Telecom Italia: la flessione è un’occasione d’acquisto?

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Telecom Italia da inizio anno si sta muovendo in trading range senza riuscire ad esprimere una precisa direzionalità. Come agire nel breve?

Telecom Italia nelle prime sedute del 2017 ha cercato di dare vita a nuovi spunti rialzisti, ma dopo aver provato a spingersi oltre quota 0,85 euro, è stato respinto verso il basso. La discesa ha trovato inizialmente un freno in area 0,78 euro, da cui sono ripartiti gli acquisti che però non hanno portato oltre la soglia di 0,83 euro. In seguito si è avuto un ripiegamento fino all’area di 0,75 euro, da cui poco prima di fine febbraio si è sviluppato un recupero che ad inizio aprile ha proiettato i corsi a quota 0,85 euro.
Ancora una volta questo livello ha fatto sentire la sua valenza resistenziale e sta conducendo ora il titolo nuovamente verso la parte bassa del range esplorato da inizio anno.
Secondo gli addetti ai lavori Telecom Italia, colpito in particolare da forti vendite oggi, viene penalizzato dalle incertezze legate alla strategia di Vivendi e alle risposte attese dall’Agcom, relativamente alla presenza del colosso francese nel capitale di Mediaset e dell’ex monopolista italiano. L’idea è che indicazioni più chiare in tal senso potranno liberare Telecom Italia dall’incertezza e il titolo dovrebbe recuperare terreno, visto che ha un buon potenziale da esprimere, considerando che da molto viene considerato sottovalutato.
Le banche d’affari sono quasi tutte bullish su Telecom Italia, basti pensare che proprio oggi Icbpi ha ribadito la raccomandazione buy, con un prezzo obiettivo a 1,07 euro. A scommettere sul titolo è anche Mediobanca Securities secondo cui l’azione potrà sovraperformare il mercato, con un target price molto allettante a 1,34 euro. Ottimista anche Equita SIM che nei giorni scorsi ha rinnovato l’invito ad acquistare Telecom Italia con un prezzo obiettivo a 1,27 euro.   
Operativamente non è molto difficile intervenire sul titolo, visto che si può sfruttare il trading range all’interno del quale si muove da inizio anno, per valutare acquisti nella parte bassa dello stesso, andando a liquidare le posizioni in caso di mancato superamento della parte alta.
Viste le attuali quotazioni si potranno aprire posizioni long su tenuta di area 0,75 euro, con stop loss a 0,72 euro e target a 0,8 euro in primis e a 0,845/0,85 euro in un secondo momento.
Per acquisti sulla forza bisognerà attendere il superamento di quota 0,85 euro, con stop a 0,82/0,81 euro e obiettivo a 0,9 euro in prima battuta e a 0,95/0,96 euro in seguito, per poi cercare di acchiappare allunghi fin verso la soglia psicologica di 1 euro più in là nel tempo.

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