e Gann ebbe la capacità di prevederlo, cosa che gli garantì grande fama e considerazione in tutto l’ambiente della finanza mondiale. Assolutamente degno di nota il suo studio – quasi profetico – sul futuro andamento del grano, che in seguito compì in pieno quanto da lui descritto.
L’approccio alla finanza da parte di William Gann è abbastanza inusuale infatti era solito frequentare circoli esoterici oltre ad essere avido lettore e studioso di numerologia, cabala, astrologia e non da ultimo trovò spunto per le sue “predizioni” anche nella Bibbia. Tutto ciò, assolutamente lontano da un approccio logico e scientifico, rappresentò – almeno per i più – il suo segreto.
Non è facile esprimere un giudizio obiettivo su quest’ uomo tanto geniale, quanto misterioso e per certi versi assurdo (pur sempre di finanza stiamo parlando) e proprio per questo possiamo trovare commenti di persone che ne fanno quasi oggetto di venerazione e commenti di scettici che ne ridicolizzano i metodi.
Ciò che però in fin dei conti realmente ha importanza nella finanza e nello studio dei mercati è la prospettiva di guadagno e nessuno può affermare che Gann in questo non abbia avuto reale successo, indipendentemente dal motivo più o meno misterioso che gli si voglia attribuire.
Mettendo quindi da parte argomenti di natura pseudo-religiosa, risulta senza alcun dubbio utile ed interessante addentrarci nella metodologia utilizzata da William D. Gann il quale era solito ripetere:
“Ogni cosa si muove secondo cicli che sono il risultato della legge di azione e reazione”.
Questo concetto non solo è assolutamente logico ma ha anche una base solidamente scientifica espressa nella legge di causa-effetto. Tutto ciò che avviene attorno a noi, anche nel mondo della finanza, nelle quotazioni dei titoli e nell’andamento dei prezzi deve avere un’ azione generatrice che provoca quindi una successiva reazione ed in genere tutto ciò suole ripetersi ciclicamente.
Curiosa la “legge della vibrazione”, attraverso la quale Gann afferma che l’intero cosmo è armonicamente organizzato e pervaso da vibrazioni che influenzano la psicologia umana e quindi anche quella di tutti gli investitori. Aspetti quindi legati alla oggi nota fisica quantistica, od al movimento degli astri, per non parlare delle fasi lunari vennero analizzati da Gann e rivolti alle fluttuazioni dei prezzi.
Senza alcun dubbio William Gann non solo ebbe un approccio “originale” allo studio dei mercati finanziari ma introdusse anche concetti che possono aprire la mente ad un nuovo modo di considerare l’analisi dell’ andamento delle quotazioni.
Gann: tecnica e gestione del rischio
William Gann è difficilmente inquadrabile tra i metodi classici di analisi tecnica ed è per questo che subentrò la necessità di coniare una vera e propria definizione di analisi secondo Gann ovvero un mix di:
- Scala musicale
- Angoli pitagorici
- Movimenti astrali
- Connessione tra materie prime
- Teoria dei quadrati
Sì, probabilmente avrete letto più volte questa lista, poiché comprende elementi che non ci si aspetterebbe mai. Insomma, cosa c’entrano la scala musicale e i movimenti astrali? In effetti nulla, però continuando a leggere scoprirete dei concetti interessanti, che di fatto aiutarono lo stesso Gann ad approcciare allo studio dei mercati con delle prospettive a dir poco geniali. Ricordiamolo: le linee di Gann si usano ancora oggi nell’analisi tecnica più avanzata, quindi occhio perché non parliamo di un “santone”.
Gann iniziò ad operare sui mercati finanziari nello stesso periodo in cui era presente l’altrettanto, o forse ancor di più, noto Jesse Livermore. Venne osservato e studiato attentamente da parte della critica* e dei media dell’ epoca in quanto le sue performance apparivano assolutamente incredibili ed impressionanti, riuscendo ad accantonare diverse decine di milioni di dollari in pochi anni.
