Investire a dicembre 2015

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come investire a dicembre 2015

In questo articolo analizzeremo delle idee per investire a dicembre 2015, ormai alle porte e che arriva dopo i risultati del terzo trimestre delle società quotate in borsa e poco prima del molto probabile rialzo dei tassi d’interesse della FED. Quest’anno abbiamo potuto notare con piacere che molte aziende italiane quotate in Borsa hanno migliorato il proprio andamento, soprattutto da un punto di vista di utili e ricavi, ma in molti casi anche riguardo all’indebitamento. Alcune società sono tornate all’utile dopo qualche anno ed alcune hanno offerto buoni dividendi, sia in linea ai risultati ottenuti nel 2014, sia in linea alle stime per il 2015.

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Dicembre è un mese abbastanza particolare e interessante poiché si avvicina la fine dell’esercizio e con questo anche le stime di bilancio, solitamente inserite all’interno delle relazioni intermedie, come ad esempio quelle del terzo trimestre. Ma quali sono le aziende che hanno ottenuto migliori risultati, finora, durante il 2015? Quali sono le aziende che hanno i migliori propositi per il 2016? A proposito del 2016, abbiamo pensato di dedicare una pagina esclusivamente a come investire nel 2016, dato che sono in tanti a preferire una pianificazione sul lungo termine, quand’anche oltre all’investimento tradizionale si abbini parallelamente anche un investimento a breve termine, come il trading online. Infatti, una buona calendarizzazione è di fatto un’ottima strategia per segnarsi i principali eventi su cui puntare durante l’anno, come ad esempio le IPO in programma, oppure grandi eventi possibili o programmati quali fusioni e simili.

Come investire piccole somme in azioni a Dicembre 2015

Le azioni consigliate qui non sono uno stimolo all’investimento, ma uno stimolo alla loro considerazione e a decisioni indipendenti da quanto riporteremo qui di seguito. A tal proposito, tornando nello specifico di questo mese per l’investimento a dicembre 2015, vi sono diverse azioni che si possono considerare per l’acquisto o per la negoziazione online. Le azioni che menzioneremo qui di seguito sono infatti tutte disponibili sulla piattaforma Plus500, testabile anche in modalità demo con fondi virtuali. Per operare con fondi reali, si possono utilizzare anche piccole somme.

      • Azioni Unipol e UnipolSai

        Sebbene siano due titoli differenti, questi fanno comunque entrambi riferimento al gruppo Unipol. Influenti analisti hanno recentemente alzato il prezzo obbiettivo (target price) di UnipolSai portandolo al di sopra di 2,70 euro per via delle revisioni delle stime per i trimestri successivi, a partire dal quarto del 2015 e dal primo del 2016. Oltre alle azioni UnipolSai, sono state quindi riviste al rialzo anche le azioni Unipol, portate fino a 5,45 euro.

        Il 2015 è stato un anno di sicuro successo per queste due società, che hanno ottenuto dei successi senza precedenti. Il gruppo Unipol, grazie ad operazioni di rilancio di Torre Galfa e Torre Velasca (palazzi di Milano) nel primo semestre 2015 ha ottenuto una variazione percentuale di utili del +86% rispetto al primo semestre 2014. A tirare il carro è il comparto assicurativo, mentre il ramo danni e bancario faticano un po’.

        Per quanto riguarda le azioni UnipolSai, sono sicuramente titoli dalle grandi potenzialità, così come lo è stato per il 2015.L’utile netto alla fine del primo semestre è stato ha segnato un +27,4% rispetto allo stesso periodo del 2014.

        Nel terzo trimestre 2015 Unipol ha fatto segnare un utile netto escluse quote di terzi pari a 335 milioni di euro, contro i 200 milioni del terzo trimestre 2014. Per quanto riguarda UnipolSai, ha chiuso il terzo trimestre 2015 con un utile di 579 milioni, sostanzialmente in linea con i risultati del terzo trimestre 2014.

        Per entrambe le società di è una forte solidità patrimoniale, persino in miglioramento rispetto ai periodi precedenti. Per investire online in borsa sono sicuramente due titoli da prendere in forte considerazione e seguire anche nel 2016.

