Da inizio anno Atlantia mostra un andamento incerto, anche se sono diversi i catalizzatori che potrebbero supportare le quotazioni.
Atlantia è reduce da un 2016 negativo, visto che il titolo lo scorso anno è sceso sostanzialmente in linea con l’indice Ftse Mib, malgrado il suo carattere difensivo, chiudendo gli ultimi 12 mesi con un rosso di circa nove punti percentuali.
Da fine novembre Atlantia ha avviato un bel recupero che ha portato i corsi dall’area dei 19,5 euro fin poco oltre i 22,5 euro. Da inizio gennaio si è avuto però un ribasso che ha visto il titolo testare la soglia dei 21 euro, con successivo rimbalzo in direzione dei livelli attuali in area 22 euro.
Ci sono diverse questioni in sospeso che contribuiscono a mantenere alta l’attenzione su Atlantia, a partire dalla vendita della quota del 15% di Autostrade per l’Italia. Non più tardi di venerdì scorso si è parlato di un interesse per quest’ultima da parte di Allianz e del fondo di Abu Dhabi, ma alla suddetta quota starebbero guardando anche la Caisse de Depot e Placement di Quebec, il secondo maggior fondo pensione del Canada.
A ciò si aggiunga l’eventuale acquisto della partecipazione di maggioranza, messa in vendita da Goldman Sachs, di Red de Carreteras de Occidente, società che gestisce in Messico 763 chilometri di rete autostradale. Il 51% di Rco è stato valutato tra 850 milioni 1 miliardo di euro circa e gran parte di questa somma sarebbe presa da Atlantia attingendo alla sua cassa e al bond da 750 milioni di euro collocato nel mese di gennaio.
Gli analisti di Mediobanca pensano che questa potenziale acquisizione, unitamente alla vendita del 15% di Autostrade per l’Italia e all’impegno di Atlantia di offrire la crescita più alta e duratura dei dividendi nel settore di riferimento, potrebbero offrire un supporto al prezzo del titolo. Anche per questi motivi gli esperti scommettono su Atlantia, coperto con una raccomandazione outperform e un target price a 27 euro.
A consigliare l’acquisto del titolo è anche Societè Generale che però a inizio mese ha deciso di rivedere al ribasso la valutazione da 28 a 25,8 euro, un valore che si colloca comunque al di sopra dei prezzi correnti di Borsa.
Dal punto di vista operativo Atlantia si può acquistare in caso di ritorno al di sopra dei 22 euro, con stop sotto 21 euro e target a 23 euro prima e a 23,75/24 euro in un secondo momento.
Al ribasso sconsigliamo l’apertura di posizioni se non alla violazione dei 20,5 euro, con stop a 21,5 euro e obiettivi a 19 euro prima e a 17,5 euro in un secondo momento.