*Il giornalista che lo seguì Richard Wyckoff sviluppò in seguito un suo proprio metodo basato sulla price-action.
La numerologia, la statistica e le serie numeriche ebbero un ruolo fondamentale nello sviluppo e ricerca che fece William D. Gann e questo lo si evince dai suoi studi applicati in particolar modo alle materie prime quali grano e cotone. Per quanto riguarda la commodity del grano, Gann ricostruì l’andamento del prezzo durante un periodo di circa mille anni e questo è a dir poco straordinario. Questi studi svolti in parallelo con la sua teoria della vibrazione gli permisero di identificare e prevedere l’ inversione del trend di macro periodo dei mercati che ebbe luogo alla fine degli anni ’20, culminando con il crollo del 1929, e alcuni sostengono che abbia anche previsto eventi non di natura finanziaria quali conflitti ed elezioni.
Quanto esposto sino ad ora fa di William D. Gann un personaggio che non solo incuriosisce e suscita ammirazione, ma per alcuni è diventata un’ossessione comprendere le sue teorie, cosa che non si è rivelata affatto semplice a motivo del fatto che non esiste una documentazione completa al riguardo. Aspetti aventi relazione con fondamenti della matematica come la serie numerica da 1 a 9, restano alla base di alcuni tra i suoi più importanti strumenti di analisi come la “teoria dei quadrati” o “gli angoli di Gann” per l’appunto, ma non ci è dato comprendere esattamente come lui riuscisse ad applicarli in modo quasi perfetto.
Ciò che risulta assolutamente evidente è che Gann credeva fermamente che ogni cosa nell’universo è ciclica e si ripete secondo determinate regole e tempistiche ben definite, da qui l’esigenza di individuare l’inizio esatto di questi cicli nel tempo in modo da proiettare nel futuro i movimenti che il prezzo – rimanendo in ambito finanziario – dovrà seguire. Solo individuando l’inizio di un ciclo si potranno poi stabilire gli aspetti prettamente operativi:
- Supporti e resistenze
- Direzione in cui si vuole operare
- Momento in cui entrare a mercato
- Inserire Stop loss (se non sai di cosa si tratta ti invitiamo a leggere Stop Loss come funziona)
- Non cercare di indovinare
- Non mediare una perdita.
Nonostante l’ utilizzo di teorie e studi matematici, Gann combinava una tecnica sopraffina ad un’attenta gestione del rischio e questo trasmette l’idea di come avesse ben chiaro che, oltre a delineare lo scenario psico-emotivo di fondo, sia sempre fondamentale proteggere prima di tutto il proprio capitale e non cercare di dimostrare le proprie ragioni a tutti i costi. Sorge quindi spontaneo un interrogativo:
Se persino William D.Gann, uno dei “trader” più famosi di tutti i tempi, riscontrava la necessità di utilizzare una qualche forma di gestione monetaria, non sarebbe saggio che la usasse anche ciascun investitore?
La disciplina del controllo del rischio è un argomento di assoluta importanza per chi investe nei mercati finanziari in quanto, seppur si possa intravedere una struttura ordinata di fondo che guidi l’andamento delle quotazioni, siamo sempre soggetti ad errori di valutazione e senza una corretta gestione, questi stessi errori possono distruggere in poco tempo la fonte più nobile che l’investitore ha a disposizione ovvero: il proprio capitale.
Le 24 regole di Gann
Tra gli aggettivi attribuibili a William D.Gann ne troviamo uno particolarmente significativo, seppur magari non condiviso dalla maggioranza, ovvero: metodico.
Questa sua caratteristica che permeava ogni suo studio e ricerca lo portò a creare una serie di regole operative che costituiscono la base del metodo. Per lui infatti l’unico modo per operare con successo nel mercato azionario è quello di adottare regole precise.