      • Azioni Telecom

        Telecom Italia ha ultimamente incassato tre giudizi positivi riguardo la stabilizzazione della redditività della sua attività, sia da Standard & Poors, che da Fitch. S&P ha confermato il rating di BB+, mentre Fitch BBB-. Per i prossimi trimestri quindi ci si aspetta più stabilità e la stessa Telecom Italia è stata “schedata da questi giudizi come emittente non speculativa. Comprare azioni Telecom in questo momento potrebbe interessare a coloro che desiderano puntare sui prossimi sei mesi dell’azienda, quindi con un approccio a medio termine. Interessanti anche i Cfd su azioni Telecom fino alle stime di bilancio 2015 e al suo consolidamento.

      • Azioni A2A, c’è il BUY

        Sono diversi gli analisti che indirizzano sul BUY, ovvero all’acquisto di azioni A2A. Questo avviene per via del miglioramento delle stime dell’utile per azione per il 2015/2016 e il conseguente dividendo, che probabilmente sarà deciso verso la fine dell’anno (tra gli studi delle stime di bilancio) e staccato a maggio 2016.

      • Azioni Generali, overweight

        Per le azioni Generali invece arriva un super target price di JP Morgan che lo porta a ben 17 euro. Tale stima tiene in considerazione le stime finanziarie per il 2017. Al momento di tale annuncio, le azioni Generali si trovano a circa 16 euro, perciò vi sono buoni margini di guadagno, soprattutto considerando una possibile risposta a breve del mercato.

      • Azioni ENI

        Un buy viene incassato anche dalle azioni ENI per via dei piani di cessione di alcune attività nel corso del prossimo anno, il 2016, ragion per cui viene vista al rialzo anche la posizione finanziaria. Il target price al momento aumenta di poco (da 17 a 17,3 euro) ma molti analisti tendono a consigliare l’acquisto di azioni Eni. Ad ogni modo, sarà interessante studiare quanto si prospetta per il fattore petrolio, nel 2016

      • Azioni Finmeccanica

        Si tratta di una nota abbastanza cinica, ma i conflitti offrono sempre benefici alle società la cui produzione si basa su difesa e sicurezza, ciò che solitamente è maggiormente noto come “armi”. Sia che si tratti di velivoli, che di tecnologie per la difesa, sia che si tratti di altri tipi di produzione, ci si riferisce a queste giustamente o ingiustamente come “armi”. Fatto sta che Finmeccanica così come tutte le sue principali competitors, hanno ottenuto benefici dall’inasprirsi degli attacchi contro le postazioni dell’IS (Stato Islamico) in Siria e in Iraq. Si faccia attenzione tuttavia a non associare qualsiasi profitto di Finmeccanica con un conflitto in corso, perché prima che si riaccendesse la questione IS, ad esempio, le azioni avevano già spiccato il volo quando si era accordata con il Kuwait per la fornitura di 28 jet Eurofighter, di cui 6 biposto e 22 monoposto per un totale di 7-8 miliardi di euro. Quindi, un occhio di riguardo per l’approccio a breve termine va dato anche a Finmeccanica e alle sue competitors quotate in borsa. Ma quali sono le competitors? Quali sono le altre società quotate in borsa che stanno guadagnando valore per via degli acquisti di investitori (e speculatori)? Tra le varie abbiamo la Lockheed Martin, ovvero il primo produttore di armi al mondo, la Boeing, la BAE Systems e Thales. A queste si aggiunge il Consorzio Airbus, che ultimamente ha lanciato un ramo per la produzione degli Eurocopter, che in un tipo di combattimento mirato a evitare vittime civili potrebbe risultare “azzeccato”. Insomma, per chi desidera puntare su aziende “belliche” c’è l’imbarazzo della scelta e la possibilità di potenziali profitti in base a come si evolverà la situazione al fronte di guerra (perché ormai di guerra si tratta).

Forex, mese chiave per dollaro e Bitcoin

Sebbene in tanti specialisti nell’investimento in Borsa non abbiano ancora mai provato a negoziare online sul Forex, ovvero sul mercato delle valute, evidenziamo che questo mese offrirà qualche sorpresa per via del rialzo dei tassi d’interesse USA, così come annunciato dal presidente della FED, Janet Yellen. I tassi d’interesse sono la principale causa di variazione dei tassi di cambio, ovvero del rapporto tra due valute. Un esempio è l’EUR/USD (euro dollaro), ovvero la coppia valutaria più scambiata in assoluto. Un rialzo dei tassi d’interesse rafforzerebbe il peso del dollaro su questa e altre coppie valutarie, che vedrebbero un ribasso dove questo appare al denominatore, e un rialzo dove questo appare al numeratore. Non si tratta di leggi fisiche, ma tanto più forte sarà la variazione dei tassi d’interesse USA, tanto più forti saranno gli effetti che si avranno sul mercato Forex.

Per negoziare sul Forex tramite Cfd si può utilizzare la piattaforma piattaforma Plus500, non solo sull’euro dollaro ma in generale su tutti i cambi principali, secondari e anche virtuali, come il Bitcoin (balzato all’attenzione mediatica ultimamente) e il Litecoin.

Il rialzo dei tassi d’interesse USA sarà comunque graduale, perciò non vi saranno terremoti con variazioni spropositate e picchi estremi, tuttavia vi saranno dei movimenti che sarà interessante valutare giornalmente, settimanalmente, mensilmente. La linea logica prevede un rafforzamento del dollaro nei confronti dell’euro, fintanto che l’euro non possa contare su un miglioramento sostanziale dell’economia, che al momento vede una piccola crescita ma ha ancora qualche intoppo. Ad esempio, come nel caso del PIL italiano, abbiamo visto che questo ha segnato un risultato sotto la stima degli analisti. A proposito del PIL italiano, affronteremo meglio il discorso in seguito, a proposito del FTSE MIB.

I trader più esperti potranno trarre sicuramente interesse dall’andamento del Bitcoin, che nelle ultime settimane ha avuto un boom di casi in cui importanti aziende hanno aggiunto tale modalità di pagamento. Ebbene, il valore dei Bitcoin ha riscosso un forte incremento e quindi ne hanno beneficiato coloro che hanno puntato sul suo rialzo. Si tratta tuttavia di uno strumento finanziario molto volatile, perciò è bene seguirlo giorno per giorno, con stop loss impostati, così come stop limit. Infatti, i Bitcoin possono variare molto di valore anche in poche ore perciò è bene difendersi da movimenti contro la propria previsione (stop loss) ma anche fare cassa una volta raggiunto il proprio obiettivo (stop limit). Se a questi si aggiunge anche lo stop operativo, si potrà ottimizzare automaticamente il proprio investimento (a breve termine) modificando automaticamente l’asticella nel caso in cui il mercato si muovesse a proprio favore. Per quanto riguarda i Bitcoin non vi sono coppie ma solo il valore del Bitcoin.

Investire online a dicembre in Bond norvegesi

Ultimamente c’è stata una grande richiesta di investimento in bond norvegesi, ovvero i titoli di stato della Norvegia. Questo perché durante l’anno si è assistito ad un aumento del rendimento dei Bond BEI (AAA) e il cambio favorevole, il più favorevole degli ultimi 5 anni. A questo si è aggiunto anche un taglio dei tassi d’interesse, portandoli da 1,25% al 0,75%. Il quadro generale quindi vede questo tipo di investimento puntare sul rafforzamento dell’euro sulla corona norvegese, e quindi un rialzo della coppia valutaria EUR/NOK.
In questo caso dobbiamo distinguere l’investimento a lungo termine (lunghissimo) ovvero l’investimento nelle obbligazioni fino al 2022, dall’investimento a brevissimo termine sul cambio euro/corona norvegese al rialzo. Anche questo cambio interessa la sfera del Forex, ovvero la negoziazione basata sul cambio delle valute.

Prezzo dell’oro in calo su rialzo tassi USA?

Uno dei “migliori amici” dell’oro è il dollaro. Sebbene occorra un po’ di immaginazione, sta di fatto che tra i due strumenti finanziari vi sia uno stretto rapporto di correlazione inversa. Infatti, solitamente un indebolimento del dollaro porta a un rialzo del prezzo dell’oro e viceversa, quando il dollaro si rafforza, il prezzo dell’oro cala. Seguendo questo rapporto di correlazione, si potrebbe attendere l’arrivo dell’aumento dei tassi d’interessi giocando d’anticipo sul calo dell’oro, anche se in realtà questo calo c’è già stato e ancora continua a perpetrarsi.