Ecco l’elenco delle sue famose 24 regole esposte nel libro “45 anni a Wall Street” del 1949:
- Dividi il tuo capitale in 10 parti uguali e per ogni operazione non usare mai più della decima parte del totale;
- Usa sempre lo stop loss;
- Non operare troppo perché violerebbe la regola N.1;
- Non permettere mai che un guadagno diventi una perdita. Per farlo, aumenta il tuo stop loss (o abbassa il limite se sta andando giù) quando il prezzo sale (o scende). In questo modo, qualsiasi inversione di tendenza lo “liquiderà” mentre è ancora in “profitto”;
- Segui sempre il Trend. Non pensare di anticiparlo. Non intervenire nell’acquisto o nella vendita se non sei sicuro della direzione del mercato o delle singole azioni;
- In caso di dubbi, non intraprendere alcuna azione;
- Opera solo valori attivi. Dimentica tutto ciò che non mostra segni di vita per lungo tempo;
- Distribuisci il rischio in quattro o cinque titoli diversi;
- Non eseguire ordini limitati. Quando hai deciso, compra o vendi al miglior prezzo di mercato del momento;
- Non lasciare una posizione se non hai un buon motivo. Segui la tendenza e proteggiti con uno stop loss;
- Accumula un surplus. Dopo un certo numero di successi, metti da parte un po ‘ di soldi e usalo nelle emergenze o nei periodi di panico;
- Non comprare mai per “riscuotere” un dividendo;
- Non “mediare” una perdita. Se il mercato va nella direzione opposta alla tua, non dire che è una buona opportunità per aumentare i tuoi acquisti (o le vendite se è sta scendendo). Devi solo chiudere la tua posizione;
- Non entrare o uscire da una posizione solo perché sei stato impaziente;
- Evita piccoli guadagni e grandi perdite;
- Non annullare mai uno stop loss;
- Evita di entrare ed uscire dal mercato continuamente;
- Bilancia operazioni di acquisto e vendita;
- Non comprare perché i prezzi sembrano bassi e non devi vendere se sembrano troppo alti;
- Fai attenzione ad aumentare la tua posizione nel momento sbagliato. Aspetta che il titolo sia diventato molto attivo ed abbia superato la resistenza per comprare di più, o abbia rotto il supporto per vendere di più;
- Se vuoi aumentare la tua posizione, ricordati di farlo con titoli molto sottili (poco flottanti) se stai comprando e con valori molto liquidi (molto flottanti) se stai vendendo;
- Non cercare di fare hedging. Se hai comprato un’azione che ha iniziato a scendere, non venderne un’altra aperta allo scoperto. Vendi semplicemente il titolo che hai acquistato e chiudi la posizione;
- Non cambiare mai posizione senza una buona ragione. Solo una certa inversione di tendenza giustifica questa decisione;
- Non aumentare la tua operatività dopo un periodo di trade positivi. Rischi di perdere in alcune operazioni ciò che hai guadagnato in molto tempo.
Se volete, provate a combinare tutte queste regole e vedere se nel nostro articolo su dove investire vi sono delle azioni o degli asset che possono risultare adatti al vostro portafoglio e ai vostri obiettivi di trading.
Conclusione
Come abbiamo potuto vedere, Gann va preso un po’ “con le pinze”. Sebbene il fattore della “numerologia” non sia importante dal punto di vista scientifico, esso va comunque menzionato per descrivere meglio il personaggio e per ricordare che in ogni scienziato può convivere una buona dose di fantasia. Anche lo stesso Newton, uno dei matematici più importanti della storia, passò molto del suo tempo a fare esperimenti alchemici e studiare l’esatta data dell’apocalisse. Il consiglio, è quello di restare agli studi di analisi tecnica e della “buona” metodica per il trading online. Quindi, consigliamo di approfondire le linee di Gann e valutare personalmente le 24 regole qui esposte.