Un altro fattore da considerare per chi voglia prendere in considerazione l’ipotesi la negoziazione sul breve termine sull’oro, è quella dei conflitti. Infatti, la nuova crisi tra Russia e Turchia per i fatti di martedì 24 novembre potrebbero aprire nuovi scenari che è bene tenere sotto controllo. Questo perché il prezzo dell’oro funziona anche come indice della paura, contro conflitti e anche contro l’inflazione.

Abbiamo dunque due fronti da considerare: tassi USA e scenari di conflitto. Tuttavia ce n’è anche un terzo: il quantitative easing. Infatti, poche settimane fa il presidente della BCE Mario Draghi si è esposto annunciando che è molto probabile l’attuazione di una seconda iniezione di Quantitative Easing, che potrebbe far perdere ulteriore peso all’euro, rafforzare il dollaro, far calare maggiormente il prezzo dell’oro come già successo in passato. Non si tratta di matematica, sia chiaro, ma di percorsi il cui tracciato è da studiare, su cui restare aggiornati e su cui lavorare d’analisi e interpretazione. Certo è che l’investimento in oro o il semplice trading sull’oro online è più difficile di altre tipologie di investimento e negoziazione, perciò consigliamo cautela.

Per quanto riguarda le altre materie prime, al momento non evidenziamo situazioni particolari da seguire, se non un possibile ma meno probabile risentimento del prezzo del gas naturale sugli ultimi avvenimenti al confine con la Siria.

Strategia d’investimento dicembre 2015

Volendo pianificare una strategia d’investimento, si potrebbe approcciare in due modi differenti, così come sembra vada anche per la maggiore. Ovvero, per dirla semplicemente, diversificare tra lungo e breve termine. Sempre più investitori tradizionali infatti associano alla normale attività dell’investire in borsa tramite banca, broker o SRG, quello alternativo del trading online. Infatti, sempre più offerte vi sono in tal senso (il trading offerto da Poste Italiane, ad esempio).

Per l’approccio a breve termine le offerte consultabili on line sono numerose e ci si può perdere in un mare di proposte tra le quali non si riesce a cogliere quale sia la più interessante. Sotto questo punto di vista, vi consigliamo di valutare queste caratteristiche:

          • Autorizzazione Consob
          • Affidabilità
          • Trasparenza
          • Presenza sul territorio
          • Stima internazionale

Considerando questi parametri, possiamo sicuramente menzionare tre popolari piattaforme di trading con CFD quali la piattaforma Plus500, AVAtrading e Markets.com.

Per quanto riguarda la gamma di titoli offerti, tra questi è sicuramente il sistema di negoziazione Plus500 ad offrire più possibilità di scelta, con più di 2.000 titoli disponibili. Tuttavia, consigliamo anche di considerare AVATrading per il suo contatto con il territorio, tramite seminari a cui si può partecipare nelle più importanti città italiane. Sempre AVA, offre diverse possibilità di partecipare a webinar online per tutte le tipologie di trader, dai principianti a quelli avanzati.

Diversificazione del portafoglio dicembre 2015

La diversificazione del portafoglio la diamo per scontata, anche perché quando si può investire online con piccole somme la diversificazione è molto più semplice da attuare rispetto ad un investimento tradizionale che richiede più fondi. Considerato ciò, per attuare una diversificazione completa si può negoziare sia su azioni che su coppie valutarie, ETF e indici. Per quanto riguarda le materie prime, abbiamo già detto in questo articolo che per il momento la situazione è abbastanza “laterale e non vi sono particolari situazioni che potrebbero creare trend sulle commodities più importanti, oltre quelli già in atto. Sebbene la situazione in Siria e Iraq sia critica, questa può influenzare più le azioni legate alla produzione di armi, aeronautica e difesa, piuttosto che influenzare il prezzo del petrolio. E’ vero, le speculazioni non mancano mai, ma al momento non pare questo il caso.